Stroppa dopo Pavia-Südtirol: “Errori da principianti sui primi due gol”

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Se non è un record poco ci manca. Una panchina, una sconfitta e una promozione. In questa pazza Lega Pro succede di tutto e il contrario di tutto: succede che il Südtirol conquisti la permanenza in categoria perdendo 3-2 a Pavia in una partita che in molti ricorderanno per la sua incertezza e spettacolarità in certi tratti. “Sì, ma lo considero un mero dato statistico: il mio lavoro in questa settimana è stato quello di invertire l’aspetto nervoso della squadra perchè Adolfo Sormani l’ha allenata bene dal punto di vista atletico. Ho accettato questo incarico perchè conosco bene alcuni giocatori e ho seguito la squadra anche quando allenato in altre piazze” sottolinea Giovanni Stroppa.

L’ex centrocampista di Milan, Udinese e Genoa, tornato sulla panchina tirolese in settimana per la seconda volta in carriera dopo il settimo posto raggiunto nella stagione 2011-2012, analizza i momenti salienti del match andato in onda allo stadio Pietro Fortunati: “La partita è stata interpretata bene ma ho visto troppi errori individuali e degli aspetti negativi da veri dilettanti, cose da settore giovanile: non si può consentire a un giocatore di qualità come Pederzoli di entrare in area, spostarsi il pallone a suo piacimento, saltare tre giocatori e fare assist. Di positivo dico che la squadra ha reagito bene nei momenti difficili sul campo della seconda in classifica, niente male: il secondo gol di Ferretti ci poteva tagliare le gambe, lo stesso si dica per il 3-1 ma siamo stati bravi a non mollare“.

Infine, Stroppa valuta il lavoro futuro da svolgere in questo club cui deve molto: “Vedo molti aspetti da limare ma probabilmente non ci sarà il tempo per farlo in questa annata dato che mancano solo due partite alla fine della stagione regolare“. Vero, tempus fugit anche per chi in una sola panchina ha stabilito un record.

Alessandro Legnazzi
Alessandro Legnazzi
Zeneize d'adozione. Da sportivo e (presunto) giornalista nasce nei court di tennis folgorato dagli scritti del maestro Gianni Clerici; scopre d'avere un cuore grande così e si dedica anche al calcio.

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