Tour de France 2020, il vademecum delle tappe – 1/a puntata

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Scatterà sabato prossimo 29 agosto da Nizza il Tour de France 2020, 107/a edizione della Grande Boucle. Analizziamo le tappe che vanno dalla prima alla settima nella prima puntata del nostro vademecum.

Sabato 29 agosto 2020, 1/a tappa, Nice Moyen Pays – Nice, 159 km – La Grande Partenza del Tour de France 2020 vede Nizza protagonista. A cominciare da questa tappa che consiste in 3 giri di un circuito di 39,5 chilometri che si sviluppa nell’hinterland della città della Costa Azzurra. L’arrivo sulla Promenade des Anglais farebbe pensare a un volatone e probabilmente sarà così, ma i velocisti dovranno sudarselo lo sprint dato che i tre passaggi sulle salite dell’Aspremont e, soprattutto, sulla Cote de Rimiez (5,8 chilometri al 5,1% di pendenza media e ultimo passaggio in quota a 59 km dal traguardo) si prestano volentieri ai colpi di mano.

Domenica 30 agosto 2020, 2/a tappa, Nice Haut Pays – Nice, 186 km – Si comincia a far sul serio con due colli di 1/a categoria: La Colmiane (16,3 km al 6,3%) e il Turini (14,9 km al 7,4%), che però sono abbastanza lontani dal traguardo. Poi, la salita principe della Parigi-Nizza, il Col d’Eze (7,8 km al 6,1%) con cima a 33 km dall’arrivo e infine l’ultimo ostacolo, il Col des Quatre Chemins, 4,2 km al 6,9% di pendenza media e poi picchiata di 9 chilometri verso il traguardo sulla Promenade des Anglais. Tappa che si presta a diverse interpretazioni. Le squadre dei grandi della classifica potrebbero tenere chiusa la corsa con i capitani pronti a scatenarsi sui Quatre Chemins. Oppure, considerato che siamo appena all’inizio, i big potrebbero dare la loro benedizione a una fuga da lontano di uomini non pericolosi per la vittoria finale a Parigi. O ancora, qualche uomo veloce ma resistente in salita potrebbe non lasciar andare nessuno con l’obiettivo di regolare tutti in uno sprint di gruppo ristretto. Insomma, frazione tutta da vedere.

Lunedì 31 agosto 2020, 3/a tappa, Nice-Sisteron, 198 km – Il Tour de France lascia Nizza e si avvia a Sisteron per una tappa dall’altimetria mossa, con due colli di 3/a e due di 4/a categoria da scalare. Ostacoli però certo non impossibili da scavalcare per i velocisti. Abbastanza scontato l’arrivo in volata di gruppo.

Martedì 1 settembre 2020, 4/a tappa, Sisteron – Orcières Merlette, 160,5 km – Primo arrivo in salita di questo Tour de France. L’ascesa finale, di 1/a categoria, misura 7,1 km al 6,7% di pendenza media. In precedenza, da scalare vi sono tre colli di 3/a categoria e uno di quarta come antipasto di quella che si prospetta come la prima vera battaglia tra gli aspiranti vincitori di questa edizione della Grande Boucle.

Mercoledì 2 settembre 2020, 5/a tappa, Gap-Privas, 183 km – Sembrerebbe essere una frazione per velocisti, ma le due rampe di 4/a categoria, il Col de Serre Colon e la Côte de Saint-Vincent-de-Barrès, potrebbero prestarsi ad attacchi di finisseur. Considerato anche che la cima dell’ultima salita è piazzata a 17 km dal traguardo.

Giovedì 3 settembre 2020, 6/a tappa, Le Teil – Mont Aigoual, 191 km – Secondo arrivo in salita di questo Tour de France. Le quattro ascese di giornata sono tutte concentrate negli ultimi 50 km. L’antipasto è rappresentato dal Cap de Coste e dal Col des Mourèzes, entrambe di 3/a categoria. Poi, si fa sul serio, con il Col de la Lusette, 11,7 km al 7,3% di pendenza media e cima a 13,5 km dal traguardo. Di questi, 5 sono in discesa e poi gli ultimi 8 sono di lieve salita al 4% verso Mont Aigoual. Non ci dovrebbero essere grandi distacchi tra i grandi della generale, però se uno dovesse andare in crisi saranno dolori perché spazio per recuperare non ci sta.

Venerdì 4 settembre 2020, 7/a tappa, Millau-Lavaur, 168 km – Inizio mosso con due colli di 3/a e uno di 4/a categoria da scalare, ma gli ultimi 110 chilometri sono fatti tutti di discesa e pianura. Salvo sorprese, spazio alle ruote veloci.

Giuseppe Pucciarelli
Giuseppe Pucciarelli
Nato a Salerno il 3 maggio 1986, laureato in Fisica, ex arbitro di calcio FIGC. “Sportofilo” a 360° con predilezione per calcio e ciclismo, è un acceso e convinto fantacalcista.

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