Saint-Maximin sta trascinando il Newcastle a un livello superiore

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Soltanto un mese fa, la stagione del Newcastle sembrava ormai prossima all’implosione. All’Amex Stadium, i Magpies erano usciti dal campo con le ossa rotte nella sfida salvezza contro il Brighton, riuscito a trionfare con un netto 3-0: le due squadre avevano teoricamente gli stessi punti in classifica, ma la superiorità dei ragazzi di Potter era stata così netta da dover mettere da parte numeri e statistiche precedenti. Per i bianconeri c’era un problema ancora più grande: con quel ko così netto, erano diventati loro i più probabili avversari del Fulham nella lotta salvezza, con i londinesi alle spalle di soltanto due punti, ma in uno stato di forma di decisa ripresa rispetto alla prima parte del campionato. A St. James’ Park si conosce ormai molto bene il sapore della retrocessione, avendone vissute ben due soltanto negli ultimi dodici anni, e la paura è tornata a farsi sentire: effettivamente, la squadra di Bruce sembrava stesse ripercorrendo un crollo già visto.

Il Fulham, in realtà, non è mai riuscito davvero ad affondare il colpo e dalla zona retrocessione, pertanto, non è mai riuscito a uscirci. E, a vedere gli ultimi risultati, l’impressione generale è che difficilmente potrà ottenere la salvezza entro la fine della stagione. Ma in seguito allo stop delle Nazionali, a essere cambiato è stato proprio il Newcastle: nelle ultime tre, i Magpies hanno ottenuto 7 punti su 9 disponibili, superando in maniera convincente Burnley e West Ham e trovando un ottimo pareggio contro il Tottenham. Bruce è riuscito a ritrovare improvvisamente la solidità necessaria, ma dietro questa improvvisa rinascita c’è soprattutto l’impatto del ritorno in campo di giocatore imprevedibile sul piano caratteriale, ma dal talento potenzialmente da “big”: Allan Saint-Maximin.

Nelle partite citate, l’esterno francese ha collezionato un gol e due assist in appena 116 minuti giocati, oltre a fornire una serie di giocate spesso devastanti per le difese avversari, con cambi di passo rapidissimi, giocate intelligenti e vere e proprie danze con il pallone tra i piedi. Il gol segnato contro il Burnley, per esempio, è stato caratterizzato da un’azione così veloce e imprevedibile dell’esterno che nemmeno la telecamera del replay sembra riuscire a seguire il suo movimento, andando a vuoto similmente ai due difensori avversari nel tentativo di fermarlo:

Vi consigliamo di seguire Saint-Maximin anche sui social, perché parliamo di un personaggio piuttosto esuberante e sempre pronto a fare provocazioni più o meno simpatiche. Non è sfuggito ai più, per esempio, un tweet pubblicato poco dopo la partita pareggiata contro il Tottenham, in cui il francese ha avuto un importante impatto a gara in corso entrando nel finale, in risposta a un utente evidentemente tifoso dell’Everton:

In ogni caso, la stagione di Saint-Maximin è stata finora un riassunto della sua altalenante carriera: un mix di infortuni e contagio da Covid-19 lo hanno costretto a saltare un numero piuttosto elevato di partite (appena 13 presenze da titolare in questa stagione), ma quando è stato in campo il francese è stato quasi sempre tra i migliori in campo, mostrandosi come il giocatore nettamente più tecnico della rosa. I numeri della stagione del Newcastle ne sono la più chiara dimostrazione: senza Saint-Maximin, i Magpies hanno avuto una percentuale di vittorie pari al 15% (0.8 punti per partita), contro il 37% (1.3 punti a partita) con il francese in campo.

Non è un caso che le cose migliori viste quest’anno dalla squadra di Bruce siano arrivate quando sono stati schierati in contemporanea Saint-Maximin, Wilson e Almirón, teoricamente i punti di riferimento di maggior spessore e talento del reparto offensivo. La sorte, da questo punto di vista, non è stata generosa: i tre hanno giocato assieme appena 4 partite in tutta la stagione. Di fatto, insomma, l’attacco dei bianconeri non è quasi mai stato schierato con i suoi migliori elementi in contemporanea. Al momento, Wilson è ai box per infortunio e Almirón vive fasi di alti e bassi. A fare la differenza nel momento più delicato della stagione, insomma, è stato proprio Saint-Maximin.

Il dieci dei Magpies è esattamente quello che ci si aspetterebbe da un giocatore che rappresenta genio e la sregolatezza. Una buonissima tecnica, non scontata per un giocatore che vanta anche una certa fisicità, ma anche una personalità spesso difficile da gestire e una tendenza all’esagerare le sue giocate. Saint-Maximin è un evidente amante di dribbling e delle continue sterzate grazie alla forza delle gambe, è capace di proteggere bene la palla e muoversi negli spazi stretti. Ma questi movimenti spesso mandano in confusione anche i compagni, che non riescono sempre a interpretare la giocata: un fatto che era stato molto evidente (e limitante) nella prima stagione del francese in Premier League.

Bruce non ha mancato di criticarlo in passato, ma qualche miglioramento in questa stagione si è visto. E forse in questo momento è davvero l’uomo che riesce a dare quel pizzico di imprevedibilità in più che serve al Newcastle per passare a un livello successivo, ovvero da squadra che rischia la retrocessione a buona compagine di metà classifica. Saint-Maximin garantisce qualità e velocità al gioco spesso molto macchinoso dei Magpies, riesce a coprire più posizioni (esterno a destra o sinistra e seconda punta) e può mandare in confusione le difese avversarie con la sua tecnica. A 24 anni, il francese sta provando finalmente a superare quel limite della poca concretezza delle proprie giocate che ha sempre messo un freno alla sua carriera. Non è un campione ancora compiuto e Newcastle al momento è la dimensione migliore per lui. Ma per mostrare le prime fiammate da giocatore di grande livello, Saint-Maximin ha decisamente scelto il momento giusto.

Francesco Moria
Francesco Moria
Nato a Monza nel '95, ha tre grandi passioni: Mark Knopfler, la letteratura e il calcio inglese. Sogna di diventare giornalista d'inchiesta, andando a studiare il complesso rapporto tra calcio e politica.

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