Champions League, andata dei playoff: Ajax, e PSV, un piede ai gironi. Benfica stoppato dal PAOK

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Manca sempre meno alla definizione delle ultime sei squadre che andranno a completare il novero delle magnifiche 32 che da settembre daranno vita alla Fase a Gironi dell’edizione 2018/19 della UEFA Champions League; si è completato nella serata di mercoledì l’andata del turno di playoff, quest’anno senza squadre italiane coinvolte con tutto il contingente nostrano già al turno successivo.

Gara tra le più affascinanti tra quelle in palinsesto, se non altro per il blasone e la storia di cui le due squadre possono vantarsi, era Ajax-Dinamo Kiev. La gioventù ajacide di ten Hag, tra le mura amiche della Johan Cruijff Arena, parte forte e dopo due minuti è già avanti 1-0 con l’inserimento vincente di Donny van de Beek. L’immediato vantaggio spinge i locali ad arretrare il proprio raggio d’azione, lasciando campo a una Dinamo che prende coraggio e, meritatamente, trova sugli sviluppi di corner il con Kędziora. La doccia gelata risveglia i locali, che cominciano a far mulinare Ziyech e Tadić, con il primo che trova una deviazione amica sul proprio tiro dalla distanza riportando gli ospiti in vantaggio, prima che il secondo si inserisca alla perfezione su un cross di Tagliafico refertando prima dell’intervallo il 3-1. Nella ripresa i padroni di casa badano a contenere il ritorno della Dinamo Kiev, raramente pericolosa, mentre nel finale rischiano di arrotondare ancora il proprio margine di vantaggio con Huntelaar che non riesce a iscriversi nel tabellino marcatori, ma con il 3-1 in tasca l’Ajax vola in Ucraina con concrete possibilità di tornare a disputare la Fase a Gironi della Champions League a quattro stagioni dall’ultima partecipazione.

Il PAOK Salonicco si conferma una “polpetta avvelenata”, e dopo aver collezionato gli scalpi di Basilea e Spartak Mosca, mette in seria difficoltà il Benfica in ottica qualificazione alla Fase  a Gironi. Al da Luz i ragazzi di Rui Vitória bombardano la porta di Paschalakis, ma passano solamente sul finale di tempo con il penalty trasformato dall’argentino Pizzi per fallo di Mauricio su Gedson Fernandes. Nella ripresa il PAOK esce dal proprio guscio anche per la crescente fatica accusata dai lusitani, e perviene a un quarto d’ora dalla fine al pari in mischia del neo-entrato Warda che inchioda i padroni di casa su uno scomodissimo 1-1 interno.

Turno esaltante per il calcio olandese (cosa oramai sempre più rara): come l’Ajax vince il PSV di van Bommel, che espugna Borisov 3-2. L’avvio regala un vero e proprio dominio dei bielorussi, che mettono a ferro e fuoco la difesa di un PSV incapace di reagire alla spinta avversaria, e sotto 1-0 già al 9’ quando Filipović dal fondo mette in mezzo un pallone sul quale il giovane Tuominen beffa i centrali biancorossi e infila Zoet. La fortuna degli ospiti è quella di rimanere in svantaggio di una sola rete e di riuscire a giungere al pari quando Bergwijn trova una deviazione di mano di Milunović, con Pereiro che dal dischetto fa 1-1. Il gol scioglie gli ospiti, che centrano un incrocio dei pali con de Jong e in avvio di secondo tempo giocano a viso aperto, trovando al 61’ il vantaggio grazie al pregevole destro a giro di Lozano. Sembra fatta per il PSV, che sciupa a più riprese il 3-1 e viene castigato al minuto 88: Zoet esce malamente coi pugni, armando il destro del 37enne Hleb che scrive il 2-2. La giostra di Borisov non ha però finito di dare spettacolo, perchè il PSV centra il pallone e trova l’immediato e definitivo vantaggio, con Malen che sbuca di testa infilando la rete su traversone di Angeliño gelando la Borisov Arena con un gol che vale una bella fetta di qualificazione per il PSV.

Altra Nazione con due rappresentanti in questa fase del torneo è la Grecia, che come l’Olanda chiude il turno di andata con un bilancio positivo: al pari del PAOK in Grecia, infatti, nel percorso Campioni si aggiunge il blitz in Ungheria dell’AEK Atene, vittorioso 2-1 sul MOL Vidi. Il successo in terra magiara degli ellenici è favorito dall’espulsione di Huszti, che interviene malamente su Bakasetas lasciando in dieci i suoi: gli ospiti ne approfittano colpendo una volta per tempo, con il tap-in vincente di Klonaridis a ridosso della mezz’ora e alla gran legnata proprio di Bakasetas. Il numero 14 dell’AEK, autore del raddoppio, è poi protagonista di un contrasto simile a quello costato l’espulsione di Huszti, questa volta però come parte attiva: inevitabile il rosso, che riporta la contesa dieci contro dieci con il MOL Vidi che riduce le distanze con Lazović ma non riesce a evitare una sconfitta che rischia seriamente di precludere ai locali la partecipazione alla prossima Champions League.

Poche emozioni a Zagabria, dove Dinamo e Salisburgo impattano sullo 0-0: tutto rimandato alla gara di ritorno, dove un gol per i croati varrebbe oro ma gli austriaci punteranno a sfruttare il fattore campo e uno spessore tecnico complessivamente superiore ai balcanici (sulla carta) centrando la tanto agognata qualificazione ai gironi di Champions League dopo oltre 10 anni di tentativi. In bilico anche il discorso qualificazione tra Young Boys e Dinamo Zagabria: in Svizzera i locali trovano il vantaggio lampo con Mbabu, ma i balcanici trovano il contropiede vincente con Oršić che regala proprio alla Dinamo un leggero vantaggio in vista della gara di ritorno.

CHAMPIONS LEAGUE 2018/2019 – Andata dei playoff

martedì 21/08
BATE Borisov-PSV Eindhoven  2-3  9′ Tuominen (B), 35′ rig. Pereiro (P), 61′ Lozano (P), 88′ Hleb (B), 89′  Malen (P)
Benfica-PAOK Salonicco  1-1  45’+1 rig. Pizzi (B), 76′ Warda (P)
Stella Rossa-RB Salisburgo  0-0

mercoledì 22/08
Ajax-Dinamo Kiev  3-1  2′ van de Beek (A), 15′ Kędziora (D), 35′ Ziyech (A), 43′ Tadić
MOL Vidi-AEK Atene  1-2  34′ Klonaridis (A), 49′ Bakasetas (A), Lazović (M)
Young Boys-Dinamo Zagabria  1-1  2′ Mbabu (Y), 39′ Oršić

Michael Anthony D'Costa
Michael Anthony D'Costa
Nato a Roma nel 1989, si avvicina al calcio grazie all’arte sciorinata sui campi da Zidane. Nostalgico del “calcio di una volta”, non ama il tiki-taka, i corner corti e il portiere-libero.

L’anatema di Maurìto

Dietro questo pezzo c'è una premessa, che sa di promessa fatta ad uno dei caporedattori storici di Mondopallone. Non faccio il nome per motivi...
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