Serie C, Sicula Leonzio-Akragas: D’Angelo e Bollino abbattono i Giganti

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dal nostro inviato allo stadio “Angelo Massimino” di Catania

La Leonzio si aggiudica il derby con l’Akragas per 2-0 in virtù delle reti di D’Angelo nel primo tempo e di Bollino allo scadere e al termine di una gara tatticamente perfetta giocata con grande rabbia e determinazione. Per l’Akragas, invece, una prova volenterosa, ma poco efficace, che non è sufficiente per evitare la seconda sconfitta di fila.

Manca poco al calcio di inizio del derby regionale, valido per l’11/a giornata del Girone C di Serie C, tra Sicula Leonzio e Akragas, due squadre accomunate da uno stesso insolito destino. Entrambe senza la propria casa, costrette a disputare le partite casalinghe rispettivamente a Catania e a Siracusa; stessi punti in classifica (9) ma con i padroni di casa che hanno disputato due partite in meno, avendo già osservato il turno di riposo e dovendo recuperare la gara contro il Catanzaro; stesso obiettivo, ovvero quello di portare in cascina preziosi punti salvezza ed evitare le ultime quattro posizioni in classifica. Due “piccole” del calcio siciliano, ma “grandi“, che fanno della dedizione, dello spirito di sacrificio e della grinta il proprio marchio di fabbrica: bianconeri che possono contare su un pizzico di esperienza in più e biancazzurri che, invece, puntano più sulla gioventù e sulla goliardia. Gli uni reduci dal più che convincente successo ottenuto in casa del Catania e gli altri dalla sconfitta casalinga contro la Juve Stabia e, più in generale, da cinque partite senza vittorie.

Pino Rigoli, nel 3-5-1-1 visto anche contro il Catania la settimana scorsa, schiera capitan Narciso tra i pali protetto da Camilleri, Aquilanti e Gianola. Sulle fasce, a destra De Rossi e sul versante opposto Squillace. In mezzo al campo Esposito, D’Angelo e Marano. Davanti, Gammone supporterà Arcidiacono. Raffaele Di Napoli ritrova tutti gli indisponibili. Solito 3-5-2, dunque, con Vono in porta e Russo, Danese e Pisani nella linea difensiva. Nella zona nevralgica del campo Longo, Vicente e Navas con Saitta e Sepe sulle fasce. In attacco, fiducia al duo Salvemini-Parigi.

Anche a Catania viene osservato il minuto di silenzio in memoria, disposto dalla FIGC, della Shoa e viene letto un brano tratto dal Diario di Anna Frank: “Vedo il mondo mutarsi lentamente in un deserto, odo sempre più forte l’avvicinarsi del rombo che ucciderà noi pure, partecipo al dolore di milioni di uomini, eppure, quando guardo il cielo, penso che tutto si volgerà nuovamente al bene, che anche questa spietata durezza cesserà, che ritorneranno l’ordine, la pace e la serenità”.

Ritmi bassi in avvio con gli ospiti che costringono la Leonzio nella propria metà campo con un buon possesso palla dalle retrovie; i bianconeri, senza fretta, attendono e provano a ripartire appena possibile. Appena inizia a piovere e alla prima vera occasione, la Leonzio passa in vantaggio: azione insistita degli uomini di Rigoli all’interno dell’area di rigore avversaria conclusa da D’Angelo che di sinistro insacca; Sicula Leonzio-Akragas 1-0. Il Gigante prova a reagire sciorinando anche un buon calcio, ma diventa vittima dei rapidissimi contropiede dei lentinesi; infatti, al 14′ De Rossi per poco non arriva all’appuntamento col gol e manda sull’esterno della rete. In generale, sono poche le emozioni e le occasioni da gol: le due squadre si affrontano a viso aperto e con grande tatticismo: da un lato, la Leonzio cerca di far tenere palla agli avversari per colpirli in contropiede; dall’altro, l’Akragas prova a imbastire azioni offensive ma alcuni errori in fase di impostazione ne rendono la manovra poco convinta. Il primo vero tiro in porta degli uomini di Di Napoli giunge al 26′ sul calcio piazzato di Longo che sfiora il palo, mentre intorno alla mezz’ora si infilano bene in area mettendo in difficoltà la retroguardia lentinese. Nei minuti finali, la Leonzio va vicina al raddoppio: D’Angelo in triangolazione con Arcidiacono calcia a botta sicura ed è provvidenziale Vono a respingere coi piedi. Non accade altro degno di nota e il direttore di gara manda tutti negli spogliatoi sul punteggio di 1-0.

