Confederations Cup 2013, Giappone-Messico: precedenti, statistiche e curiosità

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Giappone e Messico scenderanno in campo questa sera all’Estadio Mineirão di Belo Horizonte per la terza partita del Girone A della Confederations Cup 2013. Purtroppo per le due Nazionali, stasera si giocherà soltanto per la gloria e l’onore, visto che sia Giappone che Messico hanno perso le prime due partite del torneo contro Italia e Brasile e sono già matematicamente eliminate. Il Giappone è reduce dal rocambolesco 4-3 contro gli Azzurri di Prandelli, una gara in cui gli uomini di Zaccheroni meritavano almeno il pareggio. Per quel che si è visto a Recife, gli asiatici dimostrano di aver recepito gli insegnamenti del cittì italiano e si presentano con una squadra dalle grandi qualità tecniche e di corsa, soprattutto dalla cintola in su. Quel che preoccupa è la scarsa solidità difensiva vista contro Brasile e Italia. Il Messico, da par suo, presenta quasi il problema opposto: dietro ha retto l’urto dei carioca, subendo il 2-0 soltanto in pieno recupero, ma davanti paga gravi difficoltà realizzative. Il Chicharito, al di là del rigore contro l’Italia, finora non si è visto.

I PRECEDENTI – Sono soltanto 4 i precedenti fra le due squadre, con i centroamericani in vantaggio per 3 vittorie a 1. E quell’unica affermazione nipponica corrisponde alla prima partita in assoluto fra le due Nazionali: maggio 1996, il Giappone supera incredibilmente il Messico in amichevole col punteggio di 3-2. La Verde si è presa la rivincita con gli interessi nelle successive 3 partite, vincendo sempre. Nelle prime due di queste, entrambe amichevoli, due successi di misura: il primo è un 2-1 appena prima dell’inizio dei Mondiali di Francia ’98, il secondo è un 1-0 datato febbraio 2000. Ma è l’ultimo precedente, quello più vicino a noi, che merita un’attenzione particolare, perché risale proprio alla Confederations Cup del 2005. Ad Hannover si sfidano Giappone e Messico: al vantaggio asiatico di Yanagisawa al 12′, rispondono Zinha al 39′ e Fonseca al 64′, per il 2-1 finale a favore dei verdi messicani. Messico che in quell’edizione del torneo si classificò quarto, togliendosi lo sfizio di battere il Brasile, che poi avrebbe vinto il torneo, e arrendendosi in semifinale alla sola Argentina dopo i calci di rigore e alla Germania (4-3) nella finale per il 3°-4° posto.

LE STATISTICHE – Nonostante si siano incrociate soltanto una volta in questa competizione prima di oggi, siamo di fronte a due veterane della Confederations Cup. Gli asiatici vi hanno preso parte in 3 precedenti occasioni (2001, 2003 e 2005); mentre il Messico è alla sua quinta partecipazione (dopo quelle del 1997, 1999, 2001 e 2005). La squadra di Zaccheroni, ha all’attivo 13 gare ufficiali in Confederations Cup, contando le due di quest’anno e presenta un bilancio equilibrato di 5 vittorie, 2 pareggi e 6 sconfitte. I numeri del Messico sono altrettanto equilibrati: 7 vittorie, 3 pari e 8 sconfitte (contando le due contro Italia e Brasile). Ma se i nipponici sono arrivati fino in fondo in una sola occasione (secondi nel 2001, hanno perso in finale contro la Francia per 1-0), la Nazionale del centro America vanta una bacheca impreziosita dalla vittoria del 1999 (prestigioso 4-3 in finale contro il Brasile) e dal 4° posto del 2005 (sconfitta contro la Germania per 4-3). Anche nel computo delle reti realizzate, si nota un sostanziale equilibrio: in 13 gare il Giappone ha segnato 17 gol, subendone 15. Il Messico, addirittura, ha una differenza reti perfetta (31 gol fatti e 31 subiti) nelle 18 partite disputate nella Confederations Cup.

IL PRONOSTICO – Quando giocano le due squadre, nel bene o nel male, è spettacolo e gol. Il Giappone ha subito 7 reti contro Brasile e Italia, realizzandone 3 e rendendosi più volte pericoloso, specialmente contro gli Azzurri. Il Messico ha incassato due gol a partita e ha segnato solo su rigore. Ma visti questi presupposti e dato che non c’è nulla di importante in palio, ci aspettiamo una gara giocata a viso aperto con molti gol. Puntiamo sulle opzioni dell’Over 2,5 o del Goal. Nei quattro precedenti non è mai capitato il segno x, chissà che questa non sia la volta buona.

Francesco Cucinotta
Francesco Cucinotta
Sardo di origini sicule, ama il calcio dalle “notti magiche” di Italia ’90. Laureato in Comunicazione con una tesi sulla lingua del calcio e pubblicista dal 2010. Per anni inviato al seguito del Cagliari Calcio per Radio Sintony.

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