Europa League, andata dei playoff: a Torino ridono i Lupi, per i Gironi ora è dura. Ok l’Espanyol, cade l’Eintracht

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La Grande notte europea che la Torino granata aspettava con trepidazione termina, purtroppo, termina con una brutta sconfitta. Il Torino cede 2-3 all’Olimpico Grande Torino contro un grande Wolwerhampton, e adesso ha bisogno di una vera e propria impresa sportiva al Molineux per iscrivere il proprio nome tra le 48 compagini partecipanti alla Fase a Gironi. Vince con merito il Wolwerhampton, pur senza sciorinare una prestazione scintillante: ai Lupi di Nuno Espirito Santo basta far valere il proprio maggior tasso tecnico per avere la meglio sui ragazzi di Mazzarri.

Il Torino da parte sua disputa un buon primo tempo replicando con i colpi di testa a N’Kolou e Izzo che spaventano Rui Patrício al destro a botta sicuro di Diogo Jota al 12′ sul quale Sirigu è prodigioso; il primo tempo sembra incanalato verso lo 0-0, ma su una punizione al veleno di João Moutinho il malcapitato Bremer incoccia il pallone scagliato in area dal portoghese insaccando nella porta di un attonito Sirigu. Il vero dilemma irrisolto della gara per il Torino è lo scatenato Adama Traoré ,vero e proprio incubo dell’argentino Ansaldi; è da una delle sue tante devastanti progressioni che, a ridosso dell’ora di gioco, Diogo Jota si riscatta insaccando il raddoppio ospite nel gelo dell’Olimpico. Scosso dal secondo gancio degli inglesi i granata di scuotono e due minuti dopo trovano lo splendido gol di De Silvestri che su traversone di Ansaldi sbuca sul secondo palo e con un perentorio stacco di testa riaccende le speranze del Torino. I sogni granata sembrano sgretolarsi nuovamente una decina di minuti dopo quando, su rimessa laterale in proprio favore, i locali perdono il pallone e si sfaldano in una maniera incredibile per una squadra mazzarriana permettendo a Raúl Jiménez di farsi beffe della terza linea torinista infilando poi facilmente Sirigu; i disperati assalti del Torino, al minuto 89, provocano il rigore che Belotti insacca scrivendo il 2-3 finale. Il sigillo del Gallo regala accende una fiammella di speranza per club di Cairo per il ritorno ma, per quanto visto all’Olimpico, al Torino in Inghilterra servirà una prestazione da manuale e, magari, un pizzico di fortuna.

Soffre ma alla fine centra un successo importante l’Espanyol, che tra le mura amiche si impone 3-1 in rimonta sugli ucraini di Zorya. In un primo tempo avaro di grandi emozioni gli ucraini rispondono colpo su colpo ai catalani, e sbloccano la partita con Kochergin che al 38′ spara una rasoiata imprendibile all’angolino dopo una pregevole sponda di tacco di Kabaiev; pochi minuti dopo lo stesso Kabaiev non sfrutta una bella occasione per il raddoppio. Fisiologicamente i catalani cingono nella propria metà campo gli ucraini nella loro area di rigore nella ripresa e trovano quasi subito il pari con il solito Ferreyra lesto ad insaccare un pallone vagante in area di rigore; Granero sciupa al 76′ il rigore del vantaggio, che però arriva al 79′ con Javi López prima che Vargas due minuti dopo insacca con un bel destro a giro il definitivo 3-1. Sorride anche lo Strasburgo che con un gol di testa di Zohi piega il più quotato Eintracht Francoforte, anche perché i tedeschi si divorano ben due volte il pari da due passi con Kamada.

Il Celtic piega con un secco 2-0 l’AIK Solna grazie al destro di Forrest che piega le mani a un non irreprensibile Linnér, incolpevole invece sulla splendida punizione del gioiellino biancoverde Édouard; al termine di una partita agonisticamente intensa invece i Rangers di Steven Gerrard tornano da Varsavia con uno 0-0 maturato in casa del Legia che lascia tutto in bilico in ottica qualificazione. Il pari casalingo a reti invìolate va stretto all’FCSB (ex Steaua Bucarest) che contro il Vitória Guimarães si fa preferire ai lusitani trovando anche con Planić un gol annullato per fuorigioco e pochi minuti più tardi un legno con Coman. Sorride invece l’altra compagine portoghese in campo nella serata di giovedì, lo Sporting Braga, vittorioso sullo Spartak Mosca grazie alla deviazione sotto misura di Horta bravo e fortunato a raccogliere il destro ciccato da João Novais diventando il match-winner dell’incontro.

