Francia 2019, Finale – Stati Uniti-Olanda 2-0, quarto titolo in otto edizioni per le americane

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Allo Stade de Lyon Stati Uniti e Olanda hanno giocato la finale del Mondiale Femminile di Francia 2019: nonostante l’opposizione arancione, le americane vengono fuori alla distanza e conquistano il quarto titolo in otto edizioni del Mondiale con il rigore di Rapinoe e la rete di Lavelle. Nessune come loro.

L’Olanda cerca di imbrigliare le folate offensive delle americane e nei primi quindici minuti non succede praticamente nulla: gli Stati Uniti sono molto aggressivi a centrocampo e recuperano spesso palla ma non riescono a costruire trame di gioco importanti. Che la partita sia praticamente bloccata lo dimostra il fatto che fino al 25′ non possiamo registrare nemmeno un tiro in porta ma al 26′ Naeher deve uscire alta per sventare una ripartenza in velocità di Beerensteyn. Il primo vero squillo arriva al 27′: calcio d’angolo battuto dalla sinistra, mischia in area e Van Veenendaal respinge d’istinto una conclusione al volo, potente ma centrale, di Ertz. Bisogna aspettare dieci minuti per una nuova occasione, sempre a stelle e strisce, con il colpo di testa di Mewis che chiama al grande intervento il portiere olandese e il tiro in scivolata di Morgan parato a terra sempre da Van Veenendaal. Poco dopo è Morgan a chiamare all’intervento a terra l’estremo difensore olandese con una velenosa conclusione sul primo palo: la risposta olandese è tutta nella punizione di Spitse al 42′ che viene deviato in calcio d’angolo. In pieno recupero uno scontro aereo tra Martens e O’Hara chiama i sanitari in campo ma per fortuna senza nessun epilogo negativo.

Gli USA cominciano la ripresa con il piede sull’acceleratore alla ricerca dell’occasione che potrebbe sbloccare la gara ma senza molto successo. Al 58′ c’è un intervento scomposto in area di Van der Gragt su Morgan: l’arbitro va a rivedere l’azione al VAR e assegna il rigore. Sul dischetto si presenta Rapinoe che spiazza Van Veenendaal e porta in vantaggio le americane. Pochi minuti dopo le statunitensi raddoppiano: azione insistita centrale di Lavelle, le centrali olandesi non escono e la centrocampista americana ha tutto il tempo per mirare e centrare l’angolino destro con un preciso diagonale. A questo punto le Oranjes rischiano l’imbarcata, con Heath e Morgan che si rendono pericolose, ma Wiegman prova il tutto per tutto inserendo una attaccante, Van De Sanden, per l’esperto difensore Dekker: la difesa però sbanda e solo un miracolo di Van Veenendaal evita il terzo gol di Dunn. La prima conclusione olandese della ripresa arriva al 77′ con il tiro centrale di Beerensteyn che viene parato senza problemi da Naeher: due minuti dopo è la punizione di Spitse a far correre qualche brivido ai tifosi americani. Dopo 5′ di recupero l’arbitro dichiara la fine delle ostilità e consacra gli Stati Uniti campionesse del mondo per la quarta volta.

STATI UNITI-OLANDA 2-0 (0-0)

Stati Uniti (4-3-3): Naeher 6; Dunn 6, Sauerbrunn 6, Dahlkemper 6, O’Hara (46′ Krieger 6); Mewis 6.5, Ertz 6.5, Lavelle 7; Rapinoe 6.5 (79′ Press sv), Morgan 6, Heath 6 (87′ Lloyd sv). A disp.: Harris, Franch, McDonald, Horan, Brian, Pugh, Davidson, Sonnett, Long. All. Ellis 7
Olanda (4-3-3): Van Veenendaal 7; Bloodworth 5.5, Van Der Gragt 5, Dekker 5.5 (73′ Van De Sanden sv), Van Lunteren 5.5; Groenen 6, Van De Donk 6, Spitse 5.5; Beerensteyn 6, Miedema 5.5, Martens 5.5 (70′ Roord sv). A disp.: Van Es, Van Dongen, Pelova, Jansen, Kaagman, Kop, Jansen, Kerkdijk, Van Der Most, Geurts. All. Wiegman 5.5
Arbitro: Stephanie Frappart (FRA)
Marcatrici: 61′ rig. Rapinoe, 69′ Lavelle
NoteAmmonite: Spitse (O), Dahlkemper (US), Van Der Gragt (O)

Stefano Pellone
Stefano Pellone
Parte-nopeo e parte bolognese, ha collaborato a vari progetti editoriali e sul web (Elisir, Intellego, Melodicamente). Ha riscoperto il piacere del calcio guardando quello femminile.

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