Alonso e quel rimpianto misto a tentazione

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Da quando ha deciso di ritirarsi dal ruolo di pilota titolare di una monoposto di Formula 1,  ha giurato e spergiurato più volte che non sarebbe mai più tornato sui suoi passi. E in questi mesi Fernando Alonso sembrerebbe con i fatti confermare questa sua intenzione.

Dopo aver lasciato il Circus al termine del Gp Abu Dhabi 2018, il pilota asturiano si sta concentrando anima e corpo sull’obiettivo della conquista della 500 Miglia di Indianapolis. Obiettivo che, se raggiunto, consentirebbe ad Alonso di iscrivere il suo nome nell’Olimpo degli sport motoristici in quanto significherebbe il conseguimento della Tripla Corona. Vale a dire, l’essersi imposto in quel simbolico insieme di corse che oltre la sfida sull’anello di Indy ha come elementi il Gran Premio di Montecarlo di Formula 1 e la 24 Ore di Le Mans, queste ultime due già nell’albo d’oro di Nando.

Un focalizzarsi su Indianapolis con una sola eccezione: il test con la McLaren in Bahrain di questo inizio settimana. Test che segue l’aver assistito dal muretto della scuderia di Woking al Gran Premio di settimana scorsa sul circuito di Sakhir.

E siamo pronti a scommettere che ad Alonso un pizzico di rimpianto gli sia venuto. Lui, dal 2015 al 2018, ha compiuto una sorta di traversata nel deserto con la McLaren, scarsamente competitiva per via del motore Honda. Ebbene, in questo 2019 è costretto a vedere da “spettatore” questa MCL-34 che sta scalando le gerarchie. Sempre dietro ai 3 Top Team Ferrari, McLaren e Red Bull ma figura di riferimento del gruppo di mezzo. Con un Lando Norris vera rivelazione, come si evince dal sesto posto in Bahrain.

Ma guarda, mi ritiro io e la macchina è competitiva“. Questo in sintesi ha dichiarato Alonso al termine del test in Bahrain. Siamo sicuri che lo spagnolo – anche se non lo ammetterà mai – un minimo di rimpianto in questo momento lo sta covando. E chissà. Magari potrebbe anche tramutarsi in voglia di tornare a mettersi alla prova in Formula 1.

Giuseppe Pucciarelli
Giuseppe Pucciarelli
Nato a Salerno il 3 maggio 1986, laureato in Fisica, ex arbitro di calcio FIGC. “Sportofilo” a 360° con predilezione per calcio e ciclismo, è un acceso e convinto fantacalcista.

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