A Messina si è interrotto il silenzio stampa: a farlo in conferenza è stato il vicepresidènte Pietro Gugliotta, che ha analizzato con molta sincerità il difficile momento che vivono la società e la squadra: “Dobbiamo ricompattarci e ritrovare la serenità che ha caratterizzato l’inizio del campionato. Il silenzio stampa era stato indetto dopo le eccessive dicerie sulle scommesse anomale ed i mancati risultati della squadra. Con l’Andria è maturata infatti una sconfitta inaspettata. Loro erano privi di tanti elementi e noi invece in formazione tipo” – e ancora – “lo zoccolo duro dei tifosi non ci ha mai abbandonato, mostrando maturità ed attaccamento sugli spalti, sia nelle gare interne che esterne: ci seguono anche con il cattivo tempo. Questa città merita di più della Lega Pro. La proprietà pianificherà adeguatamente il prossimo campionato”.
Inoltre, riguardo i debiti del club, si è scagliato contro i creditori messinesi che pressano per riscuotere le somme, mettendo in grave difficoltà non tanto e non solo il club, ma l’interà città.
Poi, il tecnico Di Napoli ha voluto fare autocritica e al contempo difendere il proprio operato: “Nel giorno della mia presentazione ho detto che sarebbe stato un onore rappresentare il Messina e lo confermo anche adesso, ma da persona umile quale sono, non voglio essere scambiato con una figura non professionale. Lavoro otto ore al giorno, se non di più, per la squadra, dimostrando di avere umiltà. Mi prendo le critiche, è normale che quando non si vince il primo responsabile sia l’allenatore e questo vale anche per domenica, ma non voglio passare per chi non ha attributi”.
