Eredivisie, 1/a giornata: un punto a testa per le tre grandi. AZ, Utrecht ed Heerenveen calano il poker

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Si apre finalmente il sipario sull’Eredivisie 2019/2020 e, come al solito, non mancano le emozioni e i colpi di scena in avvio di torneo. A secco di vittorie le tre grandi storiche d’Olanda, con la prima vetta della classifica che si rivela quindi ad appannaggio di compagini date in difficoltà come Heerenveen, Groningen e Willem II. Due pari e una sconfitta per le neopromosse, mentre l’Utrecht si mette alle spalle la bruciante eliminazione di Mostar con un roboante poker.

Non c’è due senza tre per l’Ajax, a secco di vittorie all’esordio in Campionato dal 3-1 sul campo dello Sparta Rotterdam centrato da Peter Bosz nell’estate del 2016; Keizer venne infatti sconfitto per 2-1 ad Almelo nell’estate successiva, mentre ten Hag è incappato nel pari interno ancora con l’Heracles l’estate scorsa per poi farsi imporre il 2-2 in trasferta dal Vitesse di Leonid Slutsky.

I gialloneri, memori del pesante 0-4 patito l’anno scorso al GelreDome, scelgono una prudente condotta di gara costruita sulle ripartenze eventualmente concesse dall’Ajax, a cui viene deliberatamente lasciato il pallino del gioco; gli ospiti hanno subito una potenziale occasione grazie al solito inserimento di van de Beek, ma il possesso palla dei Lancieri  fatica a scoperchiare la cortissima compagine giallonera, e anzi al primo eccesso di confidenza di Lisandro Martínez i locali trovano il vantaggio. Splendido il filtrante di Tannane per la corsa sulla destra di Karavaev, che dal fondo pesca l’inserimento di Bero a centro area che, con una conclusione sporcata da Schuurs, infila il vantaggio giallonero.

Seguendo il copione descritto in apertura, l’Ajax si installa nella metà campo avversaria, e dopo la traversa centrata da Blind con un bolide perviene al pareggio con van de Beek lesto a insaccare in area di rigore un traversone di Ziyech. Si va al riposo sul pari, ma a inizio ripresa l’Ajax riprende fiato e il Vitesse ne approfitta spietatamente: prepotente lo spunto dell’ex dal dente avvelenato, Riechedly Bazoer, che entrato in area di rigore spara una legnata di collo-esterno destro che incenerisce Onana. La doccia gelata scuote i Lancieri, che costringono veementemente i locali a difesa della porta di un Pasveer a tratti miracoloso, come al 54’ quando da zero metri mura la conclusione a botta sicura di Ziyech; piovono le occasioni da rete per i ragazzi di ten Hag, che il pari lo trovano a un quarto d’ora dalla fine con la sassata di Tadić sotto la traversa di un impotente Pasveer. Con il Vitesse allo stremo delle forze e in 10 per il doppio giallo a Bazoer gli ospiti fiutano la possibilità di far propria l’intera posta in palio, e solo l’onnipresente Pasveer si frappone tra i Lancieri e il segno 2 in schedina, negando a Dolberg e Tadić la rete della vittoria e congelando il 2-2 finale.

Buone indicazioni da ten Hag giungono dall’intelaiatura del suo Ajax, non ancora al 100% ma similare quanto basta a quello meraviglioso della scorsa stagione; bene Tadić e Ziyech, mentre un pò timido Schuurs con Lisandro Martínez che all’interno di una buona gara conta però qualche macchia da cancellare in vista delle prossime uscite. Malino, invece, Dolberg al centro dell’attacco. In casa Vitesse Slutsky può gioire per la prova di solidità dei suoi ragazzi davanti alla spinta ajacide, e anche per il brio di Tannane subito dentro agli schemi del tecnico russo, così come Bazoer che suo malgrado dovrà saltare la sfida con il Willem II per squalifica.

