La Fondazione Fiera fa causa al Milan per lo stadio al Portello

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Lo stadio di proprietà del Milan in zona Portello non si farà più e il dietrofront, oltre ad essere una caduta di stile, rischia di diventare una notevole grana per la società rossonera, visto che Fondazione Fiera Milano, l’ente proprietario dei terreni su cui doveva essere costruito l’impianto, ha deciso di citare in Tribunale il club di Silvio Berlusconi proprio per questa ritrattazione.

Come si è arrivati a questo dopo che il Milan aveva vinto il bando della Fondazione Fiera per la riqualificazione dell’area? La storia si trascina dall’estate, cioè da quando il Milan si è tirato indietro da questo progetto, fortemente voluto da Barbara Berlusconi, motivando la sua scelta con gli elevati costi non quantificati della bonifica dei terreni sottostanti l’impianto e puntando nuovamente su San Siro. La Fondazione Fiera ha cercato di trattare per una penale di risarcimento per chiudere immediatamente la situazione generatasi (si parlava di circa dieci milioni di euro) ma l’accordo non è mai stato trovato e l’ente di Benito Benedini ha deciso di citare in Tribunale il club di Silvio Berlusconi.

A quanto ammontano i danni? A fare i conti è lo stesso Benedini: “C’è stato recato un danno che è facile da calcolare in termini economici. Stiamo parlando di un’area in diritto di superficie per cinquant’anni. Si tratta di moltiplicare per 50 la differenza tra le entrate promesse e sottoscritte e quelle reali. Ovviamente le cifre di ciascun anno vanno riportate al valore attuale. Per risolvere la questione il Milan poteva o formalizzare il diritto di recesso, da loro stessi richiesto e sottoscritto, o formalizzare una transazione monetaria, via da loro stessi percorsa ma poi abbandonata, oppure affidarsi a un arbitrato, come da stessa richiesta di A.C. Milan”. Vista fallita anche quest’ultima strada, la Fondazione ha deciso di fare causa. Per mitigare il danno che ci è stato causato da A.C. Milan stiamo cercando di chiudere con Vitali, il secondo classificato tra le manifestazioni di interesse con il progetto polifunzionale Milano Alta “.

Un passo indietro che rischia di costare davvero tanto al Milan in termini di immagine e non solo.

 

 

Stefano Pellone
Stefano Pellone
Parte-nopeo e parte bolognese, ha collaborato a vari progetti editoriali e sul web (Elisir, Intellego, Melodicamente). Ha riscoperto il piacere del calcio guardando quello femminile.

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