Storie di outsider vincenti #3 – La staffetta Real Sociedad-Athletic Bilbao. I quattro anni d’oro del calcio basco

-

Nella storia della Liga circa due terzi degli scudetti sono finiti sul petto di Real Madrid e Barcellona. E se si escludono i dieci titoli vinti dall’Atlético Madrid, sono solo venti le stagioni appannaggio delle altre contendenti. Ma c’è stato un quadriennio, dal 1980 al 1984, in cui questo predominio si è spezzato. A salire in cattedra, in quelli che potremmo definire come gli anni d’oro del calcio basco, furono Real Sociedad e Athetlic Club de Bilbao. Due compagini rivali, due città – San Sebastián e Bilbao – diverse ma unite da una forte identità e da saldissimo legame di appartenenza con la propria regione.

1980-81 e 1981-82: GLI ANNI D’ORO DELLA GRANDE REAL – La stagione precedente aveva battagliato fino all’ultimo con il Real Madrid per la conquista del titolo. Ma la Real Sociedad si era dovuta accontentare del secondo posto, a un solo punto dai campioni. Era guidata da Alberto Ormaetxea, vera e propria bandiera del club da giocatore prima e da allenatore poi. I baschi passarono in testa alla trentaduesima giornata e mantennero il primato fino alla fine, nonostante il finale thrilling dell’ultima giornata. Il 26 aprile 1981 la Real Sociedad era impegnata a Gijon. Una gara sulla carta semplice, visto che gli bastava un pareggio (era in vantaggio negli scontri diretti col Real Madrid) e lo Sporting veleggiava in acque più che tranquille. E che invece si complicò tremendamente: solo a dodici secondi dal termine, grazie alla rete del centrocampista Zamora, i baschi poterono festeggiare il loro primo titolo nazionale.

Il ciclo della Real Sociedad continuò anche l’anno successivo. Ormaetxea puntava sugli artefici del primo scudetto (su tutti il portiere Arconada, i difensori Gorriz e Kortabarría, i centrocampisti Zamora, Alonso e José Diego Álvarez, l’attaccante Satrústegui). Inizialmente le cose non si erano messe particolarmente bene. In Coppa dei Campioni la Sociedad era stata eliminata addirittura al primo turno dal modesto CSKA Sofia, mentre in campionato il Barcellona si stava avviando a vincere il suo decimo titolo. A sei giornate dalla fine i blaugrana erano saldamente in testa, con cinque punti di vantaggio sui baschi. Ma la lunga serie senza vittorie permise alla Real Sociedad di agganciare e poi superare il Barça: l’ultimo ostacolo fu l’attesissimo derby contro l’Athletic, vinto per 2-1 allo Stadio de Atocha, che regalò alla Real Sociedad il suo secondo titolo consecutivo.

1982-83 e 1983-84: IL BIENNIO MARCHIATO ATHLETIC CLUB – A quel punto tutti si sarebbero aspettati una rabbiosa vendetta sportiva da parte di Barcellona e Real Madrid. E in effetti Les Merengues partirono forte, dominando la prima parte della stagione. Ma la beffa, per loro, era ancora in agguato. L’ultima giornata gli riservò nuovamente un conto salatissimo. Il Real Madrid fu capace di perdere con un Valencia alla disperata ricerca di punti-salvezza e permise all’Athletic, rimasto silenziosamente in corsa fino alla fine, di superarla sul filo di lana. Per i baschi si materializzò il settimo titolo della loro storia. Artefice di quel capolavoro fu in primis Javier Clemente, giovane allenatore di un gruppo eterogeneo, nel quale spiccavano i due gemelli del gol Dani e Sarabia, rispettivamente 18 e 16 gol.

Il campionato 1983/84 fu ancora più incerto, perché vide lottare per lo scudetto, oltre all’Athletic e all’immancabile Real Madrid, anche il Barcellona di Menotti e Diego Armando Maradona. Come da tradizione si risolse tutto nei restanti novanta minuti. Curiosi, per non dire buffi, gli intrecci dell’ultima giornata. Da una parte la città di Barcellona contro la città di Madrid; dall’altra il derby basco. Il Barça superò l’Atlético, mentre il Real ebbe la meglio sull’Espanyol. L’Athletic era forse impegnato nella sfida più difficile, perché un derby non è mai scontato. Ci pensò il difensore Iñigo Liceranzu, a dieci minuti dal termine, a far esplodere di gioia i tifosi Rojiblancos e a regalare ai baschi il definitivo 2-1. In fondo, se vogliamo, la Real Sociedad si sdebitò per il derby vinto due anni prima. Era l’ideale chiusura del cerchio. L’ideale chiusura di quattro anni di dominio Euskal Herria.

 

Le altre puntate:

  1. Il Nottingham Forest e la conquista della Coppa Campioni 1978/79 (11 marzo 2020)
  2. L’ascesa di Guga Kuerten, da carneade a vincitore del Roland Garros 97 (18 marzo 2020)

 

 

Simone Galli
Simone Galli
Empolese e orgoglioso di esserlo, ha cominciato ad amare il calcio incantato dal mito di Van Basten. Amante dei viaggi, giocatore ed ex insegnante di tennis, attualmente collabora con pianetaempoli.it.

Da piccolo farò il calciatore

  Qualcuno, che io reputo saggio, ha affermato che non sei più ragazzo quando inizia a giocare il primo calciatore più giovane di te. Ricordo perfettamente...
error: Content is protected !!