Il ritorno della Dea

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Un inizio di stagione sicuramente più problematico del solito aveva posto qualche dubbio sulle possibilità dell’Atalanta di ripetere ancora una volta i risultati che hanno finora caratterizzato l’era Gasperini. L’eliminazione immediata ai preliminari di Europa League per mano del Copenhagen e un settembre senza vittorie facevano pensare alla fine di un ciclo, a una macchina che dopo aver regalato tantissime soddisfazioni ha cominciato a rompersi. E invece, Gasperini e la sua rosa sono stati straordinari e hanno saputo ribaltare una situazione sicuramente difficile.

A dirla tutta, le prime uscite ufficiali degli orobici di quest’anno sono state molto promettenti: dopo aver superato senza difficoltà i primi due turni preliminari in Europa League (con un 8-0 rifilato al Sarajevo come ciliegina sulla torta), l’Atalanta era partita bene anche in campionato, vincendo comodamente contro il Frosinone (4-0) e portandosi a casa un punto da Roma in un incontro pirotecnico (3-3). A rovinare tutto, però, ci ha pensato il Copenhagen, che a fine agosto ha tagliato fuori i bergamaschi dai sogni europei vincendo 1-0 in Danimarca (l’andata a Bergamo era finita 0-0); un risultato, quello in terra danese, che ha avuto ripercussioni palesi sul morale e sui risultati.

Il mese di settembre, infatti, è stato probabilmente il più duro di tutta la gestione Gasperini: in un mese, son arrivati 2 punti in 5 partite, frutto dei pareggi contro Milan e Torino e delle sconfitte contro Cagliari, SPAL (con Petagna, in prestito proprio dai bergamaschi, sugli scudi) e Fiorentina. Anche a ottobre la storia sembrava continuare sulla stessa strada: la sconfitta contro una Sampdoria in crescita aveva creato qualche dubbio su questa Atalanta, mai così in difficoltà negli ultimi anni.

Poi, però, è arrivata la pausa nazionali. E nella settimana di pausa, Gasperini è riuscito evidentemente a riportare la propria squadra sulla retta via: il 5-1 rifilato al Chievo al Bentegodi è stato la scintilla di cui la stagione della Dea aveva bisogno. Dalla partita di Verona, l’Atalanta è tuttora imbattuta, dopo aver ottenuto altre tre vittorie, tra cui quella di ieri, straordinaria, contro l’Inter. Quarta vittoria di fila e un risultato importantissimo che proietta nuovamente i bergamaschi nella lotta per l’Europa (anche se rimane ancora prestissimo per parlarne). E se il 5-1 al Chievo che aveva riportato gli orobici alla vittoria aveva portato molti sorrisi a Bergamo, questo 4-1 contro l’Inter entra di diritto tra le migliori partite giocate dalla squadra durante la gestione Gasperini.

Il tecnico non ha nascosto la propria soddisfazione per il risultato: “Alla vigilia per noi era una partita fondamentale per capire il nostro momento e le nostre potenzialità. Abbiamo giocato e vinto contro una squadra di grande valore, che arrivava da sette vittorie di fila. Aver fatto questo tipo di prestazione è una spinta per andare avanti sempre meglio. Siamo sempre stati bravi, ma ad un certo punto non riuscivamo a segnare su piazzato mentre subivano gol simili. Oltre le punizioni, abbiamo fatto una grande partita”. Dopo la pausa, l’Atalanta sarà impegnata sul campo dell’Empoli, prima della sfida casalinga con il Napoli. Partite difficili, ma la squadra di Gasperini ha dimostrato di potersela giocare con chiunque.

Massimiliano Ribolli
Massimiliano Ribolli
Vicentino, classe '96, calcisticamente legato al Vicenza e al Southampton, appassionato di (quasi) tutto ciò che è sport, di tecnologia e del buon cibo. Aspira a fare della propria passione un lavoro.

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