Dopo tutte le pressioni mediatiche degli ultimi mesi, anche lui stesso inizia ad accettarlo. Trapattoni l’ha ammesso nella conferenza stampa odierna, alla vigilia della sfida contro l’Austria di domani, per la corsa al Mondiale 2014: “Non mi aspetto di proseguire da allenatore dell’Irlanda, dopo il termine di queste qualificazioni. Non mi aspetto mi venga rinnovato il contratto”. Sembrerebbe quindi volgere al termine l’esperienza (in ogni caso positiva) del Trap alla guida della nazionale irlandese e per il futuro si fanno già i nomi, tra gli altri, di Martin O’Neill e Roy Keane.
Dopo la sconfitta interna con la Svezia di venerdì scorso, che ha di fatto tagliato fuori i “verdi” dalla corsa verso il Brasile, le ultime tre sfide in calendario sembrano più che altro un’inutile fatica, che rischia anzi di creare ulteriori malumori (Austria e Germania in trasferta, Kazakistan in casa). “Sono convinto che in questi 5 anni abbiamo fatto comunque un ottimo lavoro. Siamo stati fortemente penalizzati nello spareggio con la Francia per i Mondiali 2010 e ci siamo qualificati agli Europei dell’anno scorso (non succedeva dal 1988, ndr). Ora abbiamo la possibilità di chiudere al terzo posto in un girone per noi molto difficile, il che non mi sembra un risultato negativo. In questi anni abbiamo anche affrontato il ricambio generazionale della squadra e fatto emergere nuovi giocatori”.
Lapidario, infine, il commento del tecnico alla domanda di un giornalista (“Ha pensato di dimettersi prima che finisca il girone di qualificazione?”): “Io? No, mai.”
