Russia, 16/a giornata: la Lokomotiv frana in Siberia, lo Zenit ringrazia

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Il successo sullo Spartak Mosca aveva lanciato la Lokomotiv all’inseguimento dello Zenit, la sconfitta odierna col Tom Tomsk riporta i ferrovieri con i piedi per terra. Un pesante passo falso, soprattutto con il concomitante complesso impegno della capolista proprio in casa del sopracitato Spartak, nella sfida più sentita del paese.

In due partite col Tom la Lokomotiv ha racimolato la miseria di un punto e non è mai riuscita a trafiggere la porta difesa quest’ogg dall’estremo difensore ceco Vasek. A conti fatti, sono molti i passi falsi patiti con le squadre cosiddette piccole: ecco spiegato il distacco dallo Zenit impegnato comunque su più fronti e quindi meno agevolato in fase di preparazione delle partite e di recupero fisico e mentale. Sottolineando le mancanze che stanno impedendo alla Lokomotiv di essere in vetta e di aver messo ampio fieno in cascina per un posto in Champions League bisogna comunque esaltare i meriti di Kuchuk: il tecnico bielorusso, che al termine del successo nel derby sullo Spartak era scivolato in conferenza stampa (“Con o senza tifosi a me cambia poco”) ha dato un’impronta alla squadra, riuscendo dove Rakhimov, Couceiro e Bilic avevano fallito. E quest’anno la sua Lokomotiv ha dimostrato di essere, quantomeno fino ad ora, una squadra solida, concreta, quadrata, meritevole di un piazzamento nelle coppe europee.

Dal canto suo il Tom ritorna alla vittoria dopo cinque incontri (due pareggi e tre sconfitte), disputati comunque contro avversari di un certo livello (ad esempio le prime due della classe, con l’ottimo punto conquistato proprio all’andata sul campo della Lokomotiv). E’ una vittoria pensate, anche se la salvezza diretta è lontana e i play out sembrano essere l’obiettivo massimo raggiungibile per i siberiani. Certo, per come avevano iniziato la situazione è ben più rosea delle aspettative.

Il vantaggio del Tom Tomsk è pressochè immediato e permette alla squadra di casa di poter gestire al meglio l’incontro. Sugli sviluppi di una rimessa laterale si scatena una mischia in area, Denisov spazza male di testa e consegna la sfera a Bashkirov, il quale con un bellissimo destro di prima intenzione gela l’impotente Abaev.

Il gelo di Tomsk (sebbene in Italia la sfida inizi alle 10:30 in Siberia è già tardo pomeriggio) e il gol, locuzione voluta, preso a freddo ghiacciano le idee ai ferrovieri, sbriciolando la fiducia e l’esaltazione (forse troppa) maturata dopo il grande successo nello scontro diretto con lo Spartak. E, paradossalmente, è il Tom che continua a fare la partita, trovando al 40′ il raddoppio: Golyshev sente un sospiro di Durica sulla sua schiena e sviene in area, per il direttore di gara Kazartsev è calcio di rigore. Ignatovich, scuola Zenit, si incarica della battuta e non fallisce.

La situazione della Lokomotiv è complicata, ma prima dell’intervallo c’è un ulteriore guaio per gli uomini di Kuchuk. Tarasov entra in maniera scomposta su Bordachev e viene espulso per doppia ammonizione da un contestato Kazarstev. Dopo le polemiche di Belenov prima (squalificato peraltro per tre mesi) e di Shirokov poi (dopo l’1-1 con l’Amkar definì un “clown” Karasev, salvo poi ritrattare sull’effettivo significato del termine) un’altra prestazione insufficiente da parte di un arbitro, l’ennesima. Totalmente inadeguato, per non andare oltre, il “lavoro” fino ad ora svolto dal capo dei fischietti Rosetti.

Nella ripresa la Lokomotiv fatica a creare reali pericoli alla porta avversaria. Nemmeno l’ingresso di Boussofa riesce a dare inventiva ad una sterile fase offensiva, e il risultato finale non è altro che una logica conseguenza di quanto visto in campo. Un manto erboso molto sofferente quello del Trud Stadion, ma l’inverno in Siberia è ormai alle porte.

“Mi scuso con i compagni, ho rivisto l’espulsione e ho avuto la conferma che non c’era nulla! L’arbitro non aspettava altro che una situazione dubbia per cacciarmi!” Queste le parole di Tarasov alla fine della gara.

TOM TOMSK-LOKOMOTIV MOSCA 2-0 (2-0)

MARCATORI: 4′ Bashkirov, 38′ Rig. Ignatovich

Tom Tomsk (4-3-3): Vasek, Milanov (83′ Terentjev), Bordachev, Jiranek, Rykov, Ignatovich, Mureshan, Bashkirov, Portnyagin, Golyshev (88′ Pinter), Panchenko (79′ Astafjev), . A disp.: Chebanu, Omelyanchuk, Salata, Sorokin, Cherevko, Komkov, Bazhenov. All.: Baskakov.

Lokomotiv Mosca (4-4-2): Abaev, Corluka, Shishkin, Durica, Denisov, Diarra, Grigorjev (63′ Boussoufa), Samedov (85′ Miranchuk), Tarasov, Caicedo (46′ Tigorjev), N’Doye.. A disp.: Kresic, Mikhailik, Burlak, Yanbaev, Ozdoev, Obinna, Maicon. All.: Kuchuk.

Arbitro: Vasilij Kazartsev (San Pietroburgo).

Ammoniti: Milanov (T), Tarasov, Tigorjev, N’Doye (L)-Espulsi: Tarasov (L)

 

Michael Braga
Michael Braga
Grande appassionato di calcio russo, tifoso dello Zenit San Pietroburgo. Estimatore del calcio giocato nei luoghi meno nobili e più nascosti, preferirebbe vedere un Torpedo-Alaniya rispetto a uno Juventus-Milan.

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