Siamo giunti alla resa dei conti nello sci alpino

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La Coppa del Mondo di sci alpino si prepara per l’ultimo capitolo della stagione: le finali di Lenzerheide. Un’annata che si preannunciava difficile, quasi a rischio, eppure con grande caparbietà si è riusciti ad arrivare al termine nonostante i consueti spostamenti e variazioni sul calendario originale. Nel mezzo anche un Mondiale disputato a Cortina e una bolla che ha funzionato senza particolari problemi.

Sarà dunque Lenzerheide e la pista dedicata allo sfortunato Silvano Beltrametti a ospitare l’ultimo atto della regina delle discipline invernali. Nove le gare in programma a cui potranno partecipare i primi 25 atleti di ogni classifica di specialità, gli sciatori che hanno superato quota 400 punti in classifica generale e i campioni in carica juniores.

Si partirà domani con le due gare di discesa libera. In campo maschile il norvegese Kilde è uscito di scena a dicembre per infortunio, così la sfida è stata tra lo svizzero Feuz e l’austriaco Mayer: l’elvetico non dovrebbe avere difficoltà nel difendere il proprio vantaggio. L’azzurro Dominik Paris, tornato alla vittoria a febbraio a Garmisch, cerca un piazzamento per conservare il terzo gradino del podio. In gara pure Chris Innerhofer per tentare di raggiungere la top 10. Da thriller invece la situazione in campo femminile. Sofia Goggia ha dominato la stagione fino a gennaio con quattro successi consecutivi prima di infortunarsi. Le due discese in Val di Fassa hanno riavvicinato di conseguenza le svizzere Corinne Suter e Lara Gut-Behrami. Una classifica che ha obbligato la sciatrice bergamasca a forzare i tempi di recupero e  a presentarsi domani in pista per raccogliere i punti necessari a blindare il primato. Le forti nevicate nel frattempo hanno cancellato le prove dei giorni scorsi e ora c’è il forte rischio della cancellazione della gara se il meteo non dovesse migliorare; una opzione che giocherebbe a tutto favore della Goggia, bilanciando la sfortuna avuto qualche mese prima. Da segnalare la presenza di ben sei atlete italiane al cancelletto di partenza. Un peccato non vedere invece la norvegese Lie, giovane promessa rimasta vittima di un bruttissimo infortunio nell’ultima gara.

Giovedì sarà il turno del Super G specialità in cui Lara Gut-Behrami non ha avuto rivali; per lei vittoria della Coppa di Cristallo in anticipo impreziosita dall’oro mondiale. Alle sue spalle Federica Brignone e Corinne Suter si contenderanno il secondo posto. Discorso analogo per l’austriaco Vincent Kriechmayr, protagonista indiscusso a Cortina 2021 nella prove veloci: gli manca solo la certezza matematica per alzare la prima Coppa della sua carriera. Tra gli atleti in gara troveremo il giovane finanziere Giovanni Franzoni.

Archiviate le prove veloci, venerdì si gareggerà a squadre nel parallelo, poi nel weekend la gran chiusura con gli atleti più tecnici. Nello slalom speciale l’austriaco Marco Schwarz ha primeggiato in classifica lasciando poco spazio agli avversari; lontano dal podio invece il norvegese Kristoffersen. Avvincente la gara femminile dove la Vlhova ha ritrovato la rivale Shiffrin; tra le due però si è inserita un terzo incomodo, l’oro di Cortina Katharina Liensberger. In gara ci sarà la giovane promessa azzurra Sophie Mathiou, campionessa mondiale juniores.

Lo slalom gigante ha regalato all’Italia il successo di Marta Bassino, protagonista di un 2021 da incorniciare con un titolo mondiale e una Coppa del Mondo di specialità. La sciatrice piemontese ha messo in fila quattro vittorie e un secondo posto, lasciando a distanza di sicurezza Tessa Worley e Michelle Gisin. Testa a testa finale invece tra lo svizzero Marco Odermatt e il francese Alexis Pinturault divisi da soli 25 punti; lo stesso duello deciderà la classifica generale con il francese leggermente favorito. In campo femminile la classifica generale vivrà sulla sfida decisiva tra la Vlhova e la Gut-Behrami; Federica Brignone purtroppo non è riuscita a replicare l’ottimo risultato dello scorso anno.

 

Elia Modugno
Elia Modugno
Nasce a Roma il 30 maggio 1979 mentre il Nottingham Forest di Brian Clough vinceva la sua prima Coppa Campioni. Radiocronista sui campi dell’Eccellenza laziale, adora il calcio minore ed il futsal.

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