Un 6 Nazioni da nove partite

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Ci apprestiamo a vivere il secondo weekend del 6 Nazioni di rugby, secondo weekend consecutivo. Dopo una prima giornata per certi versi sorprendente, è il turno delle conferme o smentite di certe sentenze: proveremo, di nuovo, a vivere e raccontare l’evento con uno sguardo terzo e più oggettivo possibile, pur senza far mancare agli azzurri lo spazio e il sostegno che – da osservatori italiani – meritano.

Scriviamo queste parole di venerdì perché in verità è dalla serata di oggi che inizia il lungo weekend. Gli organizzatori e lo staff media delle squadre spingono tantissimo, infatti, perché spazio e attenzione siano dati al torneo Under 20 come a quello femminile. Che seguono il calendario del 6 Nazioni principale ma non vogliono essere puro contorno: nel primo giocano i campioni di domani, nel secondo le migliori rugbiste del Vecchio Continente, espressione di un movimento europeo che esprime, con l’Inghilterra di Simon Middleton, le campionesse iridate.

La copertura televisiva, tra dirette streaming, differite, dirette televisive e quant’altro, aiuta a seguire l’evento in tutte e tre le sue ramificazioni: focus (anche) su un mondo in crescita, lontano dai riflettori ma spesso capace di regalare partite incerte e temi su temi.

Il fine settimana del rugby internazionale inizia, dunque, da questa sera.

Azzurrini in campo al Chersoni di Prato alle 19 e un po’ spiace per la quasi contemporaneità per Zebre-Ospreys (Pro 12) delle 20. La sfida ai movimenti delle Isole Britanniche e della Francia è sempre difficile per i giovani italiani, data la differenza di livello e struttura del movimento base e dei vivai, ma anche il gap in termini di esperienza da senior rispetto ai pari età. Serve però metterci la faccia, sbatterci il muso e, anche qui, accumulare chilometraggio; sottoponendosi a una prova difficile, mettendosi in gioco, esponendosi a un rugby diverso da quello che s’affronta ogni domenica nei campionati italiani. E un occhio lo butteremmo pure su Galles-Inghilterra e Francia-Scozia; soprattutto sulla sfida di Parc Eirias (Colwyn Bay): è anche da queste partite che si valuta la bontà della tanto osannata programmazione della Rugby Football Union inglese.

Ma ci sono pure le ragazze. Un’Italia che, lo scorso anno, s’è tolta lo sfizio di segnare 23 punti alle campionesse iridate ma soprattutto di battere Scozia (22-7) e Galles (14-17 in trasferta). Nell’anno della Coppa del Mondo (ad agosto), fondamentale fare bene e andare in Irlanda con lo spirito giusto. E proprio dalle verdi prosegue la nostra corsa in rosa: tutti allo Stadio Tommaso Fattori (L’Aquila), domenica alle 14.

L’Italia e il 6 Nazioni, insomma, triplicano e vi abbiamo voluto stimolare, nel nostro piccolo, a seguire tutti e tre i tornei.

Non 3 ma 9 partite da guardare – in o dal vivo – in (o da) stadi di nicchia o da templi come l’Olimpico o lo Stade de France. Tra nazionali in cerca di sé stesse e altre in cerca di conferme.

Matteo Portoghese
Matteo Portoghese
Sardo classe 1987, ama il rugby, il calcio e i supplementari punto a punto. Già redattore di Isolabasket.it e della rivista cagliaritana Vulcano, si è laureato in Lettere con una tesi su Woody Allen.

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