Esclusiva Mp-Chiudinelli:”Brescia mi ha fatto tornare indietro nel tempo”

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Nonostante sia nel circuito da oltre un decennio Marco Chiudinelli non ha perso la voglia di giocare a tennis. Dopo il primo turno di qualificazione al challenger di Brescia, contro il giovane canadese Martin Beran (15 anni più giovane), il 34enne elvetico si è concesso con grande disponibilità al nostro inviato.

Vittoria semplice quest’oggi per te. Come ti sei trovato su questa superficie? Come valuti la tua prestazione?

E’ difficile trovare rapidamente le sensazioni giuste qui perchè si gioca su una superficie ormai molto rara, che si trova poco spesso nel tour. Mi fa pensare a quando ero giovane ed era un terreno abbastanza comune, sul quale si disputavano molti più tornei. Non è facile, perchè devi adattarti a situazioni che fino alle settimane scorse si presentavano in maniera differente. Sono convinto che per trovare il feeling su un campo del genere si bisogni unicamente giocare più match possibili, per cui domani penso di farmi trovare più pronto rispetto a quest’oggi.

A 34 anni ti diverti ancora a girare per il mondo, anche dopo il serio infortunio che ti ha bloccato per buona parte dell’anno. Quali sono i tuoi piani per i prossimi anni? Fino a quando continuerai a giocare?

Il mio piano è quello di giocare almeno un altro anno, poi vedremo. Prima di tutto penso a finire bene la stagione, qui e ad Andria, per organizzare il futuro c’è tempo. Sinceramente il ritiro non è nei miei pensieri in questo momento.

A marzo la Svizzera giocherà in Italia il primo turno di coppa Davis. Sarai della partita? Quante chance ha la tua nazionale?

Penso proprio di esserci. Sono undici anni ormai che faccio parte della squadra, è sempre un grande piacere per me difendere i colori biancorossi. Certo, la gara con l’Italia è ancora lontana, spero che Roger e Stan ci siano, altrimenti non avrò problemi a scendere in campo se necessario. Vedremo quale sarà la situazione nelle settimane precedenti all’incontro.

Il tennis svizzero si trova in un momento storico straordinario, con due campioni come Federer e Wawrinka che stanno regalando numerose gioie alla nazione. Oltre a loro, però, ci sono pochi giocatori che sembrano poter dare continuità a questi risultati.

Nel tennis maschile la situazione è davvero complicata, quando Roger e Stan si ritireranno ci sarà il vuoto dietro di loro. Non c’è nessuno che stia realmente crescendo, saranno tempi magri per il nostro movimento. Allo stesso tempo abbiamo un’ottima squadra femminile, per cui credo che gli svizzeri potranno andare orgogliosi di loro nel futuro prossimo.

 

Michael Braga
Michael Braga
Grande appassionato di calcio russo, tifoso dello Zenit San Pietroburgo. Estimatore del calcio giocato nei luoghi meno nobili e più nascosti, preferirebbe vedere un Torpedo-Alaniya rispetto a uno Juventus-Milan.

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