Russia 2018 – Maguire e Alli si travestono da…Kane. L’Inghilterra “usa la testa” e abbatte il muro svedese

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SVEZIA-INGHILTERRA 0-2

30′ MAGUIRE, 59′ ALLI


SVEZIA
(4-4-2) 
1  Olsen
16 Krafht ↓ (85')
3  Lindelöf
4  Granqvist
6  Augustinsson
17 Claesson
7  Larsson
8  Ekdal
10 Forsberg ↓ (65')
9  Berg
20 Toivonen ↓ (65')
All. Andersson 

Sostituzioni
5  Olsson (65')
11 Guidetti (65')
18 Jansson (85')
INGHILTERRA
(3-5-2)
1  Pickford
2  Walker
5  Stones
6  Maguire
12 Trippier 
20 Alli  ↓ (76')
8  Henderson ↓ (85')
7  Lingard
18 Young 
10 Sterling ↓ (90')
9  Kane
All. Southgate

Sostituzioni
17 Delph (76')
4  Dier  (85')
19 Rashford (90')

L’Inghilterra non sbaglia e batte la Svezia 2-0. Nonostante un Kane in ombra, i Tre Leoni controllano la gara e sorprendono gli svedesi con i colpi di testa di Maguire e Alli, per poi affidarsi alle prodezze di un super Pickford. Per gli uomini di Andersson è la fine del sogno, per quelli di Southgate la consapevolezze di avere più di qualche chance per alzare il trofeo a Mosca.

Compattezza, fisicità e grande spirito di squadra. Grazie a queste tre caratteristiche, Svezia e Inghilterra sono arrivate fino ai Quarti di finale di Russia 2018 e adesso puntano a entrare tra le prime quattro del torneo. Dopo aver eliminato la Germania nel proprio girone e fatto fuori la Svizzera agli Ottavi, la Svezia è diventata di diritto la sorpresa del torneo e adesso punta a ritrovare la semifinale che manca da USA ’94. Il CT Jan Andersson si affida al solido e collaudato 4-4-2, con due novità rispetto alla sfida con gli Elvetici: il felsineo Krafth prende il posto dello squalificato Lustig sulla destra, mentre a centrocampo torna tra i titolari Larsson a discapito di Svensson. Tutto confermato invece per i britannici, che si affidano alla stessa formazione iniziale che ha eliminato, soffrendo, la Colombia dopo i calci di rigore. Southgate si affida ancora alla straordinaria verve del capocannoniere del torneo Harry Kane in avanti, appoggiato da Sterling e dagli inserimenti di Lingard, molto più di una semplice mezz’ala.

Svezia-Inghilterra inizia come previsto alla vigilia: gli inglesi tengono il possesso palla cercando di aprire gli spazi con la qualità dei singoli, gli scandinavi invece si chiudono dietro la linea della palla e provano a ripartire in contropiede. Tanta prudenza da entrambe le parti, segno lampante di come nessuna delle due squadre voglia abbandonare il sogno ai Quarti di Finale. L’impressione è che la partita si possa decidere sulle palle inattive: la Svezia infatti cerca di giocare con palla alta quando ne ha la possibilità, contro un’Inghilterra che ha però grande fisicità e ha segnato 7 dei 9 gol fatti fin qui su palla inattiva. Per vedere il primo tiro in porta bisogna attendere il 12′, quando Claesson prova a sorprendere Pickford dalla trequarti senza però trovare lo specchio della porta con il destro a incrociare. L’Inghilterra capisce che bisogna alzare i ritmi per impensierire l’undici di Andersson, e pochi minuti dopo infatti Sterling prova ad accendersi sulla trequarti seminando un paio di avversari, per poi servire per la prima volta nel match Kane, la cui conclusione dal limite però esce non di molto alla destra di Olsen. È probabilmente la scossa che serviva ai Tre Leoni che guadagnano metri, velocizzano il gioco e iniziano a creare superiorità sulle fasce. Arriva infatti sugli sviluppi di un corner il vantaggio della Nazionale inglese, grazie al poderoso stacco di Maguire che sovrasta Forsberg sul cross di Young. Da aggiornare dunque la statistica: i gol da palla inattiva per l’Inghilterra diventano 8 su 10. Il gol permette ai britannici di controllare la partita, ma soprattutto obbliga gli svedesi a rischiare di più e di conseguenza a scoprirsi. Di conseguenza nascono tre palle gol clamorose per il raddoppio sul finale di tempo e tutte con la stessa trama: lascio in profondità per Sterling, scattato sul filo del fuorigioco, stop perfetti del talento del Manchester City che però perde in tutte le tre occasioni l’attimo per tirare e si fa chiudere da Lindelöf e Granqvist a tu per tu con Olsen, bravo tra l’altro nella terza circostanza a non farsi saltare nell’uno contro uno con il giocatore di origine nigeriana. Il primo tempo si conclude dunque con l’Inghilterra in vantaggio e con la Svezia che rischia di affondare.

