Udinese, Stramaccioni: “La cosa migliore di oggi? L’applauso del nostro pubblico”

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Nel giorno della sua centesima partita in Serie A, vinta per 2-1 al Friuli contro il Milan, Andrea Stramaccioni si è presentato alla consueta conferenza stampa post partita. Queste le sue principali dichiarazioni:

Se è stata la migliore Udinese dell’anno? Sicuramente è stata la miglior prestazione dal punto di vista del gioco, non frutto di estemporaneità, ma perché abbiamo fatto ciò per cui abbiamo lavorato. Tante volte siamo andati in vantaggio, oggi però abbiamo continuato ad attaccare. Questo è fondamentale, perché un gol poi lo puoi sempre prendere. La cosa che mi interessa di più è l’applauso che il pubblico ci ha dedicato a fine partita.

Il mix tra giovani ed esperti è il nostro segreto. Domizzi, Danilo, Pinzi e Di Natale possono aiutare i ragazzi a crescere. Oggi voglio citare Widmer, Allan, ma soprattutto Guilherme, che nella posizione da “secondo volante”, sulla quale stiamo lavorando da molto tempo, ha fatto molto bene.

3-5-2 e 4-3-1-2 sono i moduli che abbiamo utilizzato di più quest’anno. Penso che questi siano i moduli più utilizzati in Serie A, Serie A che mai come in questa stagione è all’insegna della duttilità tattica: penso, per esempio, a Juventus e Fiorentina.

L’aspetto mentale è importante, oggi però la partita l’abbiamo impostata sull’aggressività, sulla squadra alta e abbiamo avuto una condizione fisica invidiabile per 90′. Se ti adegui al ritmo del Milan, i rossoneri possono farti girare la testa con le loro qualità. Noi soffriamo di più le squadre che si chiudono e giocano palla lunga, ma lavoreremo anche su questo.

Pippo? Sono suo amico, sono solidale con lui. Pippo è una persona per bene, un grande lavoratore ed è stato un grande giocatore. Milano è una piazza che richiede molto, gli auguro una grande fortuna ma non ho dubbi sul fatto che farà bene.

Il centrocampo di oggi era un mix di corsa, qualità ed esperienza. Tra le partite giocate con due punte, quella di oggi è stata senz’altro la migliore. La chiave della vittoria è stata l’aggressività e l’intensità che abbiamo mantenuto per tutto il corso della partita. Ora godiamoci i complimenti fino a mezzanotte e poi testa all’Inter.

Stefano Tomat
Stefano Tomat
Nasce nel 1987 a Udine, gioca a calcio da quando ha 6 anni. Laureato in Relazioni Pubbliche e Comunicazione Integrata per le Imprese e le Organizzazioni.

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