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Qualificazioni Mondiali 2018 – Il Brasile domina il Superclásico, Uruguay con un piede e mezzo in Russia

Doveva essere la partita dell’anno, invece è stato un monologo. Il Brasile demolisce un’Argentina vergognosa mettendo l’ipoteca sulla qualificazione a Russia 2018. Partiamo dalla cronaca della partita, con i verdeoro che vincono da subito tutti i contrasti trovando il vantaggio al 25′ con Coutinho. Gran tiro a giro del giocatore del Liverpool, però incomprensibilmente lasciato libero di calciare dalla sua mattonella dai difensori argentini. La squadra di Bauza non si scuote, anzi continua a subire: prima Neymar prende un clamoroso palo, poi Zabaleta salva sulla linea. Al 45′ però ecco l’inevitabile colpo del ko: Gabriel Jesus taglia la difesa argentina come fosse burro con un passaggio in verticale per Neymar, che davanti a Romero non sbaglia facendo esplodere il Mineirão di Belo Horizonte. L’Albiceleste è al tappeto e l’intervallo non risveglia neanche l’orgoglio. Al 58′ Paulinho, ben servito da Renato Augusto, segna anche la rete del 3-0 e sugli spalti partono gli “ole” dei tifosi verdeoro. Manca ancora mezz’ora, ma la festa è già iniziata: il Brasile vince la sua quinta partita consecutiva, mette sette punti tra sé e la quinta (al momento il Cile) ed è a un passo dal biglietto per la Russia. Bisogna dare grande merito a Tite per quanto sta facendo: è arrivato a luglio al posto di Dunga trovando una squadra disastrata e senza un gioco e le ha dato immediatamente le sue idee: compattezza, ordine, disciplina, fiducia nei propri mezzi. Inoltre ha dato un gioco a una squadra che non ne aveva uno da anni, con Neymar che parte da sinistra dando i tempi di giochi, Coutinho e Gabriel Jesus che sono perfetti per accompagnare la stella del Barcellona nel tridente e un centrocampo e una difesa che, pur senza vere fenomeni, fanno correttamente le cose semplici.

L’esatto opposto di quanto sta facendo Bauza. L’ex allenatore di San Lorenzo e São Paulo è arrivato nello stesso periodo del suo collega brasiliano sulla panchina dell’Argentina, ma non è resucito a cambiare nulla in positivo dalla gestione Martino. Anzi, le cose sono nettamente peggiorate: sono cambiati alcuni giocatori, che vagano per il campo a caso senza sapere bene cosa fare. Giocando così la qualificazione non è affatto scontata e la partita di martedì contro la Colombia a San Juan è la prima di una serie di finali. Non è possibile che l’Argentina giochi così male, che venga umiliata dal Brasile nello stadio dove i verdeoro tornavano per la prima volta dopo l’1-7 subito dalla Germania ai Mondiali del 2014. Messi non può essere il salvatore di una squadra senza una minima idea di gioco, sopratutto contro una squadra organizzata come il Brasile di adesso. L’orizzonte è nebuloso, ma il tempo per piangersi addosso non c’è. Quello che ci sarà sarà invece una battaglia serrata tra sei squadre (Colombia, Ecuador, Cile, Argentina, Paraguay e Perù) per due posti (più uno per lo spareggio).

Queste intanto le parole di Messi dopo la sconfitta: Dobbiamo cambiare a partire dalla testa. Perché quando non sei a posto con la testa, anche i piedi non rispondono. Dobbiamo uscire da questa situazione. Avevamo un avversario durissimo. Fino al primo gol eravamo alla pari, ma dopo che sono andati in vantaggio ci hanno dominati e hanno dominato l’incontro. Non volevamo questo risultato, che poteva anche essere peggiore. Abbiamo lasciato molti spazi e loro ti puniscono così. Spero che la gente di San Juan (sede della partita di martedì contro la Colombia, ndr) ci sostenga. Contro il Paraguay a Córdoba l’ho vista da casa e si sentivano fischi e insulti, questo non aiuta la squadra. Dobbiamo restare uniti e fare sentire che giochiamo in casa. Noi siamo i primi a voler vincere e a voler fare risultato, e abbiamo bisogno del sostegno dei tifosi. Abbiamo qualche giorno per preparare l’incontro e dobbiamo pensare positivo cambiando atteggiamento. Vincendo rientreremmo in zona qualificazione”.

