US Open 2015, semifinali: Djokovic e Federer si giocheranno il titolo

-

La prima semifinale del tabellone maschile degli US Open 2015 ha visto un solo mattatore in campo: Novak Djokovic. Il n.1 al mondo ha impartito un dura lezione di tennis a Marin Čilić, l’ennesima dopo lo 6-0, 6-3 di Montecarlo e il 6-1, 6-1 del Masters di Londra passato: sul cemento di New York il serbo si impone un netto 6-0, 6-1, 6-2 in un’ora e venticinque minuti.

Prestazione molto positiva di Djokovic anche se è complicato stabilire una precisa linea di confine tra i suoi meriti e i demeriti tecnico-psicologici del campione in carica: troppi errori da fondo campo e gratuiti hanno permesso al serbo di trasformare una semifinale di questo livello in poco più che un adempimento sportivo, o un allenamento.

Il pubblico statunitense era schierato dalla parte del più debole avendo riposto in Čilić ogni speranza per un match lungo e soddisfacente il caro-prezzi di Flushing Meadows. Così non è stato, Djokovic ha ceduto il turno di battuta una sola volta (quarto game del terzo set) e conquistato il 76% di punti con le prime palle: da annotare i suoi 16 vincenti e i 37 errori non forzati di Čilić.

Il numero 1 del mondo giocherà domenica la finale Slam numero 18 (raggiunto Pete Sampras), la sesta a New York e il suo avversario sarà lo stesso della sua prima volta allo US Open ovvero Roger Federer. Lo svizzero ha fatto suo il derby contro Stan Wawrinka vincendo con il punteggio di 6-4 6-3 6-1 affermando un netto dominio sul connazionale.

Wawrinka è rimasto in partita fino al break nel secondo set, dopodiché ha fatto da sparring partner a Federer che ha mostrato ancora una volta la sua straordinaria forma fisica. Il numero 2 del mondo torna così in finale agli US Open dopo sei anni, così come sei potrebbero diventare i suoi titoli nello Slam americano. Djokovic permettendo.

Clicca QUI per il tabellone completo.

Alessandro Legnazzi
Alessandro Legnazzi
Zeneize d'adozione. Da sportivo e (presunto) giornalista nasce nei court di tennis folgorato dagli scritti del maestro Gianni Clerici; scopre d'avere un cuore grande così e si dedica anche al calcio.

Quella volta che il Lugano sbancò San Siro, facendo lo sgambetto...

In assenza di calcio giocato, con lo stadio di Lugano (e non solo deserto), vale la pena di rispolverare qualche ricordo, anche di carattere...
error: Content is protected !!