La ripresa inizia con la Svezia subito vogliosa di riprendere il risultato e molto pericolosa: su un cross dalla sinistra, Berg sovrasta Maguire di testa e indirizza a botta sicura verso la porta, ma Pickford ha un’incredibile riflesso e compie una delle parate più belle di questo Mondiale, allungandosi con la mano sinistra. La partita diventa inevitabilmente più piacevole e l’Inghilterra, dopo la paura dei primi minuti, si rende ancora pericolosa sui calci piazzati con Maguire e Sterling in giornata di grazia, pronti sempre a creare scompiglio nell’area svedese. Si tratta ancora una volta del preludio al gol del 2-0: dopo un bel giro palla, Lingard guarda in mezzo e pesca Dele Alli tutto solo in area di rigore, liberissimo di sfruttare l’amnesia difensiva scandinava e battere Olsen ancora di testa. La Svezia reagisce subito al gol del raddoppio inglese, con Claesson che inizia e conclude una splendida azione con Berg e Toivonen, ma deve ancora arrendersi all’incredibile riflesso di Pickford, abile a intervenire sul suo tiro da pochi passi. Il portiere dell’Everton si prende ufficialmente lo scettro del migliore in campo qualche minuto dopo, quando è ancora prodigioso nel togliere il tentativo in girata di Berg da sotto la traversa. Nel frattempo è da sottolineare il doppio cambio effettuato da Andersson, che rileva Forsberg e Toivonen, ovvero i due peggiori in campo senza alcun dubbio. I minuti passano e gli inglesi rimangono in controllo, trovando tra l’altro praterie in contropiede, da sfruttare con le frecce Lingard e Sterling, che si trovano spesso in situazioni di uno contro uno con Granqvist e compagni. Di Harry Kane non vi è invece traccia, ingabbiato dall’inizio alla fine dalla difesa svedese, che ha però tralasciato il fatto che in campo sono scesi altri dieci inglesi. Non succede praticamente più nulla, con i 5 minuti di recupero che non cambiano la sostanza del match e non risvegliano una Svezia demoralizzata dopo l’ennesimo miracolo di Pickford. Svezia-Inghilterra finisce 0-2, i britannici vanno in semifinale e lanciano un chiaro messaggio a Francia e Belgio.

SVEZIA-INGHILTERRA 0-2 (0-1)

Svezia (4-4-2): Olsen 6; Krafth 5.5 (85′ Jansson sv), Lindelöf 5.5, Granqvist 6, Augustinsson 6; Claesson 6.5, Larsson 5.5, Ekdal 5.5, Forsberg 4.5 (65′ Olsson 5.5); Berg 6, Toivonen 5 (65′ Guidetti 5). A disp.: Johnsson, Nordfeldt, Svensson, Helander, Hiljermark, Rhodén, Durmaz, Kiese Thelin. All.: Andersson 5.5.
Inghilterra (3-5-2): Pickford 8; Walker 6, Stones 6.5, Maguire 7; Trippier 6.5, Alli 6.5 (76′ Delph sv), Henderson 6 (85′ Dier sv), Lingard 6.5, Young 6.5; Sterling 7 (90′ Rashford sv), Kane 5.5A disp.: Butland, Pope, Rose, Cahill, Jones, Loftus-Cheek, Alexander-Arnold, Vardy, Welbeck. All.: Southgate 7.
Arbitro: Björn Kuipers (Olanda).
Marcatori: 30′ Maguire, 59′ Alli
Note – Ammoniti: Maguire (I), Guidetti, Larsson (S).

Ivan Fusto
Ivan Fusto
Giornalista e telecronista, classe '96. Vincitore del Workshop 2017 di Sportitalia, malato di calcio italiano e non. Innamorato dello sport in generale, seguo anche il volley ed il tennis.

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