Insieme al Brasile festeggia l’Uruguay. Tabárez si conferma un maestro di calcio e anche questa volta la Celeste ha già la valigia in mano: il biglietto per la Russia è già pronto, bisogna solo passare a ritirarlo. Incredibile quanto questa squadra sappia capitalizzare i calci piazzati, soprattutto i calci d’angolo: se non segna Godín, è Giménez; se non è neanche lui, tocca a Coates. Come contro l’Ecuador, con il difensore del Nacional che porta i suoi in vantaggio al 12′. Al 44′ la Tricolor pareggia in contropiede con Caicedo, ma è una gioia effimera: un minuto dopo infatti Rolán sfrutta una parata difettosa di Dreer e riporta avanti l’Uruguay. Nella ripresa il punteggio non cambia e il pubblico del Centenario può lasciare lo stadio soddisfatto; l’Ecuador invece dovrà sfruttare ora la partita casalinga contro il Venezuela per fare tre punti.

Il Perù sembrava tagliato fuori dalla lotta per la qualificazione fino a pochi giorni fa, ma ora è tornato prepotentemente in corsa. Prima grazie alla vittoria a tavolino contro la Bolivia assegnatagli dalla FIFA, poi per il grande 4-1 ottenuto in questa giornata in Paraguay. Dopo un primo tempo chiuso in svantaggio per la rete di Riveros (splendido destro a giro dal limite dell’area), la ripresa è stata un monologo della squadra di Gareca. Ramos ha pareggiato con un colpo di testa al 49′, mentre ad ammutolire il Defensores del Chaco ci ha pensato più il Paraguay stesso che il Perù. Tre orrendi errori in ordine cronologico di Rodríguez (assist a campo aperto a Cueva che ha potuto così servire a Flores un pallone solo da spingere in porta), di Gallese (uscita sbagliata e gol di Cueva, il migliore in campo) e di Benítez (autorete), hanno permesso agli andini di vincere la partita per 4-1.

Deludente 0-0 invece tra Colombia e Cile, con le due squadre che preferiscono non farsi male e rimanere nel limbo. Visti i prossimi impegni (Roja in casa contro l’Uruguay e Cafeteros in trasferta contro l’Argentina), è da vedere a chi servirà di più il risultato di Barranquilla.

Chiudiamo con il successo del Venezuela per 5-0 sulla Bolivia. Da segnalare la tripletta di Josef Martínez, assoluto protagonista della sfida che consente alla Vinotinto di superare proprio la Verde in classifica (entrambe sono comunque fuori da ogni discorso qualificazione).

RISULTATI 11/A GIORNATA

Paraguay-Perù  1-4  10′ Riveros (Par), 49′ Ramos (Per), 71′ Flores (Per), 79′ Cueva (Per), 84′ aut. Benítez (Per)
Uruguay-Ecuador  2-1  12′ Coates (U), 44′ Caicedo (E), 45′ Rolán (U)
Brasile-Argentina  3-0  25′ Coutinho, 45′ Neymar, 58′ Paulinho
Venezuela-Bolivia  5-0  3′ Kouffaty, 10′, 67′, 70′ Martínez, 74′ Otero
Colombia-Cile  0-0

CLASSIFICA: Brasile 24, Uruguay 23, Colombia 18, Ecuador 17, Cile 17, Argentina 16, Paraguay 15, Perù 14, Venezuela 5, Bolivia 4.

12/A GIORNATA (MARTEDÍ 15 NOVEMBRE)

Bolivia-Paraguay
Ecuador-Venezuela
Cile-Uruguay
Argentina-Colombia
Perù-Brasile