NFL – Super Bowl LI: i temi

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I New England Patriots hanno battuto 34-28 gli Atlanta Falcons all’overtime, giocatosi per la prima volta nella storia in un Super Bowl. Approfondiamo i temi della partita, culminata con la più grande rimonta mai vista nella finale: New England infatti era sotto 21-0 e 28-9 all’inizio dell’ultimo quarto.

La squadra: New England Patriots

Se c’era una squadra capace di rimontare venticinque punti di svantaggio (diciannove all’inizio dell’ultimo quarto) in un Super Bowl questi erano i New England Patriots. Probabilmente neanche i loro più accaniti tifosi però ci credevano in quel momento. Gli Atlanta Falcons erano padroni della partita e senza il loro suicidio nessuna rimonta sarebbe stata possibile. New England, guidata da un magnifico Tom Brady, ha avuto la brillantezza di rimanere con le unghie attaccata alla partita. Bill Belichick non ha avuto fretta nonostante la situazione al limite del non ritorno, e i Patriots hanno saputo sfruttare ogni errore degli avversari, la cui tenuta psicologica si è sbriciolata al primo segnale di vita della squadra di Foxborough. Due i momenti decisivi: il sack di Dont’a Hightower su Matt Ryan con conseguente fumble e la ricezione tanto incredibile quanto fortunosa di Julian Edelman. I Patriots hanno così vinto il loro quinto Super Bowl (il primo che sia mai andato all’overtime): una media di uno ogni tre anni a partire dal primo successo ottenuto nel 2002. Siamo sinceri però: questo Super Bowl è stato più perso da Atlanta che vinto da New England.

Il giocatore: QB Tom Brady – New England Patriots

Quando le squadre sono rientrate negli spogliatoi per l’intervallo, Tom Brady aveva appena finito di giocare il suo peggior primo tempo non solo in un Super Bowl, ma proprio in un incontro di Playoff. La reazione del campione è stata però straordinaria, seppur aiutata alla grande dal crollo di Atlanta.  43/62, 466 yard (record assoluto in un Sper Bowl), 2 touchdown, 1 intercetto e il titolo di MVP della partita per il quarterback. A trentanove anni (ne farà quaranta ad agosto), Brady riscrive la storia vincendo il suo quinto Super Bowl su sette giocati (altro record): nessuno meglio di lui, MVP in quattro delle sette finali giocate. Il suo contratto scadrà nel 2019, ma il fenomeno di San Mateo ha fatto sapere di voler giocare fino a quarantacinque anni.

Il disastro: Atlanta Falcons

Forse quando una squadra nasce perdente è destinata a restarlo per sempre. Anzi, una città. Atlanta infatti in tutta la sua storia ha vinto un solo titolo tra NFL, NBA, MLB e NHL. Questo sembrava poter essere veramente l’anno buono però: Mattt Ryan e compagni avevano giocato dei Playoff perfetti battendo nettamente Seattle Seahawks e Green Bay Packers, due avversarie forti e nettamente più solide in partite da dentro o fuori. L’inizio del Super Bowl poi è stato straordinario: 21-0 con un dominio totale di una difesa capace di annichilire un certo Tom Brady rendendolo protagonista della sua peggior partite di sempre nei Playoff fino a quel momento. Tutto ha continuato a funzionare, con i Falcons avanti 28-3 e poi 28-9 all’inizio dell’ultimo quarto. Diciannove punti di vantaggio, un’enormità. I fantasmi della finale di Conference del 2012 sono però iniziati a farsi vedere. Quattro anni fa al Georgia Dome i San Francisco 49ers rimontarono diciassette punti di svantaggio e vinsero conquistando il pass per il Super Bowl. Questa volta sono stati i Patriots ad approfittare del suicidio sportivo di Atlanta pareggiando nel tempo regolamentare e vincendo poi all’overtime. La componente mentale ha letteralmente bloccato i Falcons, che dovevano correre invece che lanciare in occasione del fumble di Ryan. A parte questo decisivo episodio però, Atlanta è sembrata proprio fermarsi, proprio come se dentro di sé avvertisse la paura di vincere e di ribaltare una storia da perdente. Sarà durissima rialzarsi da questa sconfitta, la peggiore mai avvenuta per una squadra al Super Bowl. Chissà con che spirito i Falcons si presenteranno ai nastri di partenza l’anno prossimo; il rischio è di incappare in una stagione tipo l’ultima dei Carolina Panthers. C’è un motivo se la città di Atlanta ha vinto un solo titolo nelle quattro principali leghe sportive americane, ma mai si era arrivati a una sconfitta così clamorosa. Come riassunto magistralmente da un articolo sul The Atlanta Journal-Constitution: “The Falcons lose the most Atlanta game ever”.

L’attesa: Regular Season 2017

Archiviata la non eccelsa stagione 2016, non resta che attenderci di più dalla prossima annata. Sinceramente anche il Super Bowl non è stato un granché dal punto di vista tecnico e del gioco: sicuramente tra i più emozionanti, ma tanti errori e poco equilibrio durante l’arco della partita. Il primo passo verso la nuova stagione sarà il Draft primaverile, mentre per il calcio d’inizio bisognerà ovviamente attendere settembre. Il Super Bowl LII si giocherà invece il 4 febbraio 2018 a Minneapolis nel nuovissimo U.S. Bank Stadium. Tante novità a partire dai cambi di allenatore (Jacksonville Jaguars – Doug Marrone, Denver Broncos – Vance Joseph, Buffalo Bills – Sean McDermott, Los Angeles Rams – Sean McVay, Los Angeles Chargers – Anthony Lynn, San Francisco 49ers – Kyle Shanahn), una sola domanda: chi riuscirà a battere i New England Patriots?

Riccardo Bozzano
Riccardo Bozzano
Nato a Genova, dove vive attualmente. Ama molti sport tra cui basket, calcio, football americano e tennis. Segue il calcio italiano, europeo e sudamericano, con una forte passione per il campionato argentino.

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