Serie C, Catania-Sicula Leonzio: Squillace e Bollino stendono gli etnei, 2-1 il finale

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dal nostro inviato allo stadio “Angelo Massimino” di Catania

A sopresa, ma meritatamente, la Leonzio realizza il colpaccio al Massimino battendo il Catania per 2-1. I gol di Squillace e Bollino non sono altro che il giusto premio a una grandissima prestazione dei bianconeri, che sbancano così il “Massimino”. Per il Catania una prestazione opaca, frutto anche dell’interpretazione perfetta della gara da parte dell’ex Pino Rigoli. 

Derby incandescente, valido per la 10/a giornata del campionato di Serie C, quello tra Catania e Sicula Leonzio. Un po’ per la vicinanza tra le due città (tra le due tifoserie comunque si registra un rapporto di “amicizia“), un po’ perché il “Massimino” è diventata, per causa di forza maggiore, la seconda casa dei lentinesi. È la seconda sfida stagionale tra le due compagini, essendosi già incontrate in Coppa Italia: ad avere la meglio furono i rossazzurri, capaci di rimontare il doppio vantaggio bianconero. I numeri sono tutti a favore degli etnei: non solo per i tredici punti di differenza che intercorrono tra le due squadre in classifica, ma soprattutto perché gli uomini di Lucarelli hanno inanellato sei vittorie di fila senza subire gol. Eppure, la squadra dell’ex Pino Rigolicercherà con tutte le forze di non recitare la parte della vittima sacrificale e proverà a sfogare tutta la rabbia originata dal “misterioso” rigore della gara contro la Juve Stabia.

Problemi di abbondanza per mister Lucarelli che ha tutta la rosa a disposizione. Sarà come sempre 3-5-2 con Pisseri in porta protetto da Aya, Tedeschi e Bogdan. In mediana Lodi, Mazzarani e Biagiani; in attacco la coppia Ripa-Curiale. Novità in casa Leonzio con un inedito 3-5-1-1: difesa composta da Gianola, Camilleri e Aquilanti; centrocampo rinfoltito da De Rossi a destra e Squillace a sinistra. Infine, Marano farà da supporto ad Arcidiacono. 

Partenza veemente dei padroni di casa, riversati tutti nella metà campo avversaria, fin dalle prime battute; la Leonzio difende e riparte senza lasciarsi intimorire, alleggerendo la pressione. I ritmi si abbassano rispetto ai primi minuti, ma la gara resta gradevole: i lentinesi fanno buona guardia e per il Catania si fa difficile trovare spazi per infilarsi tra le maglie avversarie; gli uomini di Rigoli, però, non rinunciano a qualche sortita in avanti facendo capire ai rivali di non patire alcun complesso di inferiorità. Infatti, il primo tiro in porta, di una certa rilevanza, è di Arcidiacono al 14′, ma un attento Pisseri gli nega la gioia del gol. Con il passare dei minuti, la situazione per i rossazzurri non migliora e, anzi, la manovra appare alquanto imbrigliata; meglio la Leonzio che al 22′, ancora una volta, prova la conclusione, questa volta con Marano, andando vicina al vantaggio. La gara, in generale, inizia a innervosirsi: ne fanno le spese Djordjević e De Rossi che si beccano un’ammonizione. La reazione del Catania, seppur timida, si concretizza al 26′ con una conclusione sbilenca, ma coraggiosa, di Lodi che termina alta sulla traversa. Gli etnei soffrono il brio e la rapidità degli avversari e spesso vanno in affanno come in occasione di un liscio di Tedeschi, prontamente aiutato da Pisseri, e come, poco dopo la mezz’ora, quando Arcidiacono prova una serpentina in area. Il gol è nell’aria e arriva puntuale al 34′: Squillace raccoglie una palla vagante ai venti metri e, in diagonale, insacca alle spalle dell’estremo difensore rossazzurro; Catania-Sicula Leonzio 0-1. Sulle ali dell’entusiasmo, i lentinesi sfiorano persino il raddoppio: colpo di testa imperioso di Marano e Pisseri provvidenzialmente mette in angolo. Il Catania si riversa in avanti sul finale di frazione sospinto dai cori di un pubblico inesauribile e sfiora il pari: sugli sviluppi di un calcio da fermo, Ripa calcia da posizione ravvicinatissima e colpisce incredibilmente il montante. A questo punto, il direttore di gara manda tutti negli spogliatoi con la Leonzio in vantaggio di una rete.

