Catania Calcio Femminile, il bilancio di fine stagione di Mister Scuto

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Dodici incontri disputati, dieci dei quali vinti e due pareggiati, nessuna sconfitta per un totale di 32 punti ottenuti. Questi sono i numeri finali della stagione 2013/2014 per il Catania che ha concluso al primo posto la sua corsa nel campionato regionale di Serie C guadagnandosi così la promozione in B. Indubbiamente una posizione che ha sorpreso tutti, soprattutto chi sosteneva ad inizio stagione che una giovane squadra come quella rossoazzurrapoteva al massimo ambire ad un 3°- 4° posto.Ed invece a suon di gol (39) e di vittorieil Catania ha raggiunto il miglior risultato possibile regalando emozioni e divertimento al suo pubblico sotto la guida di Mister Scuto. E chi meglio del tecnico rossoazzurro può fare un bilancio della stagione.

Partiamo quindi proprio con una chiacchierata con lei Mister, se dovesse fare una lista, quali sono stati i punti di forza del Catania?

“Senza dubbio la gioventù. Queste ragazze hanno più passione, voglia d’imparare, sono più ricettive e questo fa la differenza. Se da una parte mancavamo di esperienza, dall’altra abbiamo compensato con l’impegno e la voglia,perchè la qualità, il talento non mancano e sono stati elementi fondamentali per trovare l’equilibrio. Certo questa promozione è stata una sorpresa anche per noi ma con il lavoro continuo e l’umiltà, i risultati poi arrivano. Per tutto il campionato abbiamo avutoun altro passo soprattutto mentale, ogni gara è stata giocata come fosse una finale, con la voglia di mettersi sempre in mostra gestendo anche la pressione e la tensione. Sono stati tanti i punti di forza ma prima di ogni cosa la voglia di questo gruppo di crescere.”

Il vostro campionato è partito con due pareggi consecutivi dopo i quali c’è stata una netta accelerazione che ha condotto a 10 vittorie di fila, cos’è cambiato dopo le prime due gare?

“Il primo pareggio è stato il frutto di un approccio non ancora al meglio di tutta la squadra anche se con il Venetico avevamo già vinto in Coppa. Poi l’altro pari è arrivato contro il Capo D’Orlando, una delle squadre migliori del campionato e quel risultato ci ha fatto capire che avevamo tutte le carte per fare bene. Le ragazze si sono rese conto che un pareggio con la più temuta era l’occasione per accelerare e provare a dar fastidio fino alla fine. Da questa convinzione sono arrivati i risultati successivi.”

Torniamo ai bilanci…I numeri parlano chiaro, tante le reti segnate e una difesa solida che ha concesso davvero poco, il segreto del successo è dunque un equilibrio perfetto tra i reparti?

“L’equilbrio va sempre ricercato in una squadra che vuole competere ad alti livelli. Fortunatamente abbiamo due portieri in rosa entrambe molto valide che ci hanno permesso una certa solidità nel reparto difensivo. In difesa abbiamo adattato molto spesso elementi che hanno nelle loro corde un altro ruolo ma anche in questo caso le ragazze hanno saputo dare il massimo crescendo sotto il profilo tecnico e atletico. L’attacco invece come il centrocampo è molto forte e lo hanno dimostrato gara dopo gara. Insomma è stata un’annata ottima ma è solo l’inizio per questo gruppo, di questo ne sono convinto.”

Il momento forse più critico del campionato è stato lo scontro diretto con la Virtus Capo d’Orlando che vi ha poi permesso il sorpasso in classifica grazie ad una rete di Tomasello in zona Cesarini. In quella gara ci si aspettava il crollo mentale da parte di una squadra giovane come il Catania e invece avete lottato fino all’ultimo facendo la differenza sul campo. Cosa avevate in più?

