Uno Young Boys formato europeo si sbarazza senza problemi del Lugano: 1-3

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Dal nostro inviato a Lugano (CH)

Dopo i risultati degli anticipi di ieri, il Lugano di Jacobacci ha la grande occasione di ottenere punti importanti; di fronte c’è, però, lo Young Boys capoclassifica, seppure alla vigilia di un’importante sfida di Europa League. I bernesi si dimostrano troppo forti per il Lugano: in vantaggio grazie a un rigore un po’ generoso, i campioni in carica legittimano poi il risultato andando in rete altre due volte prima del riposo, e contenendo poi i ticinesi nella ripresa, che trovano però il gol della bandiera con Gerndt.

Si parte su ritmi discreti, con i bianconeri senza troppi timori reverenziali davanti ai più quotati avversari. Al 9′, rigore (generoso, dopo averlo rivisto) per lo Young Boys, per fallo di Daprelà su Meschack: trasforma Nsame con un violento tiro angolato sulla destra di Baumann, che intuisce, tocca, ma non riesce a impedire che la sfera s’insacchi. I bernesi, in questa fase, controllano: compatti, corti, fisici quando serve. E al 17′ arriva il raddoppio degli ospiti: questa volta è Meschack a insaccare, in mezza rovesciata, su traversone dalla destra di Nsame, a finalizzare una rapida ripartenza dopo la riconquista di un pallone a centrocampo da parte di Ngamaleu. Il Lugano tenta la reazione e, al 28′, Macek ha sul piede una buona palla, grazie a Zesiger che scivola sul traversone da sinistra di Facchinetti, ma conclude debolmente e centralmente, consentendo a von Balmoos di bloccare a terra senza problemi. Nel recupero, la truppa di Seoane trova la terza rete con Lauper il quale, dalla grande distanza, sorprende Baumann: 0-3 e tutti a prendere il the.

Ripresa, con Jacobacci che si gioca la doppia carta Lungoyi-Gerndt, mentre Custodio arretra in retroguardia. I bernesi controllano con tranquillità l’incontro, forti del triplice vantaggio, e i bianconeri provano ad avanzare il baricentro: al 56′ Lovrić si libera bene al limite, ma la mira è imprecisa. Al 60′ Gerndt trova invece la porta, riprendendo una respinta corta della retroguardia ospite, dopo un calcio di punizione dalla trequarti di Custodio. La sfida resta viva, e giocata a buoni ritmi, coi gialloneri che mantengono il pallino del gioco, concedendo però degli spazi dietro. Al 75′, tuttavia, è ancora Meschack ad andare vicino al gol: il suo colpo di testa da distanza ravvicinata è però centrale, e Baumann respinge. Nella fase finale, il tema tattico non cambia, con gli ospiti più vicini al quarto gol che i padroni di casa al secondo: all’86’ Baumann sbaglia l’uscita e Camara, a porta vuota, manda sopra la traversa. Nel recupero, è invece Siebatcheu a sfiorare il gol: ma, ormai, dopo 3′ extra, l’arbitro decide che può bastare, con lo Young Boys che esce meritatamente vincitore 1-3.

LUGANO-YOUNG BOYS  1-3  (0-3)

Lugano (3-5-2): Baumann 5; Kécskes 6 (46′ Lungoyi 6), Ošs 5.5, Daprelà 5.5; Custodio 6.5 (64′ Čovilo 6.5); Facchinetti 6, Lovrić 6 (69′ Guidotti 6), Sabbatini 5.5 (46′ Gerndt 6.5), Lavanchy 6; Macek 5 (77′ Bottani 6), Abubakar 6. A disp.: Osigwe, Opara. All.: Jacobacci 5
Young Boys (4-4-2): von Balmoos 6; Hefti 6.5 (90′ Maceiras sv), Lustenberger 6 (Camara 6), Zesiger 6, Lefort 6.5; Fassnacht 6.5 (67′ Sulejmani 6), Aebischer 6.5; Lauper 6.5, Ngamaleu 6.5 (67′ Siebatcheu 6); Nsame 6.5, Meschack 7 (78′ Gaudino 6). A disp.: Faivre, Mambimbi.  All.: Seoane 7
Arbitro: Horisberger
Marcatori: 10′ Nsamer (YB), 17′ Meschack (YB), 45’+ 1 Lauper (YB), 60′ Gerndt (L)
Note – Ammoniti: 71′ Macek, Čovilo (L); 76′ Sulejmani (YB)

Silvano Pulga
Silvano Pulga
Da bambino si innamorò del calcio vedendo giocare a San Siro Rivera e Prati. Milanese per nascita e necessità, sogna di vivere in Svezia, e nel frattempo sopporta una figlia tifosa del Bayern Monaco.

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