Esordio amaro per il Lugano in Europa: in Israele vince 2-1 l’Hapoel Beer Sheva

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Debutto caldo, in tutti i sensi, per gli svizzeri del Lugano in Europa League, nella tana dei campioni israeliani del Beer Sheva. Ne esce una partita nella quale i padroni di casa si dimostrano superiori sul piano fisico e tecnico, segnando un gol per tempo; i ticinesi riaprono l’incontro con un’autorete, ma non riescono a raddrizzare una partita difficile, uscendo sconfitti 2-1. 

Partenza con gli israeliani che passano subito in vantaggio al 2′. Melikson sulla destra supera Mihajlović emette la sfera rasoterra in mezzo dove Einbinder, tutto solo perché Mariani non lo ha seguito, infila Da Costa sul secondo palo: 1-0 per i padroni di casa. La partita è giocata a ritmi elevati: il Lugano cerca di palleggiare, ma sulla propria fascia di sinistra i ticinesi sono decisamente in crisi. In una di queste incursioni, al 10′, gli israeliani ottengono un calcio di rigore, per fallo di mano di Golemić. Da Costa però fa il miracolo, gettandosi sulla sua sinistra, e respingendo il tiro teso di Pekhart. I ticinesi soffrono il pressing dei rivali, che appaiono decisamente più energici. Col passare dei minuti, il Lugano prende coraggio: Gerndt al 28′ scalda le mani al portiere avversario con un tiro forte, ma centrale.

Ripresa, con Tami che cambia assetto tattico, gettando nella mischia Yao e Bottani, e disponendo la retroguardia con i quattro difensori. E l’inerzia della partita cambia, con i ticinesi che fanno la partita, nonostante gli israeliani appaiano comunque in grado di mantenere il controllo. Al 59′, al primo vero affondo della ripresa, i padroni di casa vanno di nuovo sul dischetto, per un fallo di Golemić su Melikson. Questa volta, dagli 11 metri, ci prova Tzedek, il quale trasforma con un tiro centrale. Poi, al 67′, il Lugano riapre l’incontro: percussione da sinistra di Bottani, che mette al centro un pallone velenoso. Tzedek si allunga e, con la punta del piede, mette alle spalle del proprio portiere: 2-1. Le squadre ora sono stanche: i ticinesi sono generosi, ma gli israeliani tengono il campo e, nonostante i 3′ concessi dall’arbitro, il risultato non cambia: 2-1 per il Beer Sheva.

HAPOEL BEER SHEVA-LUGANO 2-1 (1-0)

Hapoel Beer Sheva (4-3-3): Haimov 6.5; Elo 6.5 (70′ Elhamed 6), Taha 6, Tzedek 6, Koruth 6; Einbinder 7 (85′ Broun sv), Ogu 6.5, Radi 7; Melikson 6.5, Pekhart 5.5 (66′ Zriham 6), Nwakaeme 6.5A disp.: Goresh, Gadir, Sahar, Cuenca. All.: Bahktar 6.5
Lugano (3-1-4-2): Da Costa 7; Rouiller (46′ Yao 6.5), Sulmoni 6, Golemić 5; Piccinocchi 6; Črnigoj (46′ Bottani 7), Mariani (72′ Milosavljević 5), Sabbatini 5.5, Mihajlović 5; Gerndt 6.5, Marzouk 5A disp.: Kiassumbua, Junior, Ledesma, Daprelà. All.: Tami 6.5
Arbitro: Tony Chapron (Francia)
Marcatori: 2′ Einbinder (BS), 60′ Tzedek, 67′ autogol Tzedek (L)
Note – Ammoniti: 55′ Taha (BS); 24′ Rouiller, 59′ Golemić (L)

 

Silvano Pulga
Silvano Pulga
Da bambino si innamorò del calcio vedendo giocare a San Siro Rivera e Prati. Milanese per nascita e necessità, sogna di vivere in Svezia, e nel frattempo sopporta una figlia tifosa del Bayern Monaco.

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