Brescia Femminile, si ritira Elisa Mele, arriva Aleksandra Sikora

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Tempo di primi movimenti di calciomercato per il calcio femminile e non poteva che essere il Brescia Femminile una delle prime compagini che avrebbero puntato a rinforzare la propria rosa per puntare al prossimo scudetto.

ƈ infatti di questi giorni la notizia dell’acquisizione delle prestazioni sportive della calciatrice Aleksandra Sikora, centrocampista polacca classeĀ 1991 e capitana della propria nazionale che indosserĆ  la maglia numero 5. La Sikora ha vestito nelle ultime dieci stagioni la maglia del Medyk Konin con cui ha vinto quattro campionati polacchi e sei coppe nazionali: chi la conosce parla di unaĀ calciatrice capace di disimpegnarsi su tutta la fascia di destra ricoprendo i ruoli sia di terzino che di centrocampista esterna o di ala d’attacco, ricoprendo all’occorrenza anche la fascia sinistra, con una certa predisposizione alla rete.
Queste le sue prime parole da bresciana: “Sono felicissima di approdare in una squadra del valore del Brescia, non vedo l’ora di arrivare in Italia ed affrontare la nuova stagione per ottenere nuove vittorie insieme. Quando abbiamo giocato contro il Brescia in Champions League ho avuto modo di conoscere da vicino le qualitĆ  delle calciatrici che compongono la rosa della squadra e sono convinta che ci sono ottime basi per fare bene in Italia ed in Europa. Sono una calciatrice che puĆ² giocare sia come terzino destro che come centrocampista o ala d’attacco“.

Per una giocatrice che viene, ce n’ĆØ un’altra che va via, e per un motivo personale e particolare: ha infattiĀ deciso di ritirarsi dal calcio giocato all’etĆ  di soli ventuno anni Elisa Mele, forte centrocampista incontrista che ha deciso di attaccare le scarpette al chiodo per inseguire i suoi sogni: “Fare delle scelte comporta sempre dire no a qualcosa e sƬ ad altro… e io sono felice di aver fatto questa scelta nonostante tutte le paure e i mille dubbi che la accompagnano. Mi ĆØ costato tanto dire no al calcio, ci ho pensato e ripensato, ma sento che quello che intraprenderĆ² ĆØ quello che voglio davvero fare.
Ad agosto partirĆ² un mese per il Mozambico, in Africa, e andrĆ² in missione con altri ragazzi miei coetanei. Sarei egoista e poco credibile anche con me stessa a dire che partirĆ² solo per aiutare e per fare del bene perchĆ©, sono convita, che prima di tutto andrĆ² per essere aiutata e per ricevere tanto bene. Donando si riceve e sono sicura che riceverĆ² tantissimo. Da settembre invece intraprenderĆ² un percorso di studi e le tempistiche non saranno piĆ¹ compatibili con partite ed allenamenti.
Lascio il calcio perchĆ© mi sono resa conto di voler mettere la mia vita e, quindi, anche questo talento a disposizione degli altri. Il calcio sarĆ  sicuramente uno strumento che utilizzerĆ² in tante occasioni come aggregazione, educazione, gioco. Lascio il calcio giocato, non il calcio in tutto e per tutto.
Voglio ringraziare tutti, da mio papĆ  che ĆØ stato il mio primo allenatore a chi ci portava lĀ“acqua al campo dĀ“allenamento con il Brescia, da chi mi ha accompagnato alla mia prima partita di calcio a sei anni a chi mi ha sostenuta quando la decisione di smettere si faceva sempre piĆ¹ vicina.
Grazie a tutta la societĆ  per questi undici anni, grazie a tutto lo staff e grazie alle mie compagne di squadra. PorterĆ² sempre tutti nel cuore, ovunque sarĆ².”

Stefano Pellone
Stefano Pellone
Parte-nopeo e parte bolognese, ha collaborato a vari progetti editoriali e sul web (Elisir, Intellego, Melodicamente). Ha riscoperto il piacere del calcio guardando quello femminile.

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