Champions League, 3° Turno Preliminare: Živković si vendica del Benfica, fuori la Dinamo Zagabria

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Si torna in campo per la terza tappa dell’insidioso cammino che porterà alla definizione delle 32 partecipanti ai Gironi di Champions League: si è concluso tra martedì e mercoledì il Terzo Turno Preliminare, che ha di fatto ridotto a 12 le pretendenti agli ultimi sei posto disponibili per il sorteggio del prossimo 1 ottobre a Nyon.

Tra queste, sorprendentemente, non trova posto il Benfica: la squadra guidata da Rui Costa dietro la scrivania e Jorge Jesus in panchina, infatti, è costretta alla resa dal PAOK Salonicco e, con grande rammarico, si vede declassata a un Europa League alla quale (perlomeno) iscrive il proprio nome ai gironi evitandosi due turni preliminari. Fa rumore l’eliminazione dei lusitani, anche in virtù della campagna acquisti da 80 milioni di euro che ha visto protagoniste le Aquile: a lungo dietro a Cavani, Rui Costa ha poi optato per il giovane uruguaiano Darwin Núñez che di Cavani si dice sia l’erede. 16 gol con l’Almeria in Segunda Division hanno scatenato l’interesse di mezza Europa, per un giocatore che ha ceduto alla corte dei lusitani convincendo i portoghesi a versare 24 milioni di euro al club spagnolo; tra gli altri rinfozi anche uno svincolato di lusso come Vertonghen, a sottolineare la voglia di rivalsa del Benfica dopo una stagione decisamente da dimenticare.

La stagione entrate, però, comincia per i ragazzi di Jorge Jesus come peggio non poteva: a stendere i lusitani è una vendetta gelida, quella di Andrija Živković. Il 24enne serbo, infatti, del PAOK Salonicco è un calciatore da poche settimane; da quando il Benfica, non ritenendolo più parte del proprio progetto tecnico, ha offerto al giovane balcanico la risoluzione del contratto. Poche settimane e Živković è un nuovo calciatore del PAOK Salonicco che, ironia della sorte, ai preliminari affronta proprio il Benfica. Nel primo tempo la gara è equilibrata, con le squadre che si affrontano a viso aperto e i portoghesi che sembrano anche prendere le redini dell’incontro in mano, potendo rimpiangere un clamoroso incrocio dei pali colto da Pizzi su calcio di punizione; il PAOK supera il momento più difficile della gara, e a metà secondo tempo trova l’episodio che sblocca l’equilibrio: è Akpom a fuggire sulla sinistra e, una volta arrivato sul fondo, a crossare per la deviazione disgraziata di Vertonghen che buca Vlachodimos e regala l’1-0 ai bianconeri. A quel punto in campo entra anche Živković, che al match dà la spallata decisiva: sua la fuga sulla destra al minuto 74, con dribbling a rientrare e sinistro sul palo corto imprendibile per un impotente Vlachodimos: vola il PAOK, che resiste agli assalti ospiti capaci di trasformarsi in gol solamente al 94′ con Rafa Silva, decisamente troppo tardi per sperare in un miracolo. Dopo lo scalpo del Beşiktaş il PAOK Salonicco si conferma ammazza-grandi, e vede tra se e la prima storica partecipazione in Champions League un altro ostacolo non da poco: il Krasnodar, da affrontare in gara di andata e ritorno con tanto rispetto ma, forte dei due scalpi appena centrati, senza la minima paura.

A proposito di vendette, ne centra una niente male anche il Ferencváros. I magiari, infatti, sono i protagonisti di una delle affermazioni più sorprendenti di questo turno, quella sulla Dinamo Zagabria che l’anno scorso battezzò l’esordio dell’Atalanta in Champions League con un sonoro 4-0. I croati nella scorsa edizione della Champions League arrivarono ai Gironi superando anche i magari, travolti 4-0 a domicilio dopo il pericoloso 1-1 raccolto in Croazia; ci si aspetterebbe quindi che i croati siano pronti a fare nuovamente la voce grossa, ma i ragazzi di Rebrov dimostrano di aver imparato la lezione e rendono pan per focaccia ai balcanici. Come al solito a fare la differenza è il numero 10 Nguen: suo lo spunto sull’out di sinistra, con dribbling sul fondo e traversone pennellato sull’inserimento vincente di Lovrensics sul palo opposto quando sul cronometro la lancetta dei minuti non ha completato ancora il secondo giro. Gli ospiti reagiscono celermente, arrivando al pari con la sfortunata autorete di Ozuni, ma a far sorridere i padroni di casa è proprio Uzuni che a metà ripresa sorprende la terza linea croata lanciandosi per una letterale fuga per la vittoria che vale il 2-1 e la sfida al Molde per un posto ai Gironi. Come per il PAOK l’arrivo ai playoff è stato tanto difficile quanto meritato per il Ferencváros, capace di sbarazzarsi di Celtic Glasgow prima e Dinamo Zagabria poi; il Molde è l’ultimo e probabilmente più abbordabile ostacolo per i ragazzi di Rebrov, che di sicuro però voleranno basso in vista di una doppia sfida che si preannuncia assai equilibrata.

