Europei Under 21 – Germania-Spagna 0-1, le pagelle: Leno sbaglia, Morata “il talismano” no; Isco non tira, Holtby si nasconde

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Sfida tra grandi agli Europei Under 21 dove si affrontano Germania e Spagna. Ha la meglio la formazione iberica grazie all’ottima prestazione del proprio centrocampo con un Isco in più e un Morata formato talismano. Male la Germania che saluta anzitempo Israele e i suoi Europei: Holtby, decisamente no.

GERMANIA

Leno 5 – Ringrazia il palo sulla prodezza di Thiago Alcantara, dà più sicurezza al reparto a differenza di quanto fatto vedere qualche giorno fa contro l’Olanda. Nella ripresa ci mette una pezza su Rodrigo e Bartra. Sul più bello prende gol sul proprio palo, come neanche nei principianti è concepibile.

Jantschke 6 – Dopo una prestazione terrificante contro l’Olanda cambia decisamente registro offrendo una prestazione abbastanza buona in fase difensiva, potrebbe far di più in fase offensiva. Soffre, un po’ tanto, Thiago Alcantara che, però, tranne qualche occasione, si accende a intermittenza.

Tesker 6.5 – Ottima prestazione nel primo tempo per il centrale tedesco che se la deve vedere con l’astuto Rodrigo, il quale risulta assente ingiustificato. L’entrata in campo di Morata complica la pratica ma, con le buone o con le cattive, riesce ad arginarlo.

Ginter 6 – Difende con le unghie tenendo lontana la sfera dal limite dell’area di rigore. Dà una mano a Sorg raddoppiando spesso sulla catena di sinistra.

Sorg 5 – Anche lui offre una buona prova nella prima frazione di gioco in fase difensiva, pecca quando deve affondare. Nella ripresa scende di ritmo e ne approfitta il duo Montoya-Tello che da quel lato trova terreno fertile.

Rudy 6.5 – Schierato davanti alla difesa, fa filtro, offre lucidità in fase di ripartenza. Ha carisma da vendere ed è il cuore di questa Germania. Dall’82’ Rudgier 5 – Giusto il tempo di entrare e farsi umiliare, in progressione, da Morata che va a siglare il gol vittoria.

Rode 6 – Offuscato dall’ottimo lavoro di Rudy, nel primo tempo rincorre i palleggiatori spagnoli, riuscendo ad arginare il gioco iberico. Nella ripresa lascia posto a Can dopo venticinque minuti sufficienti. Dal 70′ Can –

Holtby 5 – Anche oggi risulta molto timido faticando a prendersi la Germania sulle spalle. Da lui ci si aspettava un Europeo decisamente diverso e non possono bastare giocate sporadiche a far cambiare giudizio.

Hermann 6 – Nel primo tempo cerca di pungere, nelle rare occasioni in cui può farlo, dalle parti di De Gea. Dà una buona mano anche in fase di non possesso, facendosi apprezzare per diversi ripiegamenti difensivi. Dal 64′ Lasogga 5 – Non incide positivamente sul corso della gara, anzi offre meno di quanto fatto vedere dal compagno sostituito.

Clemens 6 – Schierato dal primo minuto, riscatta la prestazione opaca fatta vedere nella prima giornata, è il più pericoloso sotto porta nella prima frazione di gioco. Nella ripresa scende di ritmo perché la Spagna difende più stretta non concedendogli spazi per partire in progressione.

Volland 5 – Nel primo tempo non ripaga la fiducia datagli dal c.t. non mostrandosi mai veramente in partita. Anche nella ripresa fatica a entrare nel vivo del gioco, risultando macchinoso e fuori dal gioco, anche per merito dei difensori iberici.

SPAGNA

De Gea 6 – Risulta quasi inoperoso per tutto il corso della gara considerato che la Germania calcia sì in porta, ma con scarsa precisione.

Montoya 6.5 – Tanti i cross effettuati, buona la prova in fase difensiva, è un moto perpetuo sulla fascia destra anche se deve vedersela con un Clemens in forma.

Bartra 6 – Il centrale del Barcellona tiene a bada Volland nella prima frazione di gioco. Sfiora il gol nella ripresa ma pecca di precisione calciando addosso a Leno.

Iñigo Martínez 6 – Come il compagno di reparto, usa l’astuzia per tenere lontano dalla porta di De Gea gli attaccanti tedeschi.

Moreno 6 – Spinge meno di Montoya ma è bravo ad attuare con dedizione ambo le fasi.

Illarramendi 6.5 – Sfiora con un bel destro, allo scoccare dell’ora di gioco, il gol ma pecca di precisione. Dà qualità alla manovra iberica e, al tempo stesso, offre sostanza nella zona nevralgica del campo.

Koke 6 – Buona prova del centrocampista iberico che fa del palleggio il proprio piatto forte. Dà i tempi giusti alla manovra della Spagna e, quando si proietta in fase offensiva, rischia di far veramente male.

Thiago Alcántara 6,5 – Colpisce un palo a metà primo tempo, poi tanti passaggi e poca propensione al dribbling che lo portano a risultare quasi fuori dal gioco, ma quando si accende è devastante.

Isco 7 – Schierato come supporto dell’unica punta, il talento del Malaga è pericoloso grazie alla sua precisione nei passaggi ma è chiuso ottimamente dalla cerniera di centrocampo tedesca. Peccato pecchi nella voglia di tirare. Dal 89′ Camacho S.V.

Tello 5,5- Oltre il dribbling poco e niente, perché pecca di freddezza a pochi passi dalla porta. Dal 86′ Muniain S.V.

Rodrigo 5 – Mai in partita per tutto il corso della gara, quando viene chiamato in causa pecca di precisione o di tempismo. Dal 73′ Morata 7 – Talismano di questa Spagna, tante le sponde da quando entra in campo; a cinque dal termine offre progressione e puntina di classe con cui porta avanti i suoi. 

Antonio Paviglianiti
Antonio Paviglianiti
Nasce nel 1993 a Reggio Calabria, ama lo sport e il giornalismo fin da giovanissimo; frequenta la facoltà di Giurisprudenza e dal settembre 2010 collabora con TuttoReggina.com e GenerazioneDiTalenti.

La puzza sotto il caso

  Se lo dice il Tg sarà vero: qui a Napoli noi puzziamo. Ci puzziamo di fame, abbiamo puzza sotto il naso, puzziamo di bruciato....
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