Sampdoria, Palombo: “Abbiamo fiducia in Giampaolo. Inter? Non ci tornerei, fui costretto ad accettare”

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L’esperto centrocampista difensivo della Sampdoria Angelo Palombo ha parlato ai microfoni di Primocanale, all’interno della trasmissione Gradinata Sud, facendo il punto sulla propria carriera, sul rapporto con Giampaolo e i compagni e il suo futuro.

“Non è facile rimanere fuori, ma accetto sempre le decisioni tecniche. Purtroppo è un anno e mezzo che le cose non vanno bene, ma amo troppo questa squadra per pensare a me stesso. Giampaolo? Ci ha trasmesso le sue idee di gioco sin dal ritiro. Non eravamo abituati a tattiche come le sue, il suo è un gioco molto dispendioso dal punto di vista mentale e fisico. L’anno scorso mancava una guida, mentre Giampaolo ha dimostrato di essere autorevole e di rispettare tutti. Mi vede come difensore e io mi sento pronto per coprire quel ruolo, altrimenti avrei già smesso. Cerco di dare tutto in allenamento e sento la sua fiducia: è un motivo per lavorare sempre al meglio.”

Il mio erede? Vedo bene Viviano, ma questo è un gruppo sano e serio, ci sono altri giocatori che possono prendere per mano la squadra. Inter? Non ci tornerei, ma non ci sarei andato nemmeno ai tempi. Fui costretto a trasferirmi, di fatto. Non mi sono mai pentito delle mie scelte, ho sempre voluto rimanere in blucerchiato. Futuro? Le voci su un mio ruolo da team manager sono campate per aria. Mi piacerebbe rimanere nella società, ma ho ancora un anno e mezzo di contratto e voglio essere utile alla squadra.”

La provocazione di Nestorovski? Non capisco perché abbia festeggiato cosi davanti ai nostri tifosi. Darei rosso diretto per una cosa cosi, io non mi sognerei nemmeno di farlo. Cassano? È una questione che riguarda lui e la società, ma noi non avremmo nessun problema se tornasse ad allenarsi in gruppo. Ci sono passato anche io, so cosa si prova, ma le scelte della società vanno accettate. Il derby? Quello di Genova è il più bello d’Italia, se vieni in città lo percepisci nell’aria. C’è grande voglia di rivalsa, spero di poter dare una mano, ma l’importante sarà fare una bella prestazione e portare a casa punti.”

Francesco Moria
Francesco Moria
Nato a Monza nel '95, ha tre grandi passioni: Mark Knopfler, la letteratura e il calcio inglese. Sogna di diventare giornalista d'inchiesta, andando a studiare il complesso rapporto tra calcio e politica.

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