Si disimpegna bene nel complesso il contingente olandese chiamato in causa: PSV Eindhoven e Feyenoord infatti ipotecano la qualificazione contro Apollon Limassol e Hapoel Be’er Sheva, mentre l’AZ Alkmaar impatta su un ostico 1-1 casalingo (pur se ad Enschede per l’inagibilità dell’AFAS Stadion) contro l’insidioso Royal Antwerp. Proprio quest’ultima, probabilmente, era una delle sfide più appetitose tra quelle in palinsesto nei playoff: godibile e ben giocata da entrambe le parti, la gara viene sbloccata sul finale di prima frazione da Batubinsika che sugli sviluppi di corner raccoglie una sponda di Mbokani e porta avanti gli ospiti. Refaelov nel secondo tempo potrebbe raddoppiare il margine di vantaggio della compagine belga ma centra il palo della porta di Bizot; rimasto in vita, e in superiorità numerica per l’espulsione di Buta, l’AZ Alkmaar comincia un lungo forcing che sfocia nel pari di Boadu al minuto 80, che lascia ancora tutto in bilico in vista della gara di ritorno. Marc van Bommel riprende gradualmente per mano il suo PSV Eindhoven, e si consola per la perdita di Lozano volato a Napoli gustandosi la sua miniera di giovani talenti: Cody Gakpo, il piccolo Bergwijn destinato a sostituire Lozano, Donny Malen e soprattutto il 17enne Mohammed Ihattaren che dopo aver trovato sabato scorso il primo gol in Eredivisie si toglie lo sfizio di aprire le marcature contro i ciprioti dell’Apollon Limassol. A inizio ripresa l’enfant-prodige dei Boerens deposita in rete da pochi passi un’assistenza di Malen, e sull’onda dell’entusiasmo i locali ipotecano la qualificazione in 5 minuti: al 56′ Gakpo si inventa uno splendido destro a giro all’angolino, al 61′ Dumfries appoggia a porta vuota il gol del definitivo 3-0. Per il Feyenoord, contro l’Hapoel Be’er Sheva, è invece Larsson ad aprire le marcature raccogliendo la respinta del palo su sinistro a giro di Berghuis: anche in questo caso la gara assume tinte Orange nella ripresa, con la doppietta di Leroy Fer sugli sviluppi di corner che indirizza la qualificazione dalle parti della compagine di Stam.

Guardando agli altri risultati, non mancano le sorprese: il PAOK cade all’ultimo secondo a Bratislava contro uno Slovan che la rete la trova all’ultimo tuffo grazie alla dormite della difesa greca, che permette ad Habena di far esplodere di gioia i sostenitori della compagine di casa, mentre il Qarabağ si fa rimontare e superare dal Lienfield capace di portarsi sul 3-1 grazie a uno scatenato Lavery prima che al 92′ Gueye insacchi il rigore che rende decisamente meno complicata la gara di ritorno per gli azeri. Il BATE Borisov crolla 0-3 in casa dell’Astana, mentre continua a sorprendere l’Ararat Armenia che tra le mura amiche si impone 2-1 sui lussemburghesi del Dudelange; in ultimo, un plauso lo merita anche il Riga FC che in casa del più quotato Copenaghen replica con Kamešs al vantaggio scandinavo refertato da Fischer, ma incassa da Soteriou dal dischetto la rete del 2-1 per i padroni di casa. Il 2-1 lascerebbe concreti margini di speranza per i lettoni, che tengono bene il campo al cospetto dei nord-europei, ma a trenta secondi dalla fine Daramy scrive il definitivo 3-1 che, comunque si chiuda tra sette giorni il discorso qualificazione, non smorza i meriti del Riga FC capace di ben figurare durante il proprio intero percorso europeo.

EUROPA LEAGUE 2019/2020 – Andata dei playoff

Astana-BATE Borisov  3-0  23′ Tomasov, 44′ Logvinenko, 52′ rig. Sigurjónsson
Ararat Armenia-Dudelange  2-1  22′ Mailson (A), 68′ Sinani (D), 90’+3 Antonov (A)
Sūduva-Ferencváros  0-0
Malmö-Bnei Yehuda  3-0  36′ Rosenberg, 40′ Bengtsson, 47′ Lewicki
Ludogoretz-Maribor  0-0
Feyenoord-Hapoel Be’er Sheva  3-0  33′ Larsson, 56′ e 78′ Fer
FC Copenaghen-Riga FC  3-1  18′ Fischer (F), 41′ Kamešs (R), 62′ Soteriou  (F), 90’+3 Daramy (F)
AEK Atene-Trabzonspor  1-3  4′ Livaja (A), 28′, 44′ e 70′ Ekuban (T)
Legia Varsavia-Glasgow Rangers  0-0
FCSB-Vitória Guimarães  0-0
Gent-Rijeka  2-1  40′ Halilović (R), 57′ e 71′ Depoitre (G)
PSV Eindhoven-Apollon Limassol  3-0  47′ Ihattaren, 56′ Gakpo, 61′ Dumfries
Strasburgo-Eintracht Francoforte  1-0  33′ Zohi
AZ Alkmaar-Royal Antwerp  1-1  38′ Batubinsika (R), 82′  Boadu (A)
Celtic Glasgow-AIK Solna  2-0  48′ Forrest, 73′ Édouard
Linfield-Qarabağ  3-2  15′ Rherras (Q), 40′ Stafford (L), 45’+1 e 75′ Lavery (L), 90’+2 rig. Gueye (Q)
Sporting Braga-Spartak Mosca  1-0  74′ Horta
Slovan Bratislava-PAOK Salonicco  1-0  90’+4 Habena
Torino-Wolwerhampton  2-3  43′ aut. Bremer (T), 59′ Diogo Jota (W), 61′ De Silvestri (T), 72′ Raúl Jiménez (W), 89′ rig. Belotti (T)
Espanyol-Zorya  3-1  38′ Kochergin (Z), 58′ Ferreryra (E), 79′ Javi López (E), 81′ Vargas (E)
Partizan Belgrado-Molde  2-1  43′ Bolly (M), 45’+1 Soumah (P), 84′ Tošić (P)

Michael Anthony D'Costa
Michael Anthony D'Costa
Nato a Roma nel 1989, si avvicina al calcio grazie all’arte sciorinata sui campi da Zidane. Nostalgico del “calcio di una volta”, non ama il tiki-taka, i corner corti e il portiere-libero.

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