Gli scandinavi ai playoff ci arrivano eliminando ai calci di rigore un’altra compagine che nelle ultime stagioni si è ritagliata una certa continuità all’interno delle competizioni UEFA: trattasi del Qarabağ, tradito dall’errore dal dischetto di Hüseynov dopo che anche i tempi supplementari si erano chiusi a reti inviolate. Il dischetto è amarissimo anche per Diego Falcinelli, da poco nuovo calciatore della Stella Rossa: suo uno dei penalty falliti dai serbi guidati in panchina da Dejan Stanković, che impattano 1-1 in casa dell’Omonia Nicosia prima di affondare dal dischetto vedendosi relegati in Europa League. Se i Balcani piangono la caduta di Stella Rossa e Dinamo Zagabria, sorride la Scandinavia: oltre al Molde, infatti, vola ai playoff anche il Midtjylland che tra le mura amiche non ha pietà dello Young Boys superato 3-0.

Il palinsesto è aperto martedì pomeriggio dall’affascinante sfida tra la Dinamo Kiev di Mircea Lucescu (sorprendentemente tornato in patria, in sella alla panchina dei rivali di sempre) e il giovane AZ Alkmaar di Arne Slot. Gli olandesi convincono di più nel primo tempo, ma faticano a pungere negli ultimi trenta metri. In avvio di ripresa un grave errore in uscita di Midtsjø spalanca la strada verso la qualificazione agli ucraini, con Buyalskyi che scippa l’avversario del pallone e serve a Rodrigues un cioccolatino troppo invitante da cestinare; assente del tutto, o quasi, la reazione dei Cheesefarmers, che nel finale regalano con un’imprecisa smanacciata di Bizot anche il raddoppio agli ucraini, messo a referto di testa da Shaparenko che vale per la Dinamo la sfida al Gent, vittorioso 2-1 sul Rapid Vienna. Il palinsensto è completato dall’1-0 del Maccabi Tel-Aviv sulla Dinamo Brest, con gli israeliani che si giocheranno il proprio posto tra le magnifiche 32 sfidando in un’ostica sfida i Campioni d’Austra del Red Bull Salisburgo.

UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2020/2021 – Terzo Turno Preliminare

martedì 15/09
Dinamo Kiev-AZ Alkmaar 2-0  49′ Rodrigues, 86′ Shaparenko
PAOK Salonicco-Benfica 2-1  63′ aut. Vertonghen (B), 74′ Živković (P), 90’+4 Rafa Silva (B)
Gent-Rapid Vienna 2-1  36′ Dorsch (G), 59′ rig. Yaremchuk (G), 90’+4 Demir (R)

mercoledì 16/09
Omonia Nicosia-Stella Rossa 1-1 4-2 d.c.r.  31′ Lüftner (O), 45′ Ivanić (R)
Ferencváros-Dinamo Zagabria 2-1  2′ Lovrencsics (F), 23′ aut. Ozuni (F), 65′ Ozuni (F)
Qarabağ-Molde 0-0 5-6 d.c.r
Maccabi Tel-Aviv-Dinamo Brest 1-0  50′ rig. Biton
Midtjylland-Young Boys 3-0  51′ aut. Lefort, 61′ Dreyer, 84′ Mabil

Michael Anthony D'Costa
Michael Anthony D'Costa
Nato a Roma nel 1989, si avvicina al calcio grazie all’arte sciorinata sui campi da Zidane. Nostalgico del “calcio di una volta”, non ama il tiki-taka, i corner corti e il portiere-libero.

Da piccolo farò il calciatore

  Qualcuno, che io reputo saggio, ha affermato che non sei più ragazzo quando inizia a giocare il primo calciatore più giovane di te. Ricordo perfettamente...
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