“Tutti i presenti a quella sfida hanno assistito ad un costante assedio da parte nostra. Abbiamo costruito tanto durante l’arco dei 90’ e avremmo potuto chiuderla molto prima, sono state tante le occasioni non sfruttate ma non abbiamo smesso di crederci fino all’ultimo. Nei numeri abbiamo dominato ma la vittoria è arrivata grazie alla perseveranza e alla fiducia nei nostri mezzi. Loro si sono accontentate mentre noi abbiamo corso il rischio, è andata bene con un pizzico di fortuna che non guasta mai.”

Guardando oltre il proprio cammino, un commento sulle altre squadre del campionato? 

“Va detto che il campionato di Serie C è un pò come un torneo per chi ama questo sport ma non può praticarlo a 360° con impegno costante anche durante la settimana e ovviamente ne risente anche lo spettacolo. La differenza atletica si nota soprattutto in squadre con una rosa meno giovane che poi risentono nella condizione fisica e quindi anche nei risultati. Il Capo D’orlando è sicuramente la realtà più solida a livello giovanile, insieme alla nostra società rappresentano gran parte del vivaio della Sicilia e anche per questo la lotta per il vertice è stata più sentita. Ora disputeranno i Play off poi le rincontriamo in semifinale di Coppa Sicilia, saranno molto motivate a vincerla ma noi non saremo da meno.”

Le grandi soddisfazioni sono arrivate da tutta la squadra, fin dall’inizio avete voluto investire nelle giovani e dalle singole giocatrici all’intero gruppo ogni elemento della rosa è cresciuto e migliorato durante la stagione. Cosa è servito per amalgamare un gruppo nuovo formato da tanti giovani talenti?

“Due anni fa dopo la rinuncia alla Serie A2 con il Camaleonte Calcio, ho chiamato le giovani, tutte le ragazze che con me avevano già dimostrato di poter far bene e di avere le caratteristiche per un progetto nuovo. Siamo dovuti ripartire dal campionato minore ma nonostante questohanno accettato, capito i tempi, e poi si sono calate nel campionato, hanno saputo aspettare il momento giusto e già lo scorso anno vincendo la Coppa Sicilia sono arrivate le prime soddisfazioni. Questa stagione siamo ulteriormente cresciuti raggiungendo le semifinali di Coppa e ottenendo la promozione in B. Quando si punta sui giovani c’è bisogno di pensare a lungo termine, avere la pazienza per crescere, poi i risultati arrivano, come ogni buon investimento seguito dalle giuste attenzioni nella gestione.”

Per quel che concerne il futuro, cosa bolle in pentola per la prossima stagione?

“Sicuramente continueremo a puntare sulle giovani, perchè il nostro progetto è basato su questo e per noi resta un punto fondamentale nella nostra società. Poi come insegna Mister Sbardella che con l’Under 17 ha ottenuto uno storico terzo posto meravigliando il mondo con i talenti delle nostre giovani calciatrici, non possiamo non puntare su elementi validi aiutandole a crescere dal punto di vista fisico, atletico e umano. Il ricambio generazionale tiene viva la società e anche lo sport, le ragazze vanno valorizzate e questo è importante per noi e ci crediamo fermamente.Vogliamo puntare al futuro e per farlo servono le giovani, sono loro che danno la possibilità di creare le squadre del domani. Certo non è facile, l’Italia purtroppo dimostra in tanti settori di essere arretrata e tutto a danno dei più giovani, ma questo non ci impedisce di iniziare a fare qualcosa per cambiare le cose e sono sicuro che anche il prossimo anno questo gruppo dimostrerà il proprio valore e conquisterà la salvezza nonostante il divario di esperienza.”

In attesa delle interviste con le protagoniste del Catania, molte delle quali attualmente impegnate con la Rappresentativa di Sicilia, ringraziamo Mister Scuto per la disponibiltà e collaborazione.  

Stefano Pellone
Stefano Pellone
Parte-nopeo e parte bolognese, ha collaborato a vari progetti editoriali e sul web (Elisir, Intellego, Melodicamente). Ha riscoperto il piacere del calcio guardando quello femminile.

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