Così così le italiane, nel martedì Champions

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Bene ma non benissimo entrambe, anche se una un po’ meno bene dell’altra. C’erano di nuovo le due nerazzurre in campo insieme, nel martedì sera di Champions League, però stavolta nessuna delle due ha esultato al 90′. L’Inter, in Ucraina, non è stata neanche fortunata a dire il vero: fermata da due traverse e da un gioco che no, possiamo dirlo senza aver paura di essere smentiti: ancora non convince. Lo zero a zero con lo Shakhtar preoccupa, perché Conte non sta riuscendo a rendere incisiva la sua squadra. Le manca cattiveria; brilla di luce propria solo quando si accendono le individualità. Meccanismi ancora in fase di rodaggio, il problema però è che la stagione è iniziata già da un pezzo.

Diverso il discorso per l’Atalanta, in ripresa, dopo la sconfitta clamorosa con la Sampdoria in campionato. Gasperini aveva fatto mea culpa in quel postpartita, per aver lasciato fuori troppi titolari. Sempre al Gewiss, un paio di giorni dopo, è stata un’altra Atalanta, contro un Ajax in forma, reduce dal 13 a 0 (!) sul campo del Venlo. Ha avuto prima paura per la doppia sberla ricevuta, la Dea, poi è stata in grado di tirar fuori tutto l’orgoglio possibile e rimettersi in carreggiata. I gol, lasciati a chi li doveva fare, Duván. Due, di cui uno bellissimo, 2-2 finale, un punto importante messo in cascina. Assolutamente guadagnato, per come si erano messe le cose.

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