Lugano, Jacobacci: “Sfida difficile, servirà grande concentrazione”

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Vigilia importante, per Maurizio Jacobacci. Domani sera, infatti, il tecnico tornerà “a casa” per sfidare, con il suo Lugano, lo Young Boys capolista e campione in carica. Ecco, di seguito, le principali dichiarazioni rilasciate dall’allenatore dei bianconeri (FC Lugano).

“Guidotti ha riportato uno stiramento dei legamenti della caviglia sinistra, con una contusione ossea. Lo rivedremo nella seconda parte del campionato: da qui a gennaio si sottoporrà a intense cure fisioterapiche. Gli altri, escluso Čovilo, sono recuperati.”

“Domani giocheremo contro una grande squadra, sul suo campo. Sarà importante concretizzare le opportunità che ci dovessero capitare: per farlo, serviranno determinazione e concentrazione, soprattutto nell’ultimo gesto. Credo in questi giocatori, sono certo che sapranno prima o poi segnare anche in partita, e non solo in allenamento. Cerco di dar loro fiducia, che è la cosa che conta. Devono sapere che io credo nelle loro qualità, e dovranno scendere in campo per fare la miglior partita possibile.”

“Bottani non è una prima punta: infatti l’ho sempre schierato dietro il compagno. Anche quando giocava con Gerndt rientrava tra le linee, è il gioco che più gli si addice. Non abbiamo inventato niente: quando giochiamo con tre attaccanti, lui giostra sulla fascia. In caso contrario, lo lascio libero di muoversi sul fronte offensivo. Mercoledì ha speso molto, vedremo se potrà partire a Berna dal primo minuto. Mercoledì saremo ancora in campo contro il Losanna, e vogliamo evitare infortuni.”

“Ho ancora qualche dubbio da sciogliere per decidere chi giocherà dall’inizio. Gerndt sta meglio, Odgaard, Lungoyi e Ardaíz e Bottani sono a disposizione. Ma vi devo ricordare che anche chi partirà dalla panchina ha qualità, e potrà risultare determinante a partita in corso.”

“Ardaíz aveva grande voglia di segnare a San Gallo. Talvolta si sbagliano dei gol perché si pensa di aver già segnato: bisogna invece mantenere la concentrazione fin quando non vedi la rete gonfiarsi, che si sia a uno o a dieci metri dalla porta. Spero possa succedere domani.”

Silvano Pulga
Silvano Pulga
Da bambino si innamorò del calcio vedendo giocare a San Siro Rivera e Prati. Milanese per nascita e necessità, sogna di vivere in Svezia, e nel frattempo sopporta una figlia tifosa del Bayern Monaco.

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