L’Empoli cala il poker che vale mezza Serie A: i sogni playoff del Brescia sono sempre più lontani

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Il Brescia incassa quattro gol dall’Empoli e deve dirsi soddisfatto per non aver subito uno score maggiore: eppure le Rondinelle, per due volte in svantaggio di una sola lunghezza, accarezzano anche il sogno rimonta prima del definitivo sigillo sancito da Matos. Nonostante un dominio assoluto, l’Empoli deve ringraziare soprattutto Joronen, in vena di regali certamente non dovuti per spianare la strada all’undici di Dionisi.

Il 4-2 finale del Castellani è aperto dall’autorete del portiere finlandese che dopo dieci minuti non trattiene un cross basso di Parisi con il pallone che, passandogli sotto la schiena termina inesorabilmente alle sue spalle e richiuso virtualmente prima dell’intervallo da un altro errore di Joronen, tuffatosi decisamente in ritardo sul tiro di Stulac. In mezzo al primo tempo tanto Empoli e pochissimo Brescia con i toscani che raddoppiano al 17′ con Bajrami, indiscusso migliore in campo, e i lombardi che provano a rientrare nel match al 27′ con Bjarnason.

Clotet paga a caro prezzo la decisione di passare al 4-2-3-1 con Bjarnason schierato più offensivo per pressare alto Stulac; il gioco dell’Empoli passa sempre però da Bajrami, solissimo tra le linee in ogni ripartenza, e in grado di creare superiorità numerica ai suoi. Il Brescia si appiattisce troppo in difesa con i due mediani e in avanti il solo Ayé nel primo tempo è inesistente: i due miseri tiri in porta è il giusto emblema della prima frazione bresciana.

Nella ripresa però il Brescia riesce a fare addirittura peggio: nei primi quindici minuti l’Empoli si presenta in serie dalle parti di Joronen che riscatta parzialmente i due errori con alcune parate di livello tenendo i suoi ancora in partita. Clotet si affida all’ex Donnarumma e azzecca la mossa: al 73′ l’attaccante bresciano è bravo a farsi trovare pronto su un calcio d’angolo di Martella. L’Empoli nel finale appare stanco, ma è nettamente superiore tanto da chiudere i conti dieci minuti più tardi con Matos, bravo ad insaccare da due passi su una respinta di Joronen.

I toscani si confermano una corazzata della cadetteria e ormai la promozione è solo una questione matematica. Gli ospiti invece ritornano a Brescia con il morale sotto i tacchi: il sogno playoff sembra sempre più una chimera.

Rodella Alessandro
Rodella Alessandro
Nato a Brescia nel marzo del 1992, ama lo sport in generale, soprattutto calcio, tennis e motori. Pratica i primi due a livello amatoriale senza grandi risultati. Appena può, ama seguire gli sport "dal vivo".

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