Il Twente si ripresenta sul palcoscenico di Eredivisie, e lo fa stoppando subito il PSV Eindhoven di Marc van Bommel che peggio questa stagione non avrebbe potuto cominciarla; sconfitto nettamente in Supercoppa dall’Ajax, infatti, il club di Eindhoven ha registrato in serie i mal di pancia di alcuni dei suoi migliori esponenti (Lozano e Bergwijn), gli addii di Angeliño e de Jong (rispettivamente volati al City e al Siviglia), l’eliminazione dalla Champions League per mano del Basilea e dulcis in fundo l’infortunio patito da Sam Lammers che priverà i Boerens dell’unico vero centravanti in rosa per diverse settimane.

Ad Enschede van Bommel tiene fuori Lozano rispolverando Pereiro, ma quando piove come si sa piove sul bagnato: sette minuti e il Twente è già avanti, con il giapponese Nakamura (arrivato in estate dal Gamba Osaka) che si regala un esordio da sogno superando Zoet con un destro secco dal limite dell’area. Impalpabile la reazione degli ospiti, mai pericolosi se non con qualche tentativo da fuori; la musica comincia a cambiare quando a ridosso dell’ora di gioco con gli inserimenti di Gakpo e Ihattaren, che il caso vuole precedano di qualche minuto il pari di Dumfries di testa sugli sviluppi di corner che scrive il definitivo 1-1.

Dopo aver assistito ai passi falsi degli illustri colleghi, all’esordio sulla panchina del Feyenoord il pari si rivela un punto guadagnato per Jaap Stam che riacciuffa lo Sparta Rotterdam con il tocco vincente di Larsson in mischia al minuto 95. Giovanissimo il primo Starting-XI dell’ex-difensore di United, Lazio e Milan, che da spazio a Kökçü (2000), Burger (2001), Vente e Sinisterra (1999), per i Rotterdammers che però vengono sorpresi dallo Sparta a inizio ripresa con Rayhi che beffa un non perfetto Vermeer con una rasoiata sul primo palo che ammutolisce il De Kuip. Dopo un legno centrato da Berghuis di testa a botta sicura, lo stesso Berghuis referta il pari in spaccata ponendo i presupposti per il forcing dei locali; è però ancora lo Sparta a battere un colpo, con il neo-entrato Veldwijk che a venti minuti dalla fine riporta avanti gli ospiti. Il fortino di Fraser sembra reggere l’onda d’urto del Feyenoord, ma quando oramai sembra fatta si materializza la beffa per la neopromossa: è Larsson al termine di un’azione convulsa a scaraventare il pallone del pari in fondo al sacco, facendo tirare un sospiro di sollievo a Stam e strozzando in gola allo Sparta un insperato urlo di gioia.

Calano il poker le due compagini impegnate lo scorso giovedì nei preliminari di Europa League, atterrate in Olanda con umori diametralmente opposte. L’AZ, sempre più vicino a dover salutare il proprio capitano e leader tecnico e carismatico Guus Til in procinto di passare allo Spartak Mosca, trova nel secondo tempo i tre punti contro il Fortuna Sittard: è Vlaar a incanalare i tre punti verso Alkmaar a inizio ripresa seguito a stretto giro di posta dai gol di Idrissi e Boadu prima che Sugawara fissi il definitivo 4-0.

