L’Atalanta e il suo quinto posto

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L’Atalanta si ritrova quinta in campionato dopo le prime dodici giornate. Un risultato inatteso e insperato ma genuino, sano. La forza della Dea, in questo inizio di Serie A, si basa sul alcuni punti cardine che nell’editoriale di oggi proveremo a riassumervi.

GASPERINI – Arrivato in estate dopo tre stagioni al Genoa, il Gasp è, forse, l’artefice principale degli ottimi risultati dell’Atalanta. Ha cucito addosso a un gruppo di giovani affamati le sue idee tattiche sfruttando al meglio i giocatori a disposizione reparto per per reparto. Il gruppo è dotato di fisicità e duttilità, caratteristiche fondamentali per il mister e il suo gioco fatto di rapidi cambi di passo durante la partita. Pressing a tutto campo e ripartenze: ecco la ricetta che ha portato i bergamaschi al quinto posto in classifica dopo dodici giornate.

LA DIFESA – Subire due reti nelle ultime sette gare di campionato è uno dei dati che aiuta a spiegare i diciannove punti raccolti su ventuno disponibili. Nonostante gli infortuni di Tolói, Konko e Dramè, la Dea è stata capace di sopperire alle defezioni attraverso l’intero sistema. Caldara e Masiello stanno disputando buone partite perché ben protetti. Gagliardini e Kessié alleggeriscono il lavoro della retroguardia filtrando i palloni che passano in mezzo al campo, idem gli esterni. Conti e Spinazzola sono stati fin qui eccezionali nell’interpretare entrambe le fasi di gioco rendendosi protagonisti nel momento di ribaltare la manovra.

TIFOSI – Bergamo è una delle piazze più calde della Serie A. Giocare agli Atleti Azzurri è sempre complicato. Un po’ per il tipo di gioco che negli anni ha contraddistinto i padroni di casa e poi per la curva. Una tifoseria aggressiva, molto vicina alla squadra per tutti i novanta minuti. Spesso esagerando, è vero, ma rendendo il clima bollente e per molte grandi è un crocevia doloroso. Per l’Inter, ad esempio, la trasferta con l’Atalanta è una delle più temute e anche quest’anno sono tornati a Milano con una sconfitta in più sul tabellino. Tra le mura amiche, la squadra di Gasperini ha vinto fin’ora quattro partite su sei mettendo a segno 11 gol dei 19 complessivi.

IL PROGETTO – Giovani italiani. Ecco l’idea dell’Atalanta: crescere in casa propria i nerazzurri del futuro. Il settore giovanile bergamasco è uno dei più floridi dello Stivale e ha portato nella massima Serie numerosi professionisti. Dal 1991 a oggi sono stati aggiunti 19 trofei nazionali alla bacheca societaria. Un’infinità. Successi maturati tutti su un unico campo sportivo, quello di Zingonia. Dai giovanissimi alla prima squadra, tutti lì, tutti insieme. Caldara, Grassi, Gagliardini, Conti sono solo la punta dell’iceberg che ben rappresenta l’immenso lavoro, che “sta sotto”, di una società seria con un progetto ben definito in testa.

CALENDARIO – Se aver battuto Napoli e Inter potrebbe togliere ai bergamaschi qualche attenuante per la rosea situazione, è pur vero che mancano a referto le sfide con le prime tre in classifica. Juventus, Milan e Roma devono ancora affrontare i nerazzurri che, nelle prossime settimane, sperano di strappare ulteriori punti alle grandi, soprattutto nelle gare casalinghe. Dopo le prime cinque giornate, in cui sono arrivate le sconfitte con Lazio, Sampdoria, Cagliari e Palermo, l’Atalanta ha cambiato marcia. Ora sta a Gasperini tenere i giri del motori alti per poter puntare a nuovi obiettivi.

 

Eugenio Cignatta
Eugenio Cignatta
Pavese d'origine, pragmatico di natura."Burrito" in campo e fuori, vive alla giornata scrivendo di futebol e basket. Nella vita in tackle come Montero, ma pur sempre romantico come un tiro sulla sirena.

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