Rooney è croce e delizia dell’Inghilterra: Estonia battuta di misura (0-1)

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Nonostante il dato del possesso palla, all’Inghilterra servono 74′ per scardinare il fortino di un’Estonia tutto cuore e difesa. Primo tempo dai buoni ritmi e ripresa condizionata dall’espulsione di Klavan per somma di ammonizioni. Rooney croce e delizia degli inglesi: prima spreca, poi la risolve su punizione. 

L’avvio degli estoni, reduci dal ko di misura in Lituania e spinti dal buon supporto vocale del pubblico della Le Coq Arena, illude: Zenjov coglie impreparata la difesa inglese, fugge via e la spara a lato alla destra di Hart. Da lì in poi il portiere del Manchester City, protetto da una difesa invero poco impensierita, non correrà alcun pericolo, complice il baricentro bassissimo dei padroni di casa. Pehrsson, transitato da Bradford da calciatore, fa rinculare i suoi all’indietro, a creare densità e intasare gli spazi. Inghilterra a suo agio per mezzora: intensità e ritmi alti – ben diversi da quelli del mondiale brasiliano – stordiscono un avversario povero tecnicamente e costantemente in pericolo. A turno Lallana e Welbeck spaventano Pareiko, ma i più grandi errori li commette Rooney, imbeccato da Wilshere al 15′ ma in generale poco risolutivo sui palloni che scottano. Dopo la mezzora l’Estonia prende coraggio e sfida gli inglesi in campo aperto, palesando tuttavia limiti nella singola e semplice giocata.

Rooney Inghilterra EstoniaScoppiettante l’avvio di ripresa: al 47′ Delph va via e Klavan, già ammonito, lo mette giù. Non esita Strahonja e l’Estonia, dopo un primo tempo difensivo, rimane in 10. Da qui in poi è un monologo dell’Inghilterra, che fa suo il possesso palla e spinge indietro un’Estonia incapace di ripartire. A scardinare il fortino, dopo diverse occasioni sbagliate, è il capitano, l’uomo più discusso: è il 74′ quando, dalla piazzola, Rooney la manda oltre il non incolpevole Pareiko e risparmia a Hodgson un po’ di sudate. L’ultimo quarto d’ora sigilla il successo di misura di un’Inghilterra vincente ma da valutare contro nazionali di maggiore spessore.

ESTONIA-INGHILTERRA 0-1 (0-0)

Estonia (4-1-4-1): Pareiko 5; Jääger 5.5, Klavan 4.5, Morozov 6, Pikk 6; Mets 5.5; Antonov 6, Vassiljev 5 (46′ Lindpere 6), Vunk 5.5 (83′ Kruglov sv), Zenjov 5 (80′ Ojamaa sv); Henri Anier 6. A disp.: Aksalu, Londak, Bärengrub, Kams, Artjunin, Dmitrijev, Teniste, Saag, Hunt. All. Pehrsson
Inghilterra (4-3-1-2): Hart 6; Chambers 6, Cahill 5, Jagielka 6.5, Baines 6; Wilshere 6, Henderson 6 (64′ Sterling 5), Delph 5.5 (61′ Oxlade-Chamberlain 6.5); Lallana 5.5; Welbeck 6 (80′ Lambert sv), Rooney 6. A disp.: Forster, Foster, Clyne, Gibbs, Shelvey, Milner. All. Hodgson
Arbitro: Marijo Strahonja (Croazia)
 Marcatore: 74′ Rooney
Note – Ammoniti: Klavan (E), Baines, Henderson, Wilshere (I). Espulso: Klavan (E) al 47′ per doppia ammonizione.

Matteo Portoghese
Matteo Portoghese
Sardo classe 1987, ama il rugby, il calcio e i supplementari punto a punto. Già redattore di Isolabasket.it e della rivista cagliaritana Vulcano, si è laureato in Lettere con una tesi su Woody Allen.

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Sfrontato, vincente, preparato, antipatico, fascinoso, linguacciuto... Su di lui sono stati spesi fiumi di inchiostro perchè non è un allenatore come gli altri. Forse...
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