Reduce dalla notte da incubo di Mostar, l’Utrecht all’Aia sembra proseguire sulla falsa riga di Europa League: i gialloverdi padroni di casa, infatti, trovano due volte la rete tra il 21′ e il 25′ con la splendida punizione di Meijers e l’inzuccata di Falkenburg su calcio d’angolo. L’uomo della provvidenza per gli ospiti è Gerano Kerk, che pochi minuti più tardi spara la legnata che centra la traversa e rimbalza su Zwinkels prima di insaccarsi, e sul finale di tempo anticipa lo stesso Zwinkels per mettere in porta il gol della parità. Con l’inerzia della gara nuovamente dalla propria parte, e un umore decisamente diverso rispetto a quello dell’abbrivio di gara, i ragazzi di van den Brom spingono alla ricerca del vantaggio che arriva in avvio di secondo tempo con Immers che tocca per ultimo dopo un’inzuccata di Bergström diretta in fondo al sacco. Il sigillo finale in favore dell’Utreg, utile a van den Brom  per prendere fiato dopo il complicato avvio di stagione, arriva grazie a Venema che fa calare il sipario sulla gara dell’Aia regalando tre punti all’Utrecht. Sorprendente, e mai in discussione, il successo dell’Heerenveen ad Almelo: grazie a un avvio choc di un Heracles frastornato i Frisoni si portano sul 3-0 alla mezz’ora grazie alla sconsiderata “allegria” dei bianconeri, che chiudono incassando il poker nel finale in contropiede dal nuovo acquisto Ejuke.

Un gol di Hrustic nel finale cancello lo 0-0 di Emmen-Groningen regalando il successo agli ospiti, mentre in rimonta il Venlo rovina la gioia per il ritorno in Eredivisie all’RKC Waalwijk grazie ai centri di Elia Soriano, Opoku dal dicshetto e van Oijen nel finale. Il sipario sul Campionato appena nato si era materialmente alzato a Zwolle, dove dopo il gollonzo di Thy il Willem II si era imposto in rimonta grazie alle reti di Pavlidis, l’autorete di Leemans in avvio di ripresa e la doppietta personale di Pavlidis a regalare ai Tricolores i tre punti alla prima uscita stagionale.

EREDIVISIE 2019/2020 – 1/a giornata

venerdì 02/08
Zwolle-Willem II  1-3  39′ Thy (Z), 41′ Pavlidis (W), 47′ aut. Leemans (Z), 72′ Pavlidis (W)

sabato 03/08
Vitesse-Ajax  2-2  13′ Bero (V), 30′ van de Beek (A), 55′ Bazoer (V), 75′ Tadić (A)
Emmen-Groningen  0-1  87′ Hrustic
VVV Venlo-RKC Waalwijk  3-1  11′ Delcroix (R), 51′ Soriano (V), 61′ rig. Opoku (V), 87′ van Oijen (V)
Twente-PSV Eindhoven  1-1  8′ Nakamura (T), 65′ Dumfries (P)

domenica 04/08
Heracles Almelo-Heerenveen  0-4  8′ Drešević, 17′ Bruijn, 28′ van Bergen, 90’+2 Ejuke
Feyenoord-Sparta Rotterdam  2-2  49′ Rayhi (S), 66′ Berghuis (F), 74′ Veldwijk (S), 90’+5 Larsson (F)
ADO Den Haag-Utrecht  2-4  21′ Meijers (A), 25′ Falkenburg (A), 36′ aut. Zwinkels (A), 44′ Kerk (U), 52′ aut. Immers (A), 63′ Venema (U)
AZ Alkmaar-Fortuna Sittard  4-0  53′ Vlaar, 55′ Idrissi, 59′ Boadu, 83′ Sugawara

La classifica dopo la 1/a giornata

AZ Alkmaar3
Heerenveen3
Utrecht3
VVV Venlo3
Willem II3
Groningen3
Ajax1
Sparta Rotterdam1
PSV Eindhoven1
Vitesse1
Feyenoord1
Twente1
Emmen0
Zwolle0
RKC Waalwijk0
ADO Den Haag0
Fortuna Sittard0
Heracles Almelo0

Legenda:

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Michael Anthony D'Costa
Michael Anthony D'Costa
Nato a Roma nel 1989, si avvicina al calcio grazie all’arte sciorinata sui campi da Zidane. Nostalgico del “calcio di una volta”, non ama il tiki-taka, i corner corti e il portiere-libero.

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