Il Lugano ai supplementari supera il Neuchâtel Xamax in Coppa svizzera: 3-1

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Dal nostro inviato a Lugano (CH)

La partita inizia a ritmi abbastanza elevati, considerate anche le condizioni del campo. I padroni di casa riprendono il canovaccio delle ultime partite di campionato: ripartenze rapide e palloni filtranti. Col passare del tempo, i bianconeri prendono decisamente in mano le redini dell’incontro, facendo possesso palla e spostando in avanti il proprio baricentro. Sono però i neocastellani a farsi più intraprendenti nei minuti successivi e, al 27′, ci vuole un grande Da Costa per dire di no a una bella conclusione di Ademi. Lo stesso Ademi, al 33′, lanciato tutto solo davanti a De Costa, colpisce il palo esterno alla destra dell’estremo difensore bianconero. La risposta dei sottocenerini non si fa attendere: al 35′ è infatti Bottani a colpire l’asta, a portiere battuto. Al 40′, è invece il portiere Minder, per i neocastellani a salvare il risultato su conclusione di Bottani, ripetendosi 3′ più tardi su colpo di testa all’incrocio di Gerndt.

Ripresa che inizia con un’occasione fallita, per gli ospiti, da Ademi al 47′, che mette alto da posizione favorevole. Risponde Bottani, 2′ più tardi, con un insidiosissimo rasoterra da fuori area, deviato dal portiere in calcio d’angolo. La partita resta combattuta, e giocata a ritmi sostenuti, nonostante il terreno e la pioggia battente. Al 60′ entra Črnigoj e, 1′ più tardi, lo sloveno va in gol, grazie a un lancio preciso di Bottani, che lo smarca da solo davanti a Minder: il tocco rasoterra preciso non dà scampo al portiere dei neocastellani. Gli ospiti si buttano in avanti, e ora il Lugano può giocare di rimessa. I ticinesi fanno girare palla e, con tre centrocampisti di qualità (Brlek, Sabbatini e Piccinocchi) non danno riferimenti agli avversari. Lo Xamax si affida al suo bomber Nuzzolo, entrato al 70′ e, al 79′, trova la rete del pareggio con Doudin che, da terra, s’inventa una parabola beffarda che s’infila all’incrocio dei pali, dove Da Costa non può arrivare. Le squadre ora sono più lunghe, ma continuano ad affrontarsi a viso aperto, con continui rovesciamenti di fronte: i 1.000 di Cornaredo, in questa serata umida e fresca, gradiscono. L’ultima occasione dei tempi regolamentari capita sul piede di Gerndt, ma lo svedese manda alto, da posizione defilata.

Supplementari, dunque, coi neocastellani che sembrano averne di più, ma a segnare sono i ticinesi. Gerndt, all’11’ del primo tempo supplementare, riceve da Črnigoj, controlla, e spara una fucilata che supera Minder: 2-1. La partita ora si fa nervosa, le squadre sono lunghe, e si vede qualche fallo di troppo. Gli ospiti ci provano fino in fondo: Cicek, però, trova un Da Costa attento. Il Lugano ha ampi spazi per il contropiede: Macek e Junior, che sono freschi, ci provano, ma il tiro del brasiliano è chiuso dalla retroguardia rossonera. Le ultime battute sono nella metà campo dei padroni di casa, ma, in un’azione di contropiede, Junior, appena entrato, al 120′, trova il tiro del terzo gol e mette in cassaforte la qualificazione: il Lugano vince 2-1, e raggiunge i quarti di finale della Coppa svizzera.

LUGANO-NEUCHÂTEL XAMAX 3-1 dts (0-0)

Lugano (4-3-3): Da Costa 6.5; Mihajlović 6, Sulmoni 6, Marić 6, Yao (30′ Masciangelo 5.5); Vécsei 6.5 (60′ Črnigoj 6.5), Sabbatini 6, Brlek 6; Piccinocchi 6.5 (74′ Macek 6), Bottani 6.5 (112′ Junior 7), Gerndt 7A disp.: Baumann, Janko, Fazliu. All.: Celestini 6.5
Neuchâtel Xamax (4-4-1-1): Minder 6.5; Gomes 6.5, Ošs 6, Xhemajli 6, Le Pogam 6; Kone 6.5 (70′ Nuzzolo 6.5), Corbaz (91′ Di Nardo 6), Pickel (110′ Fejzulahi 6), Ramizi 6; Doudin 6.5; Ademi 5.5 (102′ Cicek 5.5). A disp.: Walthert, Nimani, , Huyghebaert. All.: Decastel 6
Arbitro: Bieri
Marcatori: 61′ Črnigoj  (L), 79′ Doudin (NX), 101′ Gerndt (L), 120′ Junior (L)
Note – Ammoniti: 104′ Bottani 105′ + 1 Črnigoj (L); 96′ Di Nardo, 116′ Nuzzolo (NX)

https://twitter.com/SchweizerCup/status/1057762826956296192

Silvano Pulga
Silvano Pulga
Da bambino si innamorò del calcio vedendo giocare a San Siro Rivera e Prati. Milanese per nascita e necessità, sogna di vivere in Svezia, e nel frattempo sopporta una figlia tifosa del Bayern Monaco.

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