I volti del basket – Il Mago vilipeso Andrea Bargnani

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Romano classe ’85, Andrea Bargnani è un ex cestista italiano, ala grande o centro. Con i suoi 213 cm di altezza, il Mago è stato il primo giocatore europeo selezionato come prima scelta assoluta al draft NBA.

La carriera. Dall’Urbe all’America

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Nato in una famiglia di sportivi, fa i primi rimbalzi a Roma all’età di cinque anni. Cresce piano piano nel mondo della pallacanestro e nel 2003 approda in Serie A con la Benetton Treviso. Qui vince lo scudetto nella stagione 2005-06 e il premio di miglior giovane del campionato italiano. Nel 2006, si aggiudica il titolo di miglior giocatore under 22 dell’Eurolega.

Avviene la svolta. A giugno 2006 al Draft NBA viene chiamato dai Toronto Raptors come prima scelta assoluta. L’inizio di stagione, però, non è all’altezza delle aspettative. Dopo un periodo di rodaggio, il Mago migliora progressivamente e nel 2007 è la matricola del mese della Eastern Conference.

Problemi di salute e infortuni lo tengono lontano a intermittenza dal rettangolo di gioco. Il percorso non è facile, tante le delusioni e le difficoltà di inserimento, ma il Mago non demorde. Nel 2013 passa ai New York Knicks. Un infortunio, però, lo costringe a saltare l’inizio della sua seconda stagione. Il 12 luglio 2015 firma un biennale con i Brooklyn Nets. L’anno seguente rescinde il contratto, diventando così free agent e accusando la società di non avergli dato i minuti promessi.

Torna in Europa con il Saski Baskonia, ma i problemi fisici (e non solo) continuano a ostacolare il suo cammino. A gennaio 2018 ufficializza sui social la fine della sua carriera agonistica.

L’uomo. Un percorso emotivamente difficile

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Fonte: Wikipedia

Enfant prodige del basket italiano, Bargnani ha dovuto affrontare un percorso di formazione e di crescita complicato, che lo ha messo a dura prova in svariate occasioni. Paragonato durante gli anni della fama sul Corriere della Sera al grande Nowitzki, in NBA non è acclamato invece come il fenomeno e le altalenanti prestazioni e condizioni di salute non aiutano il Mago italiano.

Una carriera che avrebbe messo a dura prova emotivamente chiunque, ma Bargnani non si lascia sopraffare dalle circostanze e continua a lottare alla ricerca di un futuro più roseo in cui far vedere le proprie qualità. Il talento è innegabile, ma il mondo intorno a lui sembra non dargli peso, evidenziando i difetti e le mancanze.

La forza di Bargnani gli consente di superare gli ostacoli fisici e gli eccessivi attacchi verbali, canzonato dalla stampa americana e dai tifosi. L’aspetto umano viene spesso messo da parte, non si pensa all’impatto emotivo che certe situazioni creano nella mente di un ragazzo. Nessuno è perfetto, sbagliare è possibile (anzi, è giusto!). Il Mago non ha rispettato le attese, è vero, non bisogna essere politicamente corretti, ma neanche denigratori e psicologicamente violenti.

Le curiosità. L’addio al basket

“Ciao Ragazzi, l’altro giorno sono andato sulla mia pagina Facebook dopo molto tempo ed ho letto molti dei vostri messaggi. […] In tutti (o quasi tutti) i messaggi mi chiedete sempre le stesse cose, che sono poi le domande che mi fate per strada quando mi fermate per salutarmi: ovvero come sto fisicamente e quando torno a giocare. Quindi volevo dirvi che fisicamente sto bene ma, dopo l’interruzione da me voluta dei miei ultimi due contratti, io non sto cercando squadra.”

A gennaio 2008, con queste parole geo-localizzate a Hong Kong, Bargnani dichiara ufficialmente terminata la sua carriera da cestista, nonostante le buone condizioni di salute. Non spiega nel dettaglio le motivazioni a monte di questa decisione, non entra nel merito. Al termine di una carriera che lo ha visto bistrattato e trattato con eccessiva severità, il Mago merita ora di godere di un po’ di sano riposo fisico e (soprattutto) mentale. Siamo uomini, non macchine, non dimentichiamolo!

Rosella Maiorana
Rosella Maiorana
Siciliana amante della sua terra, insegnante e aspirante giornalista, innamorata della letteratura e appassionata di sport, anche se troppo pigra per praticarne uno.

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