Per la Fiorentina servirà un’impresa a Bergamo

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Un 3-3 casalingo contro una squadra nerazzurra. A distanze di tre (Toh, di nuovo il numero perfetto) giorni dalla sfida pareggiata con l’Inter, la Fiorentina strappa un altro segno “x” ricco di gol con l’Atalanta. In questa occasione fortunatamente non c’è stato nessun caso da moviola e da polemica, anche perché contro la squadra di Gasperini era bastato il rigore molto generoso della gara di andata in campionato; un secondo episodio da VAR sarebbe stato eccessivo. I bergamaschi possono recriminare comunque sul giallo ingiusto assegnato a Hateboer, che lo obbligherà a saltare il match di ritorno. Più dubbio invece il contatto in area con Ilicic a terra: un’azione poco chiara e quindi di difficile valutazione.

Una partita divertente, ricca di reti e capace di scontentare tutti al triplice fischio di Giacomelli. L’Atalanta si mangia le mani per aver lasciato sfuggire l’occasione di ipotecare la qualificazione con un match d’anticipo, la Fiorentina invece è amareggiata per non aver concretizzato totalmente la reazione dopo il clamoroso blackout dei primi venti minuti. Ed è proprio da qui che va analizzata la gara dei toscani. Un avvio da incubo, due gol subiti in rapida sequenza con l’ex Ilicic bravo nel dettare tempi e modalità per affondare la difesa locale. Ancora una volta Vitor Hugo si è fatto cogliere impreparato; amnesie e difficoltà che il difensore brasiliano sta pagando a caro prezzo nel girone di ritorno. Una situazione da analizzare; l’idea difensiva di Pioli, rimasta inalterata nel girone di andata, potrebbe andare incontro a diverse soluzioni con il ritorno di Pezzella. Milenkovic da centrale piace, idem Ceccherini da terzino, due combinazioni che potrebbero relegare Vitor Hugo in panchina a meno che lo stesso tecnico viola non voglia insistere con una difesa a tre.

Tornando alla partita, la Fiorentina riesce a evitare la sconfitta dopo essersi trovata sotto per ben due volte, ma questo 3-3 non dà molte garanzie in vista del match di ritorno a Bergamo (Città che rivedrà i viola in campo domenica per il prossimo turno di campionato). Si andrà in trasferta su un campo da sempre ostile e con una tifoseria avversaria calda: la consapevolezza che molto probabilmente per staccare il pass per la finale di Roma sarà necessaria assolutamente una vittoria. Bergamo è l’unico campo italiano dove è caduta la Juventus di Cristiano Ronaldo, già questo la dice lunga sulle difficoltà che troveranno gli uomini di Pioli.

Elia Modugno
Elia Modugno
Nasce a Roma il 30 maggio 1979 mentre il Nottingham Forest di Brian Clough vinceva la sua prima Coppa Campioni. Radiocronista sui campi dell’Eccellenza laziale, adora il calcio minore ed il futsal.

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