Luiz Adriano, l’uomo del pokerissimo in Champions dimenticato in fretta

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Luiz Adriano è uno dei giocatori più sottovalutati che abbiano mai calcato i campi europei. A 33 anni, recuperatosi da un infortunio, sta trascinando il Palmeiras in Libertadores. Ieri sera nel 3-0 sul River Plate ha attuato in maniera perfetta la tattica di Abel Ferreira. Ha aspettato il momento giusto per prendere palla e partire in contropiede a segnare. Tuttavia questa è una delle tante cose che l’attaccante brasiliano sa fare.

Lui è un giocatore completo che sa fare sia il trascinatore sia il goleador, da solo o in coppia. In questa stagione ha messo a segno ben 13 centri, di cui 5 in altrettante partite in Copa. Il rendimento mostruoso però non deve sorprendere, data la lunga esperienza nel Vecchio Continente con lo Shakhtar Donetsk. Con gli ucraini ha all’attivo ben 130 reti e 41 assist.

In Ucraina si è mostrato al mondo intero dal 2007 al 2015 sotto la direzione di Lucescu. A livello continentale ha sempre dato grandi prove da fuoriclasse, vincendo anche una Coppa Uefa nel 2008. In finale contro il Werder Brema all’epoca c’erano ben 5/11 verdeoro, tra cui lo stesso Luiz Adriano e Jadson che consegnarono il trofeo ai compagni.

Entrambi i brasiliani sono gli unici giocatori, assieme a Neymar, a trovare una tripletta sia in Libertadores sia in Champions League. Luiz Adriano ha siglato l’hattrick in Sudamerica proprio quest’anno davanti ai paraguaiani del Guarani, prima del lockdown a marzo. Inoltre detiene il record di cinque reti in soli 90 minuti in campo europeo, pareggiando Lionel Messi nel 7-0 contro il BATE Borisov, la stagione precedente al suo approdo al Milan.

In Italia non ha reso granché bene, avendo a disposizione comunque poco spazio da titolare. Un po’ le scelte dell’allenatore, un po’ gli infortuni lo hanno penalizzato. A fine Serie A saranno 4 gol e 4 assist in una squadra allo sbaraglio. È stato sicuramente uno dei rimpianti più grandi del club rossonero negli ultimi anni. Una stagione e mezzo dopo è ritornato a est, questa volta in Russia allo Spartak Mosca, tornando quasi ai fasti di un tempo.

In questo momento sta attraversando un ottimo periodo a livello realizzativo. L’età che avanza ovviamente lo sta portando a giocare più area, ma ha fatto vedere anche sprazzi di gioco ad alta velocità. Nelle grandi decisioni lui c’è sempre, soprattutto con la squadra in difficoltà. Ne è un esempio il gol in finale di Paulistão poi vinta contro il Corinthians. Senza di lui il Verdão non avrebbe alzato al cielo la coppa del campionato statale.

Florind Lucas Xhaferri
Florind Lucas Xhaferri
Nato nel 2000 in Albania, cittadino del mondo e innamorato della Terra del Futebol, ama il calcio sudamericano. Sogna di diventare giornalista sportivo.

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