Il Catania, ovviamente, inizia la ripresa col chiaro intento di trovare sùbito il pari: la prima conclusione in porta è di Mazzarani, ma sfera termina di molto alta sulla traversa. Il canovaccio della gara, comunque, non cambia: la Leonzio è abile nell’interrompere la manovra dei rivali e nel ripartire. Infatti al 6′ una punizione di Marano costringe Pisseri alla pronta risposta; sulla respinta si avventa G. Esposito ed è ancora bravissimo l’estremo difensore etneo a salvare la propria porta. Al 60′ Lucarelli effettua un triplo cambio e tenta il tutto e per tutto, impostando un Catania chiaramente a trazione anteriore con gli innesti di Di Grazia e Correia. I rossazzurri, quindi, vanno alla disperata ricerca del pari: ci prova Aya di testa sugli sviluppi di un calcio piazzato, ma Narciso si fa trovare ben appostato. Al 66′, però, impietosamente e con grande cinismo, gli ospiti raddoppiano: micidiale contropiede manovrato da Marano, tiro in porta e sulla respinta corta di Pisseri è lesto Bollino a mettere in fondo al sacco. Il gol dei bianconeri spezza le velleità di rimonta degli uomini di Lucarelli: il tempo scorre inesorabile e la Leonzio non arretra di un millimetro forte della propria goliardia. Nei minuti finali il Catania trova il gol della speranza: all’83′, sugli sviluppi di un angolo, il colpo di testa vincente (palla sulla traversa e poi in rete) è di Bogdan; Catania-Sicula Leonzio 1-2. L’arrembaggio del Catania, nonostante i sei minuti di recupero, viene spezzato dall’espulsione di Bucolo, reo di colpire alle spalle un avversario al termine di una giocata controversa nella quale Correia finisce a terra in area, ma sulla quale l’arbitro non ravvisa irregolarità. Non accade più nulla degno di menzione e il direttore di gara decreta la fine e il successo della Leonzio per 2-1.

CATANIA-SICULA LEONZIO 1-2 (0-1)

Catania (3-5-2): Pisseri 6; Aya 5.5, Tedeschi 5 (60′ Marchese 5.5), Bogdan 6; M. Esposito 5.5, Mazzarani 5 (60′ Di Grazia 5.5), Lodi 5, Biagianti 5.5 (77′ Bucolo 4.5), Djordjević 5 (38′ Russotto 5); Ripa 5 (60′ Correia 5.5), Curiale 5. A disp.: Martínez, Semenzato, Blondett, Lovrić, Manneh, Caccetta, Fornito. All.: C. Lucarelli 5.
Sicula Leonzio (3-5-1-1): Narciso 6.5; Gianola 6.5, Camilleri 6.5, Aquilanti 6.5; De Rossi 6.5, Gammone 6.5 (87′ Pollace sv), G. Esposito 6.5, D’Angelo 7, Squillace 7; Marano 7 (69′ Ferreira sv); Arcidiacono 6.5 (57′ Bollino 6.5). A disp.: Ciotti, La Cagnina, Monteleone, Granata, Cozza, Russo, Tavares, De Felice. All.: Rigoli 7.5.
Arbitro: Viotti di Tivoli.
Marcatori: 34′ Squillace (S), 66′ Bollino (S), 83′ Bogdan (C).
Note – Ammoniti: Djordjević, Tedeschi, M. Esposito (C); De Rossi, Marano, Arcidiacono, D’Angelo, Narciso, Bollino (S).
Espulsioni: Bucolo al 90’+3 per comportamento violento.

Antonio Ioppolo
Antonio Ioppolo
Giornalista, appassionato di storia, letteratura, calcio e mediani: quegli “omini invisibili” che rendono imbattibile una squadra. Il numero 8 come fisolofia di vita: grinta, equilibrio, altruismo e licenza del gol.

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