Fra dubbi e certezze (o presunte tali), ogni fantallenatore è chiamato a fare delle scelte nel momento in cui schiera la propria formazione. Mettere tizio in campo e lasciare caio in panchina può rivelarsi la scelta azzeccata o una mossa da maledire a lungo. Ci sono, tra l’altro, tante varianti da tenere in considerazione: intanto, bisogna sapere chi salterà il turno di campionato (squalificati, infortunati e non convocati), poi occorre valutare come si sono allenati in settimana i propri giocatori e gli incroci che il calendario propone. Per il resto, è un mix di fantasia, intuito, coraggio e una gran bella dose di fondoschiena. Tuttavia, la fortuna va aiutata e per questo vi regaliamo qualche consiglio, consapevoli che, inevitabilmente, accadrà di essere smentiti dai fatti. Ma questo, d’altronde, è il bello del Fantacalcio!
I fantallenatori d’Italia questa settimana sono chiamati agli straordinari: con ancora i risultati della nona giornata da metabolizzare, c’è già da pensare al turno infrasettimanale. Si comincia già martedì sera con due anticipi: Parma-Verona alle 19, Brescia-Inter alle 21. Mercoledì una cena ricchissima: antipasto alle 19 con un Napoli-Atalanta che si preannuncia scoppiettante, poi sei gare alle 21, fra cui Juve-Genoa, Lazio-Torino e Udinese-Roma. Epilogo giovedì, con la sfida di San Siro tra Milan e SPAL (21).
TOP 11 (3-4-3) – Sepe (Parma); Alex Sandro (Juventus), de Vrij (Inter), Colley (Sampdoria); Castro (Cagliari), Barella (Inter), Fabián Ruiz (Napoli), Kluivert (Roma); Berardi (Sassuolo), Dybala (Juventus), Karamoh (Parma).
LA CERTEZZA – Già 6 gol dopo nove partite di campionato. Un avvio scoppiettante quello di Domenico Berardi, che rispetto agli anni scorsi sembra cresciuto parecchio soprattutto dal punto di vista della maturità. Sempre nel vivo del gioco del Sassuolo, è fresco di rinnovo contrattuale e ci terrà a lasciare il segno nella sfida del Mapei Stadium contro la Fiorentina. Ha il colpo in canna, schieratelo senza pensarci troppo.
LA SORPRESA – Rotti Inglese e Cornelius, D’Aversa a San Siro contro l’Inter non ha snaturato il suo Parma, e i fatti gli hanno dato ragione. In mancanza di una boa centrale, si è reinventato il tridente, schierando Gervinho e Kulusevski ai lati di Yann Karamoh. Il franco-ivoriano ha risposto alla grande, segnando il primo gol del Parma e fornendo a Gervinho l’assist del secondo. Diciamo che si merita abbondantemente fiducia, specialmente in vista di un turno infrasettimanale non impossibile per i ducali, che ospiteranno l’Hellas Verona al Tardini.
