Euro 2016, playoff – la Svezia batte la Danimarca, ma la qualificazione è ancora aperta: 2-1

-

Nello stupendo scenario della Friends Arena di Stoccolma, davanti a un pubblico festante e coloratissimo, Svezia e Danimarca giocano la partita d’andata degli spareggi per la qualificazione a Euro2016. Una Svezia che non segna da cinque partite contro i cugini, un derby scandinavo tra due squadre diverse: una che punta sul collettivo, e una che si affida, soprattutto, al genio di Zlatan Ibrahimović. Ne esce un incontro divertente, con uno Zlatan che, anche in questa occasione, prende per mano la sua nazionale, una volta tanto ispirata anche da altri interpreti. I danesi, però, riescono a trovare una rete pesantissima a dieci minuti dal termine, che riapre il discorso qualificazione: 2-1.  

Calcio d’inizio per gli ospiti, dopo il minuto di silenzio per onorare i morti di Parigi. Ospiti che sembrano più intraprendenti, mentre la difesa dei Blågul, pare avere qualche incertezza. I ritmi non sono, almeno in questo inizio partita, elevatissimi. Al 18′ bellissima azione da destra dei padroni di casa: Lewicki fila sulla fascia e mette al centro per Berg, che gira di prima intenzione: miracolo di Schmeichel. Al 25′ è invece l’ex juventivno Bendtner a fallire una facile occasione, calciando malamente, dal centro dell’area, tra le braccia di Isaksson. Al 30′ Zlatan serve un pallone d’oro a Berg, che cerca la conclusione personale, anziché restituirla al suo capitano, molto meglio piazzato: la conclusione, è da dimenticare. Ora i padroni di casa hanno preso in mano l’iniziativa: al 40′ Ibrahimović conclude dal limite di sinistro, al termine di una bella azione di contropiede: la sfera lambisce il palo di destra, e va fuori di pochissimo. Al 44′, la risposta danese: Eriksen mette in mezzo un pallone stupendo, per l’occasione da gol più chiara dell’incontro: Bendtner, ancora lui, anticipa il terzino avversario, ma la mira è sballata. Al 45′, vanno in gol i Blågul: palla in mezzo messa da Lustig, rasoterra, per Forsberg, che insacca col destro: 1-0. C’è tempo ancora per una punizione dal limite di Zlatan, sulla quale Schmeichel compie un vero miracolo. Niente corner, perché Rizzoli manda tutti a prendere il the.

Si riprende con lo stesso tema tattico, e al 49′ Forsberg viene atterrato in area da Kahlenberg: calcio di rigore, trasformato da Ibrahimović al 50′: 2-0! Olsen prova a trovare il bandolo della matassa, con due sostituzioni. I danesi tentano di mettere in difficoltà la difesa dei Blågul, non sempre impeccabile e, in questa fase dell’incontro, tengono l’iniziativa: al 67′, da calcio d’angolo, colpo di testa di Bendtner: teso, ma fuori bersaglio. Le squadre, ora sembrano stanche: i ritmi sono calati, gli spazi tra i reparti si allungano, anche se la Svezia sembra avere ancora qualcosa in più. Al 79′ i danesi accorciano però le distanze: da azione di calcio d’angolo, torre di Polsen, che mette il pallone sul secondo palo alla sua sinistra, dove c’è in agguato Jørgensen che, tutto solo, insacca: 2-1, e partita riaperta. I Blågul accusano il colpo: Ibrahimović, stanco, lascia il campo a Guidetti, ma la squadra appare smarrita: i danesi, ora, sembrano più lucidi. Al 90′ è ancora Jørgensen ad andare vicino al gol, con un bel colpo di testa, fuori di poco. Tre i minuti di recupero, al termine dei quali Rizzoli manda tutti negli spogliatoi: 2-1.

SVEZIA-DANIMARCA 2-1 (1-0)

Svezia (4-4-2): Isaksson 6Lustig 6.5, Antonsson 5.5 (29′ E. Johansson 5.5), Granqvist 6, M. Olsson 6.5; Forsberg 6.5, Lewicki 6.5, Källström 6.5, Durmaz (68′ S. Larsson 6); Ibrahimović (82′ Guidetti sv), Berg 5.5A disp.: Olsen, Carlgren; Bengtsson, Hiljemark, Svensson, Khalili, Erkan, Zengin, Kujović, Toivonen. All.: Hamrén
Danimarca (4-1-4-1): Schmeichel 6.5Kjær 5.5Agger 5.5Durmisi 6.5, Jacobsen 6; Kvist 6; Braithwaite 5.5 (71′ Y. Poulsen 6), Eriksen 7, Kahlenberg 5.5 (54′ N. Jørgensen 6.5), Fischer 6 (54′ Højbjerg 6); Bendtner 5A disp.: Andersen; Lössl, S. Poulsen, Vestergaard, A. Christensen, Wass, Falk, Delaney, J. Poulsen. All.: Olsen
Arbitro: Rizzoli (ITA)
Marcatori: 40′ Forsberg (S), 50′ Ibrahimović (S, rig.), 80′ Jørgensen (D).
Note – Ammoniti: 45+2 Agger (D), 48′ Forsberg (S) 

Silvano Pulga
Silvano Pulga
Da bambino si innamorò del calcio vedendo giocare a San Siro Rivera e Prati. Milanese per nascita e necessità, sogna di vivere in Svezia, e nel frattempo sopporta una figlia tifosa del Bayern Monaco.

Un mestiere infame. E vi spieghiamo il perché

Il calcio è una passione che porti con te da bambino, seguendolo allo stadio o alla TV, sognando di diventare, da grande, uno dei...
error: Content is protected !!