EURO 2020 – Italia stanca e agitata, ma vincente sulla Spagna

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In mezzo alle difficoltà, l’Italia è tornata dopo 9 anni in una finale europea, battendo in semifinale la Spagna. Il nostro cammino a Euro 2020 è stato fino a qui straordinario, pur avendo rischiato seriamente, almeno stavolta, di vederlo finire. Quella contro La Roja è stata una partita difficile, caratterizzata da tanti errori e un evidente calo di intensità per gli Azzurri.

Abbiamo assistito senza dubbio a uno scontro ad altissimo ritmo, forse il più bello per l’Italia, anche se alcuni errori restano evidenti. Inevitabile, forse, anche perché la stanchezza ovviamente fa il suo corso ora, avendo giocato ogni 3 o 4 giorni. Un discorso che ovviamente vale anche per la Spagna, che aveva disputato i tempi supplementari sia agli ottavi, sia ai quarti.

Basta vedere solo l’azione della rete azzurra per capire la stanchezza mentale provata dalle due squadre. La disorganizzazione difensiva della Spagna ha favorito gli attaccanti dell’Italia, a loro volta non sempre impeccabili nei propri movimenti nell’azione del gol.

La conclusione con il tiro a giro di Chiesa, però, è tanto bella quanto la ripartenza nata dal servizio di Donnarumma, reattivo a consegnare subito alla difesa la palla per sorprendere l’avversario. Un movimento fulmineo che ha portato alla rete un’Italia che, fino a quel momento, sembrava si stesse quasi accontentando del risultato. Dal vantaggio in avanti, però, i ragazzi di Mancini hanno rinunciato a tenere il pallone, lasciandolo alla Spagna, dominante per gli ultimi 20 minuti.

Non sarebbe potuta andare diversamente, il pareggio è arrivato. E forse parte della colpa nasce dall’eccessiva convinzione di Chiellini e compagni di essere già arrivati al traguardo. Si sarebbe potuto addirittura chiuderla la partita, perché qualche occasione verso la porta di Unai Simón è arrivata anche dopo l’1-0. Il tridente davanti però ha dato segni di cedimento, scomparendo quando la squadra aveva più bisogno di un punto di riferimento.

Anche la Spagna, che ha preferito giocare senza punti di riferimento in attacco, ne ha avuto bisogno in questa partita. Morata si è risvegliato, mettendo a tacere le critiche su di lui, segnando uno dei gol più belli di Euro 2020. Oltre al movimento perfetto per divincolarsi, davanti a Donnarumma ha tirato di piatto sinistro sul primo palo, spiazzando il portiere, dopo un meraviglioso scambio nello stretto con Dani Olmo.

Questo però è stato l’unico vero acuto per i giocatori di Luis Enrique, perché per il resto della gara il possesso palla si è rivelato a tratti fin troppo sterile. In una delle poche occasioni chiare avute, Oyarzabal non è riuscito ad arrivarci di testa per mandare a rete. Piccola curiosità: nonostante la bandierina alzata dell’assistente, il VAR avrebbe convalidato il gol perché dal replay si può evincere la posizione regolare del calciatore basco.

Anche in pieni tempi supplementari, la Spagna avrebbe potuto sfruttare la disorganizzazione dell’Italia in difesa. In qualche modo il muro azzurro ha resistito, nonostante i brividi di un colpo di testa di Busquets finito di poco a lato. In ogni caso, alla fine la stanchezza si è fatta sentire da entrambe le parti, arenando il tutto in un nulla di fatto.

Colpa della poca precisione, seppur non siano mancate le occasioni, che hanno reso la partita molto divertente e al cardiopalma, si è quindi finiti alla lotteria dei rigori. Buona la prima lotteria per l’Italia che non aveva ancora provato l’ebrezza di tirare dagli undici metri, mentre la Spagna veniva da una vittoria dopo i 120′ contro la Svizzera.

Non è partito tutto per il meglio per gli Azzurri con l’errore di Locatelli, imbattutosi sui guanti del portiere, ma fortunatamente Dani Olmo “ha pareggiato i conti” sparando alto. Tutto in parità fino alla vendetta di Donnarumma su Morata che ha favorito la vittoria guadagnata grazie al cioccolatino di Jorginho.

Sapevamo già che il mediano del Chelsea fosse un grande rigorista, ma la freddezza di oggi è quasi spaventosa. In un match dai milioni di errori e dal tasso di ansia altissimo, l’italo-brasiliano si è presentato sul dischetto con naturalezza, calciando in in maniera precisa. L’Italia, così stanca e agitata, per l’ultimo rigore aveva bisogno proprio della tranquillità di Jorginho.

Domenica 11 ci sarà la tanto attesa finale, sempre a Wembley, ma questa volta contro i padroni di casa, l’Inghilterra, o contro la solida Danimarca. Sarà in ogni caso una sfida molto difficile, ma intanto bisogna godersi il momento, perché una finale così meritata non arriva né per caso né tutti i giorni.

Florind Lucas Xhaferri
Florind Lucas Xhaferri
Nato nel 2000 in Albania, cittadino del mondo e innamorato della Terra del Futebol, ama il calcio sudamericano. Sogna di diventare giornalista sportivo.

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