Il canovaccio dell’incontro sembra uguale a quello della prima frazione, con la Leonzio che attende il momento giusto per affondare i colpi e con l’Akragas alla ricerca del pareggio costruendo manovre dai presupposti pericolosi ma vanificati da errori e imprecisioni. Le due compagini provano a farsi male quale al 56′ e al 59′, ma le conclusioni dalla distanza di Squillace da un alto e Parigi dall’altro non impensieriscono più di tanto. A questo punto, il tecnico ospite Di Napoli prova a cambiare le carte in tavola: il risultato è il passaggio al 3-4-3 favorito dagli ingressi dell’albanese Gjuci e di Riccardo Moreo. Ciononostante le occasioni da gol scarseggiano: le due compagini combattono su ogni pallone ma nessuna delle due riesce a prendere il sopravvento. Intorno al 75′, botta e risposta: prima, Moreo tenta un pallonetto; poi, Arcidiacono in semirovesciata impegna Vono in una straordinaria deviazione in angolo. All’Akragas manca sempre il passaggio finale e all’86′ perde anche un uomo, Sepe, che commette due falli nel giro di pochissimi minuti e viene allontanato: Akragas in dieci e Leonzio a un passo dal terzo riusltato utile consecutivo. Proprio allo scadere arriva inesorabile il raddoppio lentinese: Bollino salta Danese e insacca di sinistro; Sicula Leonzio-Akragas 2-0. A questo punto, non accade più e il direttore di gara decreta la fine e il successo della Leonzio per 2-0.

SICULA LEONZIO-AKRAGAS 2-0 (1-0)

Sicula Leonzio (3-5-2): Narciso 6; Aquilanti 7, Camilleri 7, Gianola 7; De Rossi 6.5 (74′ Pollace sv), Marano 6.5 (68′ Bollino 7), Esposito 6.5 (89′ Ferreira sv), D’Angelo 7, Squillace 6.5; Gammone 6.5, Arcidiacono 7 (89′ Cozza sv). A disp.: Ciotti, Monteleone, Granata, Giuliano, Davì, F. Russo, De Felice. All.: Rigoli 7.5.
Akragas (3-5-2): Vono 7; Danese 6, Pisani 6, G. Russo 6 (61′ Gjuci 5); Saitta 5 (61′ Carrotta 5.5), Longo 5, Vicente 5.5, Navas 5.5 (77′ Franchi sv), Sepe 4; Salvemini 5.5, Parigi 5 (61′ Moreo 5.5). A disp.: Lo Monaco, Ioio, Caternicchia, Mileto, Scrugli, Rotulo, Bramati. All.: Di Napoli 5.5.
Arbitro: Prontera di Bologna.
Marcatori: 8′ D’Angelo, 90′ Bollino.
Note – Ammoniti: Esposito, Bollino, Arcidiacono (S); Vicente, Salvemini, Sepe (A). Espulsioni: 86′ Sepe (A) per comportamento scorretto.

Antonio Ioppolo
Antonio Ioppolo
Giornalista, appassionato di storia, letteratura, calcio e mediani: quegli “omini invisibili” che rendono imbattibile una squadra. Il numero 8 come fisolofia di vita: grinta, equilibrio, altruismo e licenza del gol.

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