Livorno-Reggiana, playoff: gran colpo degli emiliani, amaranto battuti 2-1 al “Picchi”

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Gran colpo della Reggiana che vince 2-1 al “Picchi” contro il Livorno e ottiene un importante vantaggio in vista del ritorno: decidono Cesarini da rigore e Guidone nel primo tempo, non basta la rete di Maritato per evitare la sconfitta ai toscani. Bel risultato per i ragazzi di Menichini, molto più cinici e ben chiusi in difesa; tante proteste verso l’arbitro dei padroni di casa soprattutto nel primo tempo. 

Tutto pronto allo Stadio “Armando Picchi” per l’andata dei quarti di finale dei playoff di Lega Pro tra Livorno e Reggiana: da qui in poi, non varrà più il piazzamento in classifica nel corso della stagione regolare, ma il risultato complessivo delle due sfide. Le due compagini arrivano all’appuntamento odierno dopo avere eliminato rispettivamente Renate e Feralpisalò nella prima fase e Virtus Francavilla e Juve Stabia negli ottavi di finale. La vincente del doppio scontro dovrà affrontare la vincitrice di Alessandria-Lecce.

Sono 44 le partite tra Livorno e Reggiana. Le due squadre si sono affrontate sempre in B o in C (C1). I granata emiliani sono leggermente in vantaggio sugli amaranto per numero di vittorie: 18 a 17. Nove i pareggi. Il Livorno all’Ardenza ha vinto 11 volte, 6 i pareggi, 5 le sconfitte. Fuori casa. 6 successi delle Triglie, 3 pareggi e 13 vittorie Reggiana. Labronici avanti per reti segnate 53 a 50. Ex di turno sono Gael Genevier (centrocampista Reggiana) già amaranto con 17 presenze nel 2011/12 , mister Menichini vice di Mazzone in A nel 2005, Maritato granata con tre gol fatti. Ultima a Reggio Emilia. Il 7/10/2001, in C1, l’ultimo match tra Reggiana e Livorno in casa granata. Fu successo del Livorno per 2-1: reti di Protti e Alteri per il Livorno, momentaneo pari emiliano con Mussi.

Foscarini si affida al 4-3-1-2: rispetto alla gara con la Virtus, spazio a Gasbarro sull’out di sinistra, mentre in avanti Venitucci giocherà a supporto di Murilo (preferito a Calil) e Maritato. In panchina va anche Gonnelli, pesante l’assenza di Vantaggiato. Menichini schiera la squadra con il 4-3-1-2: non c’è Narduzzo squalificato tra i pali, spazio a Perilli, così come Ghiringhelli gioca al posto di Spanò. Va in panchina anche Trevisan, non al massimo della condizione, Panizzi viene così accentrato lasciando Contessa sulla sinistra. Sbaffo giocherà alle spalle della coppia Guidone-Cesarini.

Nella bella atmosfera creata dal pubblico sugli spalti del “Picchi“, le due squadre cominciano sin dai primi minuti ad affrontarsi a viso aperto, concedendo poco all’avversario: tanti scontri e pressione in mezzo al campo e pochi spazi per poter ragionare, anche se è il Livorno a mantenere il baricentro più alto e il possesso palla. Al 12′ arriva però il primo colpo di scena, con Valiani che entra in scivolata in area di rigore e atterra Cesarini (che accentua decisamente la caduta) e Giua indica il dischetto: dagli undici metri non sbaglia proprio l’ex Pavia e Savona, che spiazza così Mazzoni e porta avanti gli emiliani. I padroni di casa, dopo qualche primo momento di difficoltà, tentano subito di reagire, sfiorando anche il pari: prima è bravo Perilli a respingere la punizione secca di Valiani, poi Murilo sigla di petto il pareggio, ma l’assistente dell’arbitro alza la bandierina, segnalando correttamente il fuorigioco, ma scatenando comunque le tante proteste della panchina amaranto. Una beffa a cui si aggiunge, poco dopo, il clamoroso raddoppio della Reggiana, devastante nello sfruttare tutte le occasioni a disposizione: cross in mezzo di Cesarini per Guidone, bravo a liberarsi del difensore avversario e schiaccia di testa il pallone, rendendolo imprendibile per Mazzoni. Tegola pesante per i ragazzi di Foscarini che provano a reagire, ma faticano a ritrovare la lucidità dei primi minuti per riaprire la gara: al 34′, altre proteste dei padroni di casa per un presunto fallo di mano di Šabotić in area di rigore, ma l’arbitro lascia ancora proseguire considerandolo involontario. Calano decisamente i ritmi negli ultimi 10′ del primo tempo, con il Livorno che riesce solo a mantenere uno sterile possesso palla: alla fine dei primi 45′, Reggiana avanti con un pesante 2-0.

Come facilmente prevedibile, il Livorno comincia la ripresa subito gettandosi in avanti, tanto da sfiorare ancora il gol con Valiani, ma Perilli è miracoloso nel respingere di riflesso con il piede. Ma pochi minuti più tardi, gli amaranto trovano finalmente la meritata rete che riapre la gara: il cross dalla trequarti del neo entrato Galli trova Maritato in area di rigore, con l’attaccante bravo a sua volta a mettere il pallone di testa sotto l’incrocio, riaccendendo l’entusiasmo del “Picchi”. Una rete che spinge i padroni di casa ad alzare sempre più il baricentro, alla caccia del pari: gli ospiti, però, riescono a resistere con grande efficacia, pur dovendo limitare al massimo le sortite offensive anche a causa della stanchezza generale della squadra (nonostante l’ingresso di Marchi e Maltese al posto degli esausti Guidone e Cesarini). La tattica di Menichini funziona e con il passare dei minuti i ritmi della gara si abbassano decisamente, finendo per addormentare la partita e annullando quasi tutte le azioni degli avversari: il Livorno riesce a rendersi pericoloso ancora una volta con Galli, ma la sua strepitosa punizione dalla distanza si stampa contro la parte bassa della traversa e torna in campo. I ragazzi di Foscarini provano a spingere fino alla fine, ma gli ospiti sono bravi a non concedere nulla fino al triplice fischio dell’arbitro: gran colpo della Reggiana, che vince 2-1 al “Picchi” e ora sogna davvero la semifinale; al Livorno servirà un grande risultato domenica per riuscire a far continuare il sogno Serie B.

LIVORNO-REGGIANA 1-2 (0-2)

Livorno (4-3-1-2): Mazzoni 6; Toninelli 5.5 (46′ Galli 7), Borghese 6, Lambrughi 5.5 (60′ Franco), Gasbarro 5.5; Marchi 6.5, Luci 6, Valiani 5.5; Venitucci 6; Murilo 5.5 (79′ Calil sv), Maritato 6.5. A disp.: Vono, Romboli, Morelli, Benassi, Gonnelli, Ferchichi, Giandonato, Gemmi, Dell’Agnello. All.: Foscarini 6
Reggiana (4-3-1-2): Perilli 7; Ghiringhelli 6.5, Šabotić 6, Panizzi 6.5, Contessa 6.5; Bovo 6, Genevier 6.5, Carlini (84′ Riverola); Sbaffo 5.5; Guidone 6.5 (64′ Marchi 5.5), Cesarini (70′ Maltese 6). A disp.: Dermalija, Errera, Trevisan, Pedrelli, Zito, Lombardo, Calvano. All.: Menichini 7.
Arbitro: Giua di Olbia.
Marcatori: 14′ Rig. Cesarini (R), 26′ Guidone (R), 51′ Maritato (L).
Note – Ammoniti: Gasbarro (L); Sbaffo, Bovo (R).

Francesco Moria
Francesco Moria
Nato a Monza nel '95, ha tre grandi passioni: Mark Knopfler, la letteratura e il calcio inglese. Sogna di diventare giornalista d'inchiesta, andando a studiare il complesso rapporto tra calcio e politica.

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