Diamond League, Roma: Gatlin cancella Bolt nei 100 m

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Roma spalanca le porte al quarto appuntamento della Diamond League: la carovana dell’atletica entra in Europa dopo le tappe asiatiche di Doha e Shanghai e quella statunitense di Eugene, Oregon. La risposta del pubblico è buona, lo stadio Olimpico è gremito in ogni ordine di posto nel primo anello mentre denuncia qualche largo vuoto nella parte superiore (del resto è normale, il giovedì sera non è propriamente adatto alle folle). A bordo pista presente Antonietta Di Martino, l’ex atleta delle Fiamme Gialle che ieri ha annunciato il ritiro dalle corse.

Nel primo pomeriggio si scende subito in pedana con la finale maschile di getto del peso: a vincerla, manco a dirlo, è stato il campione del Mondo ed Europa in carica David Storl con 21,46 m. Alle sue spalle non bastano i personali stagionali di Jordan Clarke (21.28) e Tomáš Staněk (20.64). Le donne entrano in gara alle 17.45 con il salto in lungo: si segnalano ben cinque personali per le dieci atlete in gara. Con un 6.89 vince l’incantevole russa Darya Klishina davanti a Shara Proctor (6.85 m) e alla tedesca Sosthene Moguenara (6.8).

Sandra Perković trionfa nel lancio del disco con 67.92 m stabilito al secondo tentativo, dietro di lei l’australiana Dani Samuels (65.42 m) e la cubana Yaime Pérez con un misero 65.30. Tra gli uomini non c’è gara nel salto con l’asta: vince, come da pronostico, Renaud Lavillenie con 5.91 m ben distante dal 6.05 di Eugene e dei tentativi di record del mondo. Convincente prova di Vítězslav Veselý nel giavellotto: il ceco batte Julius Jego (Kenya) e Keshorn Walcott (Trinidad e Tobago) con la distanza di 88.14 m, va sottolineato il personale stagionale fissato da Norbert Bonvecchio (79.45).

I 200 m femminili sono stati vinti dall’americana Janeba Tarmoh con 22”77, gli altri due gradini del podio sono stati occupati dalle giamaicane Stewart (22”88) e Facey (22”91); nei cento ostacoli vince Shakira Nevils con 12”52. Kejelcha è il signor 5000 piani, la Kiyeng conquista il primo posto nei 3000 ostacoli e Jenny Simpson nei 15000 m. Nessun problema per Francena McCorory nei 400 ostacoli con 50”36.

Il salto in alto premia la spagnola Ruth Beitia, bronzo mondiale a Mosca 2013, con due metri netti. Cuba trionfa nel salto triplo con una tripletta firmata da Pedro Pablo Pichardo (17.96 m che straccia il meeting record del 1998 di 17.60 di Jonathan Edwards), Alexis Copello ed Ernesto Revé. Doppietta statunitense nei 400 ostacoli uomini con Johnny Dutch (48”13) e Michael Tinsley, terzo piazzamento per il portoricano Javier Culson, ultimo Leonardo Capotosti con 50”01.

Restando nella velocità, l’etiope Mohammed Aman stacca Nijel Amos al traguardo degli 800 m piani per soli quattro centesimi. Sorpresa nei 200 m piani con Lykourgos-Stefanos Tsakonas: il greco, con 20”09 stacca Christophe Lemaitre (20”28) e Harry Adams (20”32). Il mattatore dei 100 m è Justin Gatlin che con un 9”75 cancella di un centesimo il record del meeting stabilito da Usain Bolt nel 2012: secondo Vicaut, terzo Rodgers a pari tempo ma premiato dal photofinish.

Alessandro Legnazzi
Alessandro Legnazzi
Zeneize d'adozione. Da sportivo e (presunto) giornalista nasce nei court di tennis folgorato dagli scritti del maestro Gianni Clerici; scopre d'avere un cuore grande così e si dedica anche al calcio.

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