Di Carlo al Vicenza. L’uomo giusto al momento giusto?

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Tripudio sugli spalti, Mimmo di Carlo e’ tornato a casa, allo stadio Menti: e’ lui il nuovo allenatore del Lanerossi Vicenza 2019-2020, celebrato con un abbraccio caldissimo ai suoi tifosi giunti da ogni dove per un evento da popstar come piace a patron Rosso.  Un amore personale infinito e la complicita’ del tycoon Diesel, hanno chiuso il cerchio con la promessa di Mimmo di tornare allenare la maglia biancorossa, da quel breve rodaggio in Primavera nel 2001 che apri’ la sua seconda vita calcistica. Un sogno e una motivazione tenaci e persino piu’ grandi di quando pestava l’erba con i tacchetti sotto la curva Sud festante.

Tutto vero. Di Carlo al Vicenza, dopo Chievo in serie A alla serie C, per aprire un ciclo vincente. “Li ho chiamati io, li ho convocati io: voglio allenare il Lanerossi Vicenza!” la carica del ciociaro e’ stata la chiave per convincere il nuovo ds Magalini (quello della cavalcata mantovana del 2009)  che si poteva fare ancora una volta. Una vita da mediano a recuperare palloni e seconde giovinezze come gli Oriali, come i Gattuso, come i Magnanelli: bandiere epiche senza piedi fatati ma dotate di valori, polmoni e volonta’ granitiche. Vicenza aveva bisogno come l’acqua di Di Carlo, trascinatore che anche Paolo Rossi, ambasciatore universale biancorosso, non ha esitato a definire “Una garanzia”.

Il rapporto di Mimmo con la citta’ berica e’ qualcosa che va oltre la comune ambizione di diventare grandi. Il primo anno della gestione Rosso, tra progressi invidiabili ( settore giovanile vincente, abbonamenti strepitosi e tante altre piccole grandi conquiste sorte sulle ceneri di un doloroso fallimento) non ha fatto decollare la prima squadra. Sfida che il re cosmopolita del jeans vuole assolutamente vincere e Di Carlo e’ quel collante che mancava con la piazza vicentina i cui mugugni crescevano giorno dopo giorno. Via il ds Seeber, via l’allenatore Colella e barra dritta senza compromessi verso l’imperativo promozione. Dei tre pilastri fondamentali -societa’ sana e solida, tifosi appassionati- e’ fuori dubbio la squadra ad avere grande bisogno di essere puntellata se vuole ambire al vertice come fatto dalle favole Cittadella e  Pordenone negli ultimi anni. Contratto triennale come non se ne vedono piu’ e la scelta di un allenatore di esperienza in serie A (Sampdoria, Parma, Cesena, Chievo) e B ( Mantova, Livorno, Cesena, Novara) e’ il primo segnale forte di una societa’ che con Di Carlo vuole aprire un ciclo vincente.

Vedi Mimmo e il riferimento ai suoi maestri nasce spontaneo: dalla C alla A con Ulivieri e Guidolin, 9 stagioni, il primo posto in solitaria il 24 novembre del 1996, la vittoria della Coppa Italia nel maggio 1997, la strepitosa semifinale di andata contro il Chelsea in Coppa delle Coppe: questo combino’ la generazione dell’operaio Di Carlo, titolare a 34 anni, lui che per restare un altro anno firmo’ anche un assegno in bianco. Questa soprattutto, l’umilta’ dell’uomo di Cassino con il progetto chiaro e forte di scegliere uno spogliatoio di uomini che “devono lottare fino al 105′”. Che non deve tremare di fronte al muro della Sud e deve trasformare il Menti in un fortino inespuganbile. Ora il popolo biancorosso si aspetta giocatori di esperienza e lo sforzo economico adeguato al salto di categoria. Il nome di Di Carlo contera’ parecchio per attirare pezzi grossi del mercato. Ma lui ancora una volta schiva: “Non cerco nomi ma uomini affamati e funzionali al progetto”.

Del resto per l’uomo di Cassino che si e’ fatto da solo, per quanti soldi puoi avere, se non hai umilta’, prima dell’ambizione, non si vince. E’ questo il dna della Nobile provinciale cantata da Brera e che piace ai vicentini, oltre ad ogni neo ( leggi esoneri) che puoi avere in carriera “Voglio essere l’allenatore di questa squadra in serie A”. Si, e’ l’uomo giusto al momento giusto.  Cercava stimoli: ora e’ tornata anche la R blu sul petto delle nuove maglie in stile 77-78, l’annata in cui Vicenza divenne ‘Real’.

Federico Pampanin
Federico Pampanin
Alfiere dello sport cresciuto a pane e Tutto il Calcio. Lavorando per Sky Sport24 CM.com e Eleven Sports, racconta storie di sudore e ruvida gloria senza aromi artificiali.

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