Rugby League internazionale: all’Inghilterra gara 1 della Serie con la Nuova Zelanda (26-12)

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Finalmente, dopo 5 anni di attesa, l’Inghilterra di rugby league batte un top team a livello internazionale. Grande affermazione dei ragazzi di Steven McNamara, che davanti ai 23 mila di Hull hanno piegato la Nuova Zelanda con punteggio di 26-12. Kiwis falcidiati dalle assenze ma deludenti anche negli uomini migliori, Luke a parte.

Seconda tappa del tour europeo dei neozelandesi, la risposta del rugby a XIII agli All Blacks di nuovo campioni del mondo. Nel weekend passato, suggestivo e importante successo in casa dei Leeds Rhinos (16-34), nella gara dell’addio a Headingley di diverse leggende dei campioni d’Inghilterra.

Rispetto alla gara di Leeds, Nuova Zelanda arrembante sin dall’inizio al KC Stadium. Bene soprattutto al largo e negli offload, tourists subito a segno con Harris e Moa al 7′ e 17′; come sempre, la sensazione che gli inglesi mal s’accoppino all’intensità di chi gioca tutto l’anno nella NRL e atmosfera a metà tra ovattata e spaventata, certo meno rumorosa del previsto vista l’astinenza di due anni di football internazionale in Inghilterra.

A suonare la carica è, poco prima della mezzora, Hodgson, uno che il suo rugby lo gioca in Australia con i Camberra Raiders: fondamentale la staffetta dell’ex Hull FC e KR col veterano Roby, nel delicato ruolo di tallonatore. Bianchi fortunati in certe chiamate arbitrali (ma Ben Thaler è apparso sereno nella sua imparzialità), a punti al 36′ con Ferres (12-12 al riposo).

Dagli spogliatoi i Kiwis escono frenetici e pasticcioni: pack imbarazzante (dall’altra parte soprattutto Tom Burgess non fa rimpiangere i fratelli) ed errori alla mano, uno dopo l’altro. Il conto delle penalità inizia a sorridere all’Inghilterra e Widdopp, il mediano più talentuoso in gara viste le assenze di Foran e Johnson dall’altra parte, è bravo a non strafare nel gioco al piede, a controllare i ritmi. La partnership con Williams, che solo un anno fa iniziava la sua avventura da titolare a Wigan, funziona alla grande e i padroni di casa volano: ancora Ferres all’ora di gioco e capitan O’Loughlin – alla 400esima partita da professionista in carriera – vanno oltre: 26-12, 1-0 nella serie e appuntamento per sabato pomeriggio allo Stadio Olimpico di Londra.

Altrove, fine settimana importante per il profilo internazionale del gioco: Libano qualificato alla Coppa del Mondo 2017 grazie alla doppia vittoria in Sudafrica (12-40 e 16-50), Scozia costretta ad abdicare a livello continentale e Galles col vento in poppa. Malissimo i francesi, maltrattati dall’Inghilterra sabato scorso a Leigh (84-4) e battuti 14-6 al Cardiff Arms Park nella European Cup: la colonia dei Catalans non basta più e l’ammissione di Tolosa alla League One inglese pagherà solo lungo periodo. Tempi duri per il rugby treiziste e le tensioni tra il lo staff della nazionale e i Dragons non aiuteranno a uscire dalla crisi.

Matteo Portoghese
Matteo Portoghese
Sardo classe 1987, ama il rugby, il calcio e i supplementari punto a punto. Già redattore di Isolabasket.it e della rivista cagliaritana Vulcano, si è laureato in Lettere con una tesi su Woody Allen.

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