Il Malmö è in Spagna: prime amichevoli e impressioni, in attesa della sfida con il Chelsea

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Nei giorni scorsi, il Malmö è atterrato a Marbella, in Spagna, dove effettuerà un periodo di intenso lavoro, in preparazione della nuova stagione agonistica. In programma due partite amichevoli: coi russi del Krasnodar (giocata domenica, con la sconfitta degli svedesi per 2-0), poi con la Dinamo Kiev (8/2). L’apertura della stagione 2019 avverrà invece con la sfida di Europa League contro il Chelsea, la sera di San Valentino, in Scania.

La sconfitta contro i russi ha preoccupato, più che per il risultato, per alcuni infortuni muscolari ai quali sono andati incontro i giocatori della compagine Himmelsblått. La squadra svedese, scesa in campo senza Rosenberg, alle prese con un dolore di schiena, ha tenuto nella prima frazione, subendo due reti nella ripresa (80′ Claesson, con un tocco sottomisura, e Ari su rigore all’87’).

Abbastanza soddisfatto il tecnico Uwe Rösler, nonostante la sconfitta: (Fotbollskanalen): “Dopo i primi 20 minuti hanno preso un po’ il sopravvento, ma sono più avanti di noi nella preparazione. Nel secondo tempo, soprattutto, abbiamo fatto fatica a gestire la fase difensiva e offensiva insieme, ma ci sta. Loro avevano già giocato due partite amichevoli, noi eravamo alla prima vera. In generale, sono soddisfatto di ciò che ho visto, considerando su cosa stiamo lavorando. L’unica cosa negativa sono stati i risentimenti muscolari, ma credo non si tratti di nulla di grave.”

A lamentare problemi sono stati Oscar Lewicki e Guillermo Molins. Probabilmente, non verranno rischiati venerdì contro la Dinamo Kiev: troppo importante la sfida contro il Chelsea, la sera di San Valentino. Certo, Rösler avrebbe preferito provare qualcosa con loro in campo: deciderà all’ultimo momento, dopo un consulto con lo staff medico.

L’amichevole è poi stata replicata ieri, con inizio alle 15, ed è terminata con il risultato di 1-1. Questa volta, Rosenberg è sceso in campo nell’undici iniziale, con Strandberg (autore del gol del vantaggio svedese all’8′) e Traustason a dargli man forte in attacco.

La società, nel frattempo, continua a essere attiva sul mercato. È di pochi giorni fa la notizia del ritorno in biancoceleste di Anel Ahmedhodžić, centrale difensivo e nazionale svedese U19, proveniente dalle giovanili del Nottingham Forest, ma cresciuto nelle scuole calcio della Scania, in campo anche lui ieri contro i russi. Rimarrà in Svezia fino al 2022, secondo il comunicato stampa inviatoci dalla società.

Il giocatore, cresciuto a Malmö, ha iniziato a giocare a calcio alla scuola di football degli Himmelsblått a 6 anni. Durante i dieci anni trascorsi in Scania, ha percorso tutta la trafila delle giovanili, raggiungendo la compagine U17. Notato da osservatori britannici, il ragazzo (fisicamente imponente: è alto 192 cm – fonte Transfermarkt), nel 2016, ha lasciato la Svezia per il Nottingham Forest, dove ha giocato anche una partita in prima squadra. Nel contempo, ha regolarmente partecipato alla Swedish Youth Country Act e indossato, in 24 occasioni, la maglia della nazionale U17 e per 16 volte quella della U19.

Anel Ahmedhodžić ha firmato per quattro anni, e indosserà la maglia con il numero 15. appena arrivato, ha rilasciato queste dichiarazioni all’Ufficio stampa del club: È fantastico essere qua. Credo che il Malmö sia il miglior club della Svezia, forse anche della Scandinavia. Qua sono a casa mia. Spero di rendere orgogliosi di me i miei amici e tutti gli abitanti della città. Sono venuto per giocare da titolare, anche se sono consapevole della concorrenza. Tuttavia, senza competizione non si migliora. Voglio cogliere l’occasione per mostrare cosa sono in grado di fare.”

Daniel Andersson, dirigente della squadra biancoceleste, ha invece dichiarato: “Si tratta di un giocatore veloce, bravo con il pallone tra i piedi palla e con un tiro forte. Da quando ha lasciato il nostro club, è cresciuto molto a Nottingham. L’abbiamo seguito tramite video, siamo andati a vederlo in Inghilterra, ha iniziato da noi a Malmö. Tutte cose che ci hanno convinto a riportarlo da noi. È un ragazzo di carattere tranquillo, ma sul campo sa essere grintoso: è felice di tornare nel club, e noi con lui.”

Silvano Pulga
Silvano Pulga
Da bambino si innamorò del calcio vedendo giocare a San Siro Rivera e Prati. Milanese per nascita e necessità, sogna di vivere in Svezia, e nel frattempo sopporta una figlia tifosa del Bayern Monaco.

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