Barbara Bonansea, il primo passo per far emergere il calcio femminile

-

Presentato questa mattina al circolo della Stampa Sporting Club di Torino, il “progetto” che ruota attorno alla figura della calciatrice Barbara Bonansea e che ha come obiettivo principale la diffusione sempre più ampia del calcio femminile in Italia.

L’idea si sta sviluppando tramite l’apertura (avvenuta in estate) del sito web dedicato alla giocatrice ex Torino, ora al Brescia, e dei suoi profili sui social network, e punta ad ampliare la comunicazione per spronare l’intero movimento a emergere e raggiungere una visibilità ampia quanto nel resto d’Europa o negli Stati Uniti” (come ha spiegato l’addetto stampa di Bonansea, Edoardo Brunetti). Si tratta di un primo passo, certo, e di un progetto che può funzionare solo nel tempo, passando attraverso eventi sportivi e non organizzati di tanto in tanto (anche una piccola anticipazione su qualcosa in cantiere insieme alla squadra maschile della Juventus) ma che qualcuno doveva avviare.

“Vuol dire voler provare a cambiare le cose. Non parlare solo di me, ma di tutto il movimento del calcio femminile. È un progetto a lungo termine, sicuramente complicato, ma sono davvero contenta di fare il primo passo, sento che questo è ciò che serviva”, ha spiegato Barbara nel corso della conferenza, durante la quale sono intervenuti anche Katia Serra (AIC), Roberto Scrofani (CONI), Stefano Gallo (ass. allo sport della città di Torino), Walter Paro (per Primato Sport) e Charlie Cremonte (Special Olympics).

Proprio Katia Serra, con una carriera calcistica a sua volta di grande livello alle spalle, ha rimarcato l’importanza di quest’iniziativa e della necessità che si facciano passi in avanti nella considerazione del calcio femminile: “Il problema del vincolo dei 25 anni è serio e ci vorranno altre battaglie per riuscire a eliminarlo. Ma oltre a questo, più in generale, il calcio femminile dev’essere considerato una risorsa, paradossalmente anche per il calcio maschile. Ciò che emerge ed è sempre emerso dalle competizioni di calcio femminile, è l’assoluto rispetto del fair-play e delle regole e la vera passione che le ragazze mettono in campo. Ecco perché il progetto che coinvolge Barbara Bonansea può essere qualcosa di molto importante per il movimento”.

Inoltre, a margine della conferenza stampa, anche qualche domanda sulla stretta attualità agonistica. “Per quanto riguarda la Nazionale, le prossime due partite (contro Estonia e Macedonia, ndr) dovrebbero essere alla nostra portata. Il cammino è lungo e la Spagna potrebbe darci del filo da torcere, ma noi puntiamo a chiudere in testa al girone”, mentre sul campionato: “A Brescia voglio vincere lo scudetto e giocare la Champions League l’anno prossimo, è il nostro obiettivo”. Qualche parola anche sullo stato del calcio femminile in generale: “L’arrivo di giocatrici straniere in Italia è qualcosa di importante, perché ci permette di avere più visibilità dato che in Europa il nostro è uno sport molto più seguito. Però il rischio è certi acquisti diventino un blocco per le giocatrici italiane che tentano di emergere. Per quanto riguarda Sara Gama e Raffaella Manieri (passate rispettivamente al Paris Saint Germain e al Bayern Monaco in estate, ndr), le conosco bene e sono molto felice per loro. Quando arrivano certe occasioni credo si debbano cogliere al volo e trasferirsi in Club così importanti è una gran cosa”.

Infine, importanti accenni a Special Olympics, rivolto a programmi sportivi di allenamento e gare che coinvolgano ragazzi e adulti con disabilità, e Torino 2015, il progetto di diffusione di tutti gli sport sul territorio della città, di cui Barbara è orgogliosa testimonial. Insieme al sito web, è da poco nato anche il fan club che conta già 400 iscritti, e per il quale le informazioni sono reperibili dal sito web della calciatrice.

per info eventuali:
sito web Barbara Bonansea, http://www.barbarabonansea.com/
fan club, http://www.barbarabonansea.com/bb-club/fan-club
Special Olympics, http://www.specialolympics.it/
Torino 2015, http://www.torino2015.it/

Antonio Cunazza
Antonio Cunazza
Torinese, classe 1983. Da piccolo voleva vedere Wembley e il Maracanã, gli manca ancora il secondo. Toro e Arsenal nel cuore, sta fra un tackle di Gilberto Silva e Tony Adams che chiama il fuorigioco.

MondoPallone Racconta… Tutti in ritiro!

  Il pessimo inizio di stagione del Milan ha portato la dirigenza rossonera a rispolverare un vecchio rimedio per riacquistare concentrazione e cattiveria agonistica: il...
